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giovedì 20 febbraio 2014 - 11:53:22

Riflessioni sparse sulla Politica della Casa



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Senza perdermi nella querelle sugli slogan che imperversano avendo sostituito i contenuti, rifletto semplicemente sul fatto che la politica ha perso credibilità negli anni anche per aver abbandonato dei temi assolutamente centrali del suo raggio d'azione. Diversamente da alcune visioni del passato, non ho mai creduto che tutto ciò che succede e che caratterizza la complessità dei fenomeni sociali possa essere materia d'intervento di qualche istituzione.
 
Vi sono sfere del vivere quotidiano da cui la politica deve rimanere fuori. Altre in cui deve garantire leggi che riconoscano appieno la libertà dell'individuo.
 
Infine vi sono dei settori in cui poco può o proprio è impotente: in tali casi si dovrebbe fare un'operazione di comunicazione caratterizzata da una profonda onestà intellettuale in cui si spiega qual è il reale raggio d'azione. L'esempio che mi sovviene più immediato è il ruolo dei piccoli e medi comuni rispetto all'enorme questione lavorativa: un ente locale delle dimensioni di Cesano Boscone, al di là di qualche iniziativa meritoria ma confinata, non può affrontare nell'insieme un'emergenza sociale di così grande impatto. Non ha gli strumenti.
 
Ci sono invece altre grandi questioni che i partiti hanno abbandonato, a dispetto della centralità che rivestono nella vita delle persone. Lo hanno fatto perché sono quelli su cui spesso è più difficile elaborare delle risposte, su cui ci vuole più coraggio ed il laissez-faire è decisamente più comodo, su cui ci è più complicato insinuare delle proposte riformiste in un dibattito condotto da anni sui medesimi schieramenti ideologici (pensate all'immigrazione).

Uno dei grandi filoni abbandonati è quello della casa.
 
Il tema dell'abitare è estremamente complesso e si interseca con altre questioni di vitale importanza per uno stato. E' legato infatti alle dinamiche di popolazione, al ruolo dell'edilizia nell'economia, al cocente tema - sopratutto nel Nord Italia - del consumo di suolo. Oggi soprattutto deve fare i conti con le difficoltà economiche delle famiglie, dei single (penso ai divorziati/separati che sembrano non esistere in Italia...) e dei giovani impossibilitati - con buona pace della lunga schiera dei critici dei bamboccioni, buon ultimo John Elkann - ad acquistare un appartamento e spesso anche a sostenere le spese di un affitto in una grande città.

A Cesano oggi la questione dell'abitare presenta criticità forti.

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