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lunedì 13 aprile 2015 - 23:32:40

Sull'Assemblea della Festa Patronale del 9 aprile



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Mi pare opportuno un breve resoconto sull’assemblea pubblica dedicata alla Festa Patronale. Parto dall’esprimere la mia soddisfazione per l’alto numero di presenti intervenuti: la Sala delle Carrozze era piena! Nei giorni seguenti, confrontandomi con alcuni cittadini presenti, mi è stato fatto notare che momenti di apertura e condivisione come quello sulla festa sono molto apprezzati ed abbiamo ricevuto un invito a replicare occasioni simili.

Si è trattato di un’occasione di confronto vero: chiunque avesse avuto voglia di dire la sua ha goduto della massima libertà di espressione. Immaginavamo che non sarebbe stata una serata semplice vista la grande varietà di opinioni in merito all’evento, ma voglio sottolineare che il tutto si è svolto in un clima sereno e costruttivo. Un plauso anche alle varie forze politiche presenti che, quando intervenute, hanno pacatamente illustrato il loro punto di vista.

Giovedì scorso c’è stato anche modo di fare il punto sull’edizione conclusa del 2014 e di presentare il nuovo consiglio esecutivo.

Alcuni elementi della festa trascorsa mi paiono assolutamente significativi: il budget complessivo impiegato per la kermesse ammonta a 75.000 euro, cifra inferiore - per fornire un termine di paragone - del contributo comunale del 2009 che consisteva in 80.000 euro.

Come noto, nello scorso bilancio l’ente ha messo a disposizione la cifra di 40.000 euro, di cui 22.000 euro come contributo diretto per la manifestazione e, badate bene, di 18.000 euro per coprire il debito generato (e trascinato) dalle scorse edizioni.

Per la prima volta da quando seguo le cose cesanesi, la festa si è chiusa senza generare un debito. Mi pare un chiaro segnale di buona gestione.

A ciò si aggiunga che, complici le ottime condizioni climatiche di settembre, l’edizione del 2014 è stata tra le migliori degli ultimi anni.

Veniamo alla composizione del consiglio esecutivo del comitato festa. Ecco i nuovi membri nominati da

  • Amministrazione: Giovanni Moro, Adriano Gnani, Nicola Pignataro
  • Parrocchia San Giovanni Battista: Anna Verde, Michele Spagnuolo
  • Parrocchia San Giustino: Pierluigi Fiorito, Salvatore Pignatelli
  • Parrocchia sant’Ireneo: Carla Longo e Massimiliano Poggi
  • Rione La Corte: Massimo Mainardi
  • Rione Il Ponticello: Salvatore Piazza
  • Rione La Cascina: Mario Coccia
  • Rione Il Bosco: Armando Clemente
  • Istituto Sacra Famiglia: Guglielmo Fustella
  • Associazioni Culturali: Angela Urbano
  • Associazioni Sportive: Nunzio Notaristefano

Come potete notare scorrendo i nomi, si tratta di un consiglio esecutivo molto rinnovato, in cui, aggiungo io, hanno trovato spazio anche alcuni giovani. Mi auguro che oltre a portare nuove idee e proposte per l’iniziativa, essi garantiscano anche l’impegno necessario per renderla una manifestazione corale e di successo. A tal proposito, avendo vissuto da vicino l’esperienza del 2014 non posso non rimarcare come l’anno scorso si debbano ringraziare quelle 4-5 persone (tra cui il compianto Sante Della Salandra) che da sole si sono caricate il fardello dell’organizzazione. Se riuscissimo, attraverso queste nuove forze, a poter disporre di più energie, credo che il livello e l’adesione al territorio della festa aumenterebbero. 

Veniamo agli interventi. Quasi tutti hanno spronato comitato ed amministrazione ad organizzare una festa più economica e di inferiore durata. In particolare è stato apprezzato l’intervento di Renato Gelli che ha richiamato il valore della sobrietà, la necessità che pur in un momento di festa, nonostante sia dedicato al divertimento e allo stare insieme, si tenga presente la sofferenza di chi non ce la fa, di chi è stato colpito duro dalla crisi, senza lavoro o in difficoltà con la casa. Condivido questa sensibilità e aggiungo che tutto si deve tenere insieme, ci deve essere un’indelebile linea nella coscienza con l’aggravante, per me, del senso di impotenza legato all’evidenza che spesso di fronte al disagio la pubblica amministrazione non riesce a dare risposte. Potrei parlare dell’inquietudine legata alla situazione della piscina, o dei tagli del governo, ma penso sia giusto connaturare l’esigenza di una festa più snella proprio con queste convinzioni profonde che chiamano in causa coerenza e definizione di priorità.

Dobbiamo sostenere l’idea che la festa che via-via si affranchi dal contributo comunale negli anni a venire. Non è un lavoro che si comincia oggi: di fatto questo è il percorso che conti alla mano si è già intrapreso, considerando anche le sempre più rigide imposizioni normative in tema di contributi. 

Questo processo sarà possibile solo di fronte a una crescita del comitato. Più questo organismo sarà in grado di impegnarsi, trovare nuove entrate, attraverso sponsor o perché no accedendo a contributi da altre istituzioni (proveremo con la regione), più la festa riuscirà. E c’è evidentemente una questione di controllo della spesa: si rende necessario rinunciare ad eventi particolarmente costosi, privilegiando realtà vicine e valorizzando al massimo il territorio. In questi termini la strada è già stata imboccata: nell’edizione appena conclusa sono stati più di 20 gli eventi gratuiti e sono state ridotte notevolmente le iniziative di gruppi extraregionali. 

L’idea di una valorizzazione del territorio passa da un maggior coinvolgimento dei commercianti e di quelle zone di Cesano, come i quartieri, che storicamente si sentono meno coinvolte. Che una festa del paese abbia nel centro il fulcro delle iniziative è fuor di dubbio, ma ritengo che vi siano margini per (ri)provare ad individuare dei momenti in cui anche le periferie cittadine possano sentirsi protagoniste. La novità passa anche da una diversa dislocazione di alcuni eventi. Per quanto riguarda i commercianti, credo sia corretto ragionare su una loro diretta collaborazione durante l’evento, magari partendo proprio dai ristoratori, come evidenziato da alcuni interventi nel corso della serata. Anche attraverso le nomine dell’amministrazione, si è cercato di dare un chiaro segnale in tal senso.

Potrei dilungarmi sulla necessità di inserire nel palinsesto alcune proposte fresche, possibilmente indirizzate alle generazioni più giovani ma mi limito ad un accenno perché ritengo che il compito dell’amministrazione sia quello di fornire degli orientamenti e di tenere presente l’offerta complessiva. E’ un valore garantire una certa autonomia al comitato, lasciando i necessari spazi alle persone che si sono impegnate per esaltare la proprie capacità organizzative e in un certo senso, anche la creatività.

Da quanto espresso penso sia evidente che è interesse dell’ente favorire il processo di riforma della manifestazione, resosi necessario per stare al passo con i tempi, esercitare l’indelegabile esercizio di controllo e, non dimentichiamocelo, creare le condizioni per la buona riuscita della festa patronale.



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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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