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martedì 05 maggio 2015 - 00:19:38

Storia di un Avanzo



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Ha destato scalpore la notizia che il bilancio consuntivo del 2014 si è chiuso con un avanzo di ben 1.659.000 euro.

C’è stato chi, da parte dell’opposizione, ha cercato non senza qualche ardita manovra dialettica, di spiegarci che questo dato è da leggere negativamente (nonostante il segno “+” davanti).

Altri ci hanno insegnato che il comune non è un’azienda e quindi deve chiudere il bilancio in equilibrio, investendo fino all’ultimo centesimo per i propri cittadini.

A parte che in termini generali trovo assurdo che ci si debba quasi scusare per aver utilizzato oculatamente le risorse a disposizione in un periodo così tribolato, cerco molto brevemente di spiegare perché si è giunti a questo risultato di amministrazione così rilevante.

Nel luglio scorso sapevamo di dover fronteggiare 1.200.000 euro di mancati trasferimenti da parte del governo centrale e di dover rispettare il patto di stabilità raggiungendo un saldo obiettivo pari a 1.400.000. Le sanzioni previste in caso di mancato rispetto erano decisamente pesanti.

Lo scenario che avevamo di fronte era reso ancora più preoccupante da un paio di ulteriori elementi. 

A causa della crisi dell’edilizia e di alcune operazioni che temevamo non si potessero concretizzare, abbiamo ritenuto che la previsione iniziale relativa agli oneri di urbanizzazione (circa 450.000 euro) non fosse realizzabile. Abbiamo chiuso con oneri per 100.000 euro (!), il dato di gran lunga peggiore degli ultimi 10 anni. Inoltre il tentativo di alienazione per l’area di via De Nicola è naufragato perché non si è presentato nessun possibile acquirente. Quindi non abbiamo concluso nessuna alienazione di rilievo.

Peccato che oneri e alienazioni siano due delle voci più cospicue ai fini del rispetto del patto di stabilità. 

Con questo quadro, anche grazie alla revisione del saldo obiettivo passato a 1.240.000 euro (sai che roba…), abbiamo deciso che il raggiungimento di questo importante risultato fosse possibile solo accantonando un rilevante avanzo, come poi è stato.

Ulteriore questione: a settembre ci è stato recapitato il decreto ingiuntivo sulla piscina. Abbiamo cominciato a pensare fin da subito che ci saremmo potuti trovare - come sta di fatto avvenendo - a fronteggiare un tentativo di transazione con la banca. E’ piuttosto intuitivo che avere delle somme da poter impiegare fin dai primi mesi sull’operazione possa essere d’aiuto, quantomeno nel dare al comune maggiore forza contrattuale nella delicatica fase.

Riassumendo con due concetti questa cautela possiamo quindi ricordare patto di stabilità e contenzioso della piscina.



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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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