A ciò si aggiunga che per effetto della riduzione del numero degli assessori, avremo tutti una mole di lavoro impressionante da svolgere: non posso permettermi il lusso di avere persone anche solo parzialmente impegnate, soprattutto per quanto concerne le mansioni più a diretto contatto con la gente e che maggiormente richiedono uno scambio continuo con gli uffici.   

 

Per queste ragioni, prima di proporre le deleghe agli assessori mi sono accertato rispetto alle loro disponibilità di tempo: le persone che ho scelto mi hanno dato ampie rassicurazioni in questi termini, alcune di queste avranno nell’assessorato la loro attività prevalente e addirittura esclusiva. Cosa che già avviene per il sindaco.   

 

Il territorio vive tante difficoltà e le aspettative rispetto all’operato mio e della nuova amministrazione sono molteplici. La presenza, il seguire personalmente i più svariati aspetti della vita cittadina, l’attenzione ai particolari saranno al centro del nostro agire. Per poter garantire questo, sindaco e assessori devono dedicare molto tempo al servizio della città.   

 

Altro aspetto a cui tengo: non considerando la figura del sindaco, è una giunta con più donne (3) che uomini (2). Non si tratta di un bilanciamento legato al riconoscimento delle quote rosa, logica che non mi affascina granché, ma la convinzione profonda che in alcuni settori le donne abbiano da spendere qualcosa in più degli uomini. Nel nostro caso in particolare penso alla grande partita dei servizi sociali, in cui a mio modo di vedere è richiesta una spiccata sensibilità femminile e alla cultura dove ritengo che un tocco rosa possa allargare maggiormente gli orizzonti.   

 

Altra nota è il ricorso ad assessorati esterni: in due casi ci sono persone che non erano candidati in nessuna lista e che sono state indicate in funzione di alcune competenze che ritenevo necessarie nella formazione della giunta.     

 

Veniamo ora alle persone e agli incarichi.   

 

A Paola Ariis ho assegnato la delega alla cultura perché la conosco da tempo ed ho potuto apprezzarne le capacità organizzative all’interno dell’ANPI, di cui fino a qualche giorno fa era vice-presidente, e di altre realtà a cui ha preso parte a Cesano. E’ per me fondamentale poter avere al mio fianco una persona che conosce il mondo culturale e associativo cesanese, anche in vista del rilancio della consulta delle associazioni. Oltre alle pari opportunità le ho assegnato anche la delega alla partecipazione e alla cittadinanza attiva. Le spetterà quindi il difficile compito di esplorare, rispetto a una serie di decisioni che questa amministrazione è chiamata a prendere, percorsi di partecipazione diretta dei cittadini oltre a sperimentare nuove formule di coinvolgimento nella gestione e nella salvaguardia dei beni comuni.   

Salvatore Gattuso avrà il compito di lavorare alle politiche di sviluppo territoriale. Ho scelto lui in questo settore perché ha una importante carriera aziendale alle spalle e ritengo che per questo possa portare in giunta un’ottica diversa. Oltre alle attività commerciali del territorio – ambito nel quale è già conosciuto ed ha già collaborato – gli chiederò di coltivare i rapporti tra l’amministrazione e le realtà produttive presenti: Cesano ha una natura prettamente residenziale ma vanta alcune aziende con le quali vorrei che il comune accrescesse le sinergie. E’ un settore in cui per quanto visto in questi anni ritengo ci sia molto da fare. A lui ho delegato anche la sicurezza – voglio che mi aiuti a seguire in particolare alcuni progetti di integrazione tra le forze dell’ordine e a livello sovracomunale – e le politiche sulla casa. Proprio in questi primi giorni sto toccando con mano come il tema dell’abitare sia l’emergenza più importante che il nostro territorio sta fronteggiando: ogni giorno davanti al mio ufficio ci sono processioni di persone disperate perché non più in grado di sostenere un affitto o, in molti casi, addirittura di fronte alla prospettiva di uno sfratto imminente. Per questo, ho istituito una delega alla casa, separandola dai servizi sociali.   

 

Ho valutato che una giunta così rinnovata necessitasse anche di almeno una figura di esperienza. Considerando al contempo il bisogno di disporre di competenze spiccate in tema di bilancio comunale, ho individuato la figura più idonea in Giuseppe Ursino, già consigliere e assessore in passato. In questi 5 anni di collaborazione in consiglio comunale, ho avuto modo di apprezzare – oltre alla sua schietta onestà intellettuale - la sua spiccata conoscenza della macchina comunale e la profonda dimestichezza con gli aspetti relativi alle finanze locali. Questa giunta sarà chiamata a prendere decisioni rilevanti in questo campo fin da subito: dal bilancio di previsione fatto con più di metà dell’esercizio alle spalle, alla determinazione dell’aliquota della TASI. Da qui a dicembre, dovremo anche rinnovare tutta una serie di contratti particolarmente rilevanti quali fonia, computer, flotta aziendale, reti. Tutti temi che l’assessore Ursino conosce molto bene e che su cui è stato il mio principale collaboratore in fase di stesura del programma elettorale. Parallelamente, da lui mi sono giunti molti spunti relativi alla riorganizzazione della macchina comunale in una chiave più moderna, di maggiore efficienza e nell’ottica di fornire servizi più rapidi e apprezzati dai cittadini. Capite bene quale sia l’importanza strategica di avere una persona che, fin da subito e senza la necessità di una fase di formazione, mi possa aiutare in quello che è il terreno più scivoloso.   

 

Ho tenuto per ultimi i due profili giovani su cui ho deciso di scommettere, affidandogli a dispetto  dell’età e della scarsa esperienza, responsabilità enormi. Si tratta di due giovani donne che conosco bene e che ritengo abbiano le potenzialità per dare un grande contributo al nostro comune.   

Mara Rubichi, 28 anni, sarà la vicesindaco e l’assessore alla complicata partita dei servizi sociali. Con Mara ho condiviso la militanza nel Partito Democratico in questi anni e in particolare è stata la regista oltre che una dei principali artefici della vittoriosa campagna elettorale delle primarie prima e delle amministrative dopo. Negli ultimi mesi ho avuto il modo di scoprire le sue spiccate attitudini gestionali ed organizzative, ne ho constatato al contempo la solidità e la sensibilità. E’ persona di grande affidabilità: è vero che ha di fronte una sfida enorme come quella dei servizi sociali ma ha la mia piena fiducia ed ho individuato in lei il profilo giusto, fatto anche di capacità relazionali e di elasticità nel calarsi nelle diverse situazioni, per occuparsi delle tante fragilità presenti sul territorio. E’ innegabile che vi sia un investimento da fare, ma le qualità ci sono.   

 

La seconda giovane ad entrare in giunta è Fulvia Erasmi, 25 anni e laureanda in medicina, figura nota nel mondo sportivo cesanese e di riferimento nell’ambito giovanile in cui negli ultimi anni è stata una delle grandi animatrici fondando e presiedendo poi, in qualità di presidente, l’associazione Koiné. Sono stato molto colpito da questo fenomeno di aggregazione locale che rende l’idea di un ritrovato senso di identità a livello territoriale e di partecipazione giovanile alla vita cittadina.  

Anche a Fulvia sono state assegnate deleghe di grande responsabilità come tutela ambientale, sport e giovani a dispetto della giovanissima età e del fatto di cominciare la propria esperienza amministrativa partendo direttamente da un assessorato, senza aver svolto l’attività di consigliere comunale. Mi son permesso questo azzardo perché conosco bene il soggetto: decisa, grande personalità, volitiva. Tutti aspetti che non a caso l’hanno fatta emergere quale figura di riferimento del mondo giovanile cesanese.   

 

In questa giunta sarà presente anche la figura del sindaco – assessore: ho deciso infatti di seguire personalmente alcuni aspetti che reputo strategici. Innanzitutto l’urbanistica e i progetti speciali: non c’è molto da fare sul territorio in termini di nuove costruzioni, ma è evidente con quale scrupolo si debbano seguire le poche operazioni possibili rimaste. Da qui l’esigenza di attenzionare da vicino il settore. Al contempo sarò io ad occuparmi degli aspetti legati all’istruzione, almeno in una prima fase: ritengo la scuola centrale e sono convinto che in questo ambito i comuni possano ancora dire la propria. Sulla scuola ci sono situazione delicate che già dal giorno dell’insediamento sto seguendo in prima persona. Questo mio impegno diretto deve servire per far comprendere che rilevanza questa amministrazione attribuirà al tema.   

 

Da grande appassionato di rock quale sono, aggiungo un aspetto che ritengo assolutamente rilevante. Uno dei più grandi gruppi della storia, i Deep Purple, sfornò i suoi migliori album non con la prima ma con la seconda formazione – la famosa Mark II-  a sottolineare come a volte i cambiamenti siano anche opportuni. Questo per dire che, pur invitando gli assessori a lavorare con l’opportuna serenità (da non intendere in chiave renziana), essi saranno sottoposti a verifiche annuali rispetto al loro operato e qualora vi fossero delle difficoltà o a fronte di prestazioni non soddisfacenti, non avrei problemi a procedere a sostituzioni.   

 

Ci tenevo, infine, che oggi fossero qui presenti anche i due capigruppo delle due forze di maggioranza sedute in consiglio, PD e l.c. “Il Futuro in Comune”, rispettivamente, Marco Pozza e Vincenzo Primerano. Si tratta di due persone di valore che sono certo ricopriranno al meglio un ruolo delicato e a cui il sindaco – nell’ottica di un maggior coinvolgimento del consiglio comunale nel processo decisionale – intende dare particolare rilevanza. I miei primi interlocutori con le rispettive forze politiche saranno loro e la relazione sarà continuativa ed intensa, prevedendone talvolta la presenza anche a delle sedute di giunta. 

 

Sempre in vista della valorizzazione della figura dei consiglieri comunali, prossimamente affiderò ad alcuni delle deleghe e, pensando in particolare ai giovani presenti, sperimenteremo dei percorsi di affiancamento di alcuni consiglieri nei confronti degli assessorati. Questa operazione, nei nostri intenti, potrebbe servire ad accrescere da un lato le competenze dei consiglieri, dall’altro ad adiuvare gli assessori nelle loro gravose mansioni.

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