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venerdì 11 settembre 2015 - 16:15:39

Piscina - MPS: si volta pagina!



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Ebbene sì. Dopo 9 mesi di serrate trattative con MPS siamo riusciti a raggiungere un accordo che ci permette di chiudere il contenzioso aperto dal decreto ingiuntivo del settembre scorso in maniera che reputiamo estremamente soddisfacente per l’ente.   
 
Pagheremo alla banca 1.650.000 euro al posto dei 3.800.000 euro richiesti.   
 
E’ stata un’impresa complicata e appassionante che ha vista impegnata l’Amministrazione in ore e ore di incontri, di riflessioni, di timori, frutto di una strategia complessiva che alla fine  si è rivelata vincente.  
 
A settembre dell’anno scorso, subito dopo l’insediamento dell’Amministrazione che ho l’onore di presiedere,  abbiamo ricevuto il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo da parte di MPS. L’opposizione al decreto, prontamente presentata, é stata respinta dal giudice in quanto la precedente amministrazione aveva sottoscritto una fidejussione bancaria e i funzionari coinvolti firmato i S.A.L. (Stati Avanzamento Lavori) che autorizzavano le erogazioni del mutuo.   
 
L’importo di 1.650.000 euro rappresenta  il 42% del totale erogato dalla banca che, in virtù dell’accordo, si assume la responsabilità del restante 58%. Questo ci permette di risparmiare oltre 2.000.000 euro, sottraendoci a un contenzioso in tribunale, dall’esito moto incerto.   
 
La somma sarà pagata in due rate, di cui una già versata, tra il 2015 e il 2016. Possiamo finalmente attuare una programmazione economica dell’Ente, per i prossimi anni, senza  l’assillo che MPS potesse pignorarci dei beni o rendere vincolante il nostro bilancio.   
 
Questo risultato è frutto di una strategia complessiva parecchio elaborata.

Ci siamo assunti dei rischi, ma non ci siamo avventurati in questa delicata trattativa con l’atteggiamento dei giocatori di poker. Credo invece che abbiamo dimostrato alla banca di essere interlocutori seri.   
 
Attraverso lo studio approfondito delle carte, che ci ha condotto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, abbiamo fatto emergere una serie di mancanze - oltre ai danni - relative ai lavori condotti in cantiere. Questa evidenza ha fatto sì che potessimo rifiutare con decisione la prima proposta della banca di aderire a un accordo che prevedeva il pagamento dell’intero importo di 3.800.000 euro, seppur rateizzato in 20 anni.   
 
Abbiamo spiegato che come amministratori pubblici responsabili avremmo potuto firmare solo per una cifra corrispondente al reale valore di quanto effettivamente realizzato nell’impianto che si stava erigendo. Infatti, dalla perizia della CTU del precedente procedimento al TAR (2011-2012) era emerso che risultavano danni o mancanze per 1.136.772,84 euro.   
 
Da questo dato era necessario partire con l’obbiettivo di limitare i danni per il nostro comune. Piuttosto che firmare un accordo poco vantaggioso, abbiamo comunicato ad MPS che saremmo andati fino in fondo nel procedimento, convinti che nella vicenda sarebbe emersa una loro chiara corresponsabilità.  
 
Di fronte a questa nostra netta presa di posizione è seguito un lungo silenzio da parte della banca che ci ha fatto temere che si stesse attivando per un recupero totale della somma secondo loro dovuta. Finalmente la situazione si è sboccata con la richiesta della banca di poter visitare l’incompleto manufatto. Da lì si è aperta una seconda fase che lentamente ci ha condotto alla risoluzione del contenzioso.   
 
Evidentemente alla banca è convenuto chiudere la vicenda rientrando in tempi brevi e certi anche se solo in parte del mutuo erogato.                                                                   
A tal proposito tengo a precisare i tanti aspetti amministrativi che necessariamente si sono intrecciati tra loro. Siamo stati previdenti. Appena insediati ci siamo posti l’obbiettivo prioritario di maturare un avanzo di amministrazione di ben 1.659.000 euro - vi dice niente questa cifra? - era sì legata al rispetto del patto di stabilità, ma anche alla necessità di accantonare delle somme per poter creare un presupposto contrattuale con MPS.   Così è stato; supportato da tutta la Giunta e in particolare dall’assessore al bilancio Giuseppe Ursino, nelle more  del passaggio alla nuova contabilità si è vincolato 1 milione di tale somma in maniera tale che concorresse a formare un disavanzo tecnico durante il riaccertamento dei residui. Questo tecnicismo ci ha permesso di avere subito 1 milione di euro disponibili con cui pagare la prima rata ad MPS e che l’amministrazione restituirà allo Stato nell’arco di 30 anni. Una specie di finanziamento a interessi zero.   
 
Voglio far notare un altro particolare. Grazie anche a un pizzico di buona sorte, quanto da noi predisposto nel bilancio di previsione, torna quasi al centesimo. Stavamo ancora trattando ma abbiamo deciso di inserire preventivamente tali cifre sul pluriennale 2015-2017 in maniera tale da avere tale esborso straordinario già previsto dallo strumento di programmazione. Per far fronte all’accordo con MPS, non è quindi stato necessario trovare delle coperture. Allo stesso tempo, nonostante l’ingente pagamento, il nostro bilancio non solo risulta solido ma ha destinato un ulteriore 1 milione di euro che stiamo impiegando per investimenti (scuole, strade, verde) che da anni erano necessari. Questa transazione va anche letta come un ulteriore sforzo di consolidamento proprio dei nostri conti, che va a sommarsi al grande lavoro di revisione della spesa intrapreso fin dall’insediamento di questa amministrazione.   Quanto si corrisponderà ad MPS ha come ritorno un patrimonio, che corrisponde all’ammontare dei lavori realmente effettuati in cantiere (scavi, calcestruzzi, centrali etc), che molto probabilmente superano il valore di 1.650.000 euro concordato. Non abbiamo regalato dei soldi alla banca. Abbiamo di fatto acquisito un valore patrimoniale.   Sgombrato il campo da questa grande criticità è possibile voltare pagina e superare il clima di incertezza che aleggiava dall’inizio del nostro mandato amministrativo, possiamo veramente ricominciare a programmare gli investimenti da qui alla fine della legislatura in modo più consolidato e organico.

Analogamente, si può realmente tornare a ragionare sul destino dell’area interessata in maniera serena. Nelle prossime settimane si faranno delle valutazioni approfondite su quali sono le possibilità di rilancio dell’opera senza escludere di coinvolgere la cittadinanza  rispetto ai possibili sviluppi.   Mi sento anche in dovere, avendo anche presentato un esposto alla Magistratura, di garantire che il traguardo raggiunto non rappresenta un colpo di spugna rispetto alla necessità di fare piena luce sulla vicenda. Sappiamo che quanto presentato è sotto il vaglio dei magistrati e da parte nostra continueremo ad operare per far sì che emergano chiaramente le responsabilità di chi ha determinato questa amara situazione. Andremo fino in fondo.   Ci tengo anche a fare qualche speciale ringraziamento pubblico. A parte tutta la Giunta e in particolare il già citato assessore Ursino, voglio ringraziare la segretaria generale, Dott.ssa Anna Bruno, che ha contribuito a costruire e sviluppare dall’inizio alla fine la trattativa, i consiglieri di maggioranza rappresentati dai Capigruppo Pozza e Primerano, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Bianco - ed il personale comunale, con particolare riferimento alla responsabile della Ragioneria, Rosaria Cafiso. Stesso ringraziamento va esteso a quanti hanno contribuito con i loro consigli al raggiungimento dell’obbiettivo.   
 
Nonostante l’immane sforzo non corrisponda ancora ad un’opera compiuta, questo risultato sarà da annoverare tra le cose importanti di questa amministrazione e spero che possa rappresentare un momento chiave, in grado di segnare l’inizio di una nuova e proficua fase per la nostra Cesano.
Chiudo con una piccola nota personale. Al di là dell’esito positivo sono contento di aver affrontato questa vertenza perché rappresenta ai miei occhi una straordinaria occasione di crescita. Ho dovuto sbatterci la testa fin da subito, non senza ostacoli e momenti di grande sconforto. Ho studiato. Ci ho ragionato. Mi sono confrontato, ho contribuito  a costruire una strategia per affrontare questa prova. Nel rapporto con le banche, in precedenza, non ero mai andato oltre lo sportello e in questa occasione mi sono invece dovuto rapportare con alcune eminenti personalità tra i vertici italiani di MPS. Al di là dell’orgoglio, ho anche imparato molto.



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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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