Mi è stato comunicato che il giorno 25 luglio 2014 la UIL, per conto del personale educativo degli asili nido, ha indetto un secondo sciopero che segue a stretto giro quello del giorno 11 luglio 2014. 

 

Ho cercato nei confronti dei dipendenti comunali di aprire una fase basata sul dialogo e sul confronto rispetto alle problematiche lavorative. Credo che questa impostazione potrà dare risultati rilevanti ed ho già ricevuto qualche ritorno in tal senso. 

 

Con i nidi però la situazione mi si è presentata in maniera molto più complessa. 

 

Nel corso della prima settimana da sindaco, proprio quando ero alle prese con i primi adempimenti e la composizione della giunta, mi è stata comunicata l’indizione del primo sciopero del personale educativo. Non nascondo che ho provato un po’ di stupore: immagino che una nuova amministrazione, qualunque essa sia, anche dal punto di vista tattico di un sindacato, meriti un’apertura di credito che a questo nuovo corso non è stato concesso. 

 

Ho incontrato per due volte la rappresentanza sindacale dei nidi ma purtroppo già a sciopero convocato. 

 

Nonostante vi siano tante tematiche sul tavolo e un rapporto pregresso difficile, in cui però non eravamo coinvolti, l’oggetto del contendere nell’ultima fase è rappresentato dallo spostamento di 3 giorni di ferie dalla fine di agosto a prima di Natale. 

 

Non è francamente una grande questione.

Il TAR ha decretato che i genitori con figli iscritti alla scuola primaria o secondaria statale che hanno ottenuto il contributo per il "sostegno al reddito" per l'anno scolastico 2013/2014 hanno diritto ad un'integrazione dello stesso contributo, per allinearlo a quanto percepito, nello stesso anno scolastico, dagli studenti delle scuole private paritarie.

 

L'integrazione dipende dalla fascia di reddito ISEE ed è così commisurata:

 

Uno di miei grossi pensieri in questi giorni è il Parco Pertini.

 

La decisione di aprirlo al pubblico 24h su 24, seppur in forma sperimentale, aggiunge una preoccupazione alle altre mie, private e civiche.

 

Che l'operazione fosse rischiosa lo sapevo in partenza, ma mi piace molto il segnale di apertura (in senso più ampio) e credere nel rapporto fiduciale con i cesanesi rispetto alla gestione della cosa pubblica.

 

Nonostante i tanti timori, per il momento la situazione è piuttosto tranquilla (speriamo non siano le ultime parole famose!). Danni rilevanti non ce ne sono stati e non abbiamo neanche trovato particolari sporcizia nel parco: qualcuno ipotizzava l'invasione di cani in stato di incontinenza aggravata. Ecco, non c'è stata!

 

Nel frattempo ho ricostruito a quanto ammonta il costo delle riparazioni - particolarmente solerti - provocato al bar quando ancora il parco era chiuso la sera. Parliamo di una cifra intorno ai 7mila euro, tutto a carico dell'ente. Quindi piuttosto consistente. Sono 7mila euro che non verranno impiegati sulle scuole.

 

In occasione della Notte Blu, evento organizzato da ASCO che porterà un po' di allegria per le strade di Cesano, abbiamo deciso di aprire anche durante l'orario notturno il Parco Pertini.

 

 

Penso sia un modo per rendere fruibile ai cittadini uno spazio tra i più importanti di Cesano anche in orari in cui solitamente non è aperto. 

 

Vero è, però, che soprattutto d'estate si ha voglia di vivere la città anche in tarda serata, magari semplicemente per passeggiare. O nel caso si fosse dei runner, non è male poter accedere al Pertini all'alba, al fine di poter svolgere attività fisica evitando il gran caldo.

Buonasera ai tanti presenti. 

 

Tra di voi vedo molti volti che mi hanno accompagnato con i sorrisi, l’emozione e la gioia nel corso di una lunga campagna elettorale cominciata per me ormai 8 mesi fa, ai tempi delle primarie. 

 

Una campagna elettorale che non mi ha dato la possibilità di guardarmi indietro, di metabolizzare quanto successo, di rendermi anche conto di come nell’arco di pochi mesi è cambiata la mia vita. Di come io sono cambiato. 

 

La stagione dei sogni si è trasformata in quella delle responsabilità. Enormi. E forse la fortuna è il non avere il tempo per pensarci. Però posso garantirvi che sono molto più felice adesso, già alle prese con un numero crescente di questioni e problemi amministrativi, rispetto a qualche settimana fa, anche quando abbiamo vinto le elezioni. 

 

Ho trovato nuovi stimoli, che credo sia essenziale nella vita di ciascuno di noi. Finalmente ho potuto smettere i panni di chi per mesi non ha fatto altro che promuovere se stesso, trovando finalmente più occasioni per sentirsi utile. Ho salutato comizi, grandi ospiti e proclami ed ho potuto riabbracciare la politica, quella che già conoscevo, fatta di riflessione, confronto e scelte. 

 

A dire il vero sento la necessità di archiviare la scorsa campagna elettorale. Per quanto vincente, è stata foriera di divisioni e polemiche. Ha alimentato un clima avvelenato, una ridda di voci, di fango, di manovrine di palazzo. La mia prima preoccupazione in questi giorni è riportare la giusta serenità e quel sentimento di fiducia reciproca senza cui nessun traguardo è raggiungibile.

Premessa doverosa: ho chiesto ai membri della giunta che erano impegnati sul territorio in realtà e associazioni di fare un passo indietro rispetto agli incarichi in corso, sia per una questione di tempi da dedicare ai loro nuovi compiti, sia per evitare che si generassero spiacevoli conflitti di interesse. Pertanto li ringrazio per la solerzia con cui hanno risposto alle mie sollecitazioni. Ringrazio anche Laura Gessaroli, mamma dell’assessore Erasmi, per la sensibilità dimostratami nel rinunciare sua sponte all’incarico che Ella ricopriva presso AREA SUD non appena ha saputo della mia intenzione di nominare Fulvia assessore.

Un primo elemento credo sia chiaro rispetto ai nomi: tutto si potrà dire di questa giunta, tranne che si connaturi come l’emanazione di particolari interessi presenti sul territorio.   

 

Permettetemi ora alcune considerazioni, prima di tutto statistiche.   

 

Si tratta di una squadra fresca e rinnovata: su 5 membri ben 4 non hanno precedenti esperienze assessorili, se aggiungiamo anche il Sindaco andiamo a 5 su 6. E’ un dato e come tale va letto nelle sue diverse sfaccettature: la necessità di dover acquisire nuove conoscenze e di calarsi nella parte dev’essere uno sprone in più per impegnarsi fin da subito per impadronirsi degli strumenti che al meglio possano permettere di guidare la macchina comunale. E’ quello che sto cercando di fare da quando mi sono insediato e anche gli assessori devono porselo come obiettivo: abbiamo davanti mesi di lavoro durissimo da utilizzare per prendere le prime decisioni e conoscere i diversi settori.  

Appena ho preso possesso dell'ufficio, ho trovato questa lettera indirizzata ai sindaci d'Italia dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi

 

 

Nello specifico, sottolineo il passaggio:

 

Sono in difetto nei vostri confronti perchè da dopo le elezioni non ho più scritto nulla sul sito. A ciò si aggiunga che non ho ancora risposto a tutto il mezzo milione di auguri e complimenti che mi sono arrivati. 

 

Rimedierò, non temete. Grazie intanto.

 

Dopo aver abbondantemente festeggiato (già domenica notte con il gruppo e lunedì sera con i cesanesi) ho deciso di imbarcarmi subito in questa nuova avventura.

 

Senza scadere nel pietismo, non nascondo però di essere piuttosto provato, mentalmente e fisicamente. La campagna elettorale - forse sarebbe il caso di parlare di campagne elettorali, visto il passaggio per le primarie - mi ha visto fronteggiare avversari temibili, altrettanto giovani e preparati, nell'allegro borgo di Cesano. 

 

 

Ne avevo bisogno io in primis: la campagna elettorale ormai era diventata un esercizio di resistenza: mai ringrazierò a sufficienza il mio organismo per come ha risposto ai mesi di trascuratezza e della "dieta Pontida" che ho seguito pedissequamente da novembre in poi. Non posso dire che non mi aspettassi di vincere, soprattutto dopo il primo turno. Sapevo di poter perdere, questo sì. I brillanti risultati di primarie, primo turno e ballottaggio sono bugiardi perché nulla dicono rispetto alle tante difficoltà incontrate lungo il cammino.

Non mi sono lanciato in un'analisi del voto in queste due settimane perché manca il risultato del ballottaggio.

 

Pur nella sua incompletezza, alcune considerazioni però sono da farsi.

 

A maggior ragione oggi, quando ancora Il Giorno - ormai gazzettino di Raimondo, basta vedere la scorrettezza degli ultimi giorni, alla faccia della par condicio - parla di una coalizione di centrodestra che avrebbe costretto il centrosinistra al voto.

 

Bene. Ragioniamoci un attimo.

 

Nel 2009, con 3 candidati sindaco (di cui Carulli UDC trascurabile dato che raccolse il 2.2%) Vincenzo D'Avanzo vinse raccogliendo il 52% dei consensi a fronte dell'avversario Massimo Mainardi che si fermò al 46%.