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venerdì 25 marzo 2016 - 10:32:07

Nidi: Alcuni Chiarimenti a Questioni Sollevate relative al Personale



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In fasi concitate come questa, girano le voci più disparate, tanto che, non senza una certa sorpresa, si può assistere alla messa in discussione addirittura di leggi e normative.

C’è la necessità di fare un po’ di chiarezza rispetto ad alcuni dei temi sollevati e discussi nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Riguardano le condizioni con cui avverrebbe il trasferimento delle lavoratrici al privato.

Vale la pena di riprendere alcuni passaggi della delibera con cui ieri la giunta ha definito gli indirizzi per la delegazione trattante che nei prossimi giorni dovrebbe incontrare i sindacati.

Il trasferimento

Preso atto che, per effetto della disposizione di cui al primo comma, il passaggio dei lavoratori alle dipendenze del concessionario si produce automaticamente (vedi Cass. Civ,, sez. lav , n. 11660/2012 che così chiarisce: “Infine, fatte salve le disposizioni speciali, la norma in commento (rif. Art. 31 del D.lgs 165/2001) regola il fenomeno traslativo disponendo direttamente la continuità di tutti i rapporti di lavoro coinvolti attraverso il richiamo all’immediata e integrale applicazione dell’art. 2112 Codice Civile in materia di trasferimento d’azienda”

Il che chiarisce un primo aspetto: le educatrici non verranno licenziate come ancora qualcuno va dicendo, ma trasferite direttamente al privato che gestirà il servizio.

E non solo:

“Considerato che il comma 2 dell’art. 6-bis del D.lgs 165/01 prevede, per il caso in oggetto (“Concessione” con la possibilità pertanto di un ritorno della gestione del servizio all’ente), il congelamento dei posti corrispondenti al personale trasferito che, pertanto, non potranno essere coperti con nuove assunzioni ma, eventualmente, dallo stesso personale in caso di riammissione (sul punto si veda la deliberazione della Corte dei Conti - sezioni riunite - n.8/10 la quale chiarisce che per poter procedere alla ri-ammissione sono necessari “la persistenza di una carenza organica nei ruoli e per le funzioni di ccompetenza dei dipendenti già trasferiti …” e “l’inquadramento dei dipendenti nella medesima posizione giuridico-economica rivestita anteriormente al trasferimento…”


Una forma di tutela e pure una possibilità in più. Se è vero che il nuovo datore di lavoro sarà il privato, è anche vero che resta un “cordone ombelicale” con il comune: nel caso si decidesse un giorno - ovviamente con condizione mutate rispetto alle attuali - di tornare a gestire i nidi direttamente, le educatrici tornerebbero dipendenti comunali. I loro posti di lavoro vengono congelati.

Permanenza nei due nidi

Nella deliberazione si dice chiaramente:

“Prevedere misure tese a garantire la qualità del servizio anche attraverso la continuità dell’operato delle lavoratrici presso le due strutture di via Garibaldi e via Gramsci, dal momento che il loro contributo professionale (così come si è consolidato negli anni in cui il servizio è stato gestito direttamente dal Comune) è una componente fondamentale in termini di qualità”

Questa possibilità è stata duramente contestata perché si diceva, parzialmente a ragione, che una condizione siffatta avrebbe potuto essere non legittima in quanto in grado di costituire una barriera all’ingresso relativamente alla gara.

L’ANAC (Autorità Nazionale Contrasto Corruzione) però ci è venuta in aiuto specificando che (parere 18/4/12 AG11/12) si possono prevedere clausole sociali purché “si tratti di condizioni di esecuzione, non potendo, pertanto, le stesse, costituire barriere all’ingresso, nella forma della richiesta di ammissibilità dell’offerta”. Questo varrà per le educatrici che dal comune passeranno al privato e pure a quelle aggiuntive che il privato dovrà mettere in servizio. Il fatto che il personale a contatto con i bimbi sia il medesimo è indiscusso fattore di qualità.

Le cond
izioni economiche
 
Anche facendo seguito al bel documento con cui la maggioranza ha fissato alcuni paletti nel merito della questione, nella comunicazione ai sindacati abbiamo già messo sul tavolo la seguente proposta:

Il trattamento economico del personale trasferito non sarà inferiore a quello attualmente percepito, poichè il comune di Cesano Boscone si impegna a riconoscere l’eventuale differenza tra l’attuale retribuzione (retribuzione tabellare, anzianità di servizio, indennità contrattuali ex art.37, comma 1, Lett. C e art.6 vigente CCNL) e quella prevista dal contratto collettivo nazionale vigente e applicato al concessionario alla data del trasferimento. La differenza retributiva verrà individuata tenendo conto della retribuzione individuale mensile, alla data del trasferimento, così come determinata dall’art. 10 comma 2 lettera c) del CCNL del personale del comparto delle Regioni e delle Autonomie Locali del 9 maggio 2006, cui si aggiunge il rateo di 13^ mensilità. Tale differenza sarà sostenuta dal Comune fino ad equiparazione del trattamento economico per effetto degli adeguamenti dei CCNL futuri del cessionario (c.d. riassorbimento).

Quindi pur esistendo una differenza tra quanto previsto dall’attuale contratto delle nostre educatrici e quello cui aderirebbero nel trasferimento, il Comune comunica ai sindacati che in caso d’accordo sarebbe disponibile a colmare questo gap. E si presenta fin da subito alla concertazione con questa disponibilità.

Questo un primo tentativo di fornire a tutti informazioni corrette.




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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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