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sabato 26 novembre 2016 - 15:10:59

Caro Argo...


La lettera che ho inviato a L'Incontro in risposta a un articolo sul completamento del Centro Storico


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Caro Argo,

nell’ultimo numero de L’Incontro mi hai indirizzato una lunga lettera e credo sia giusto che io ti risponda.Il tuo scritto si riferiva in buona parte alle perplessità legate al progetto di riqualificazione dell’area compresa tra la piazza San Giovanni Battista e lo storico ingresso dell’Istituto Sacra Famiglia.

Ricordo che l’anno scorso in questo periodo, alle quotidiane e giustificate proteste dei residenti, si sommava una serie incalcolabile di lamentele circa lo stato del parcheggio: “è mai possibile - si sosteneva infatti dal maggio 2014 - che il comune debba far pagare per permettere il posteggio nelle sabbie mobili?” O ancora: “cosa aspetta il sindaco - perché poi è sempre il sindaco il riferimento degli strali -  ad asfaltare quell’acquitrino?”. Oggi, dopo aver lanciato l’opera, secondo alcuni quei disagi non si sarebbero mai verificati.

Quando lo ho ricordato in consiglio, mi è stato detto che sarebbero bastate lavorazioni meno costose e una sistemazione di massima. Ci sono forze politiche che addirittura criticano il progetto parlando di mausoleo.

Su questo è necessario intendersi. Facciamo un passo indietro. Durante la trattazione del PGT nel corso del secondo mandato del sindaco D’Avanzo fui tra coloro che osteggiarono la previsione di una struttura polifunzionale del valore di 2.500.000 euro (solo per lei, eh!) proprio all’interno di quel perimetro. La vicenda comunque si risolse recependo nel documento di pianificazione la cancellazione di tale edificio e la realizzazione di un parcheggio e di un parco fruibile dalla cittadinanza, con spazio dedicato ai giochi per bambini.

Quindi, a scanso di equivoci, non verrà realizzato nessun mausoleo. La spesa per la realizzazione del progetto approvato nel bilancio di previsione è di circa 900.000 euro (cui vanno sottratti gli oltre 100.000 euro di economia emersi in fase di gara). Cosa c’è di tanto eclatante? Nulla… un’ampia ed ordinata area di sosta con a fianco un giardino ricco di alberi e fiori attraversata da alcuni percorsi e da una bisettrice che collega le due piazze. Oltre ai giochi per i bambini e all’area cani.

Il grosso della spesa è legato soprattutto alla realizzazione dei sottoservizi: inevitabilmente bisognerà estendere la fognatura per lo scolo delle acque e dei cavi se vogliamo addirittura che il parcheggio sia illuminato nel corso della notte. Essendo l’area vergine da questo punto di vista e molto vasta, va da sé che i costi lievitino. Probabilmente chi parla di mausoleo si riferisce al lusso di avere dei tombini e qualche lampione. Vediamola in termini di consumo di suolo: un tempo l’appezzamento faceva parte dell’Istituto Sacra Famiglia e vi insisteva il reparto “Redentore”. Poi quell’apprezzabile edificio venne abbattuto. Una volta portato a termine il progetto, lo spazio occupato da quella struttura sarà principalmente destinato a verde. Pensiamo un attimo a qual è stato l’impatto dei nuovi parchi a Cesano. Come è cambiata la vivibilità del nostro paese con l’inserimento della dorsale del Parco Pertini o con l’apertura del Parco Natura? Troppo grandi per un paragone? E allora qual è stata l’accoglienza dell’orto botanico davanti a Villa Marazzi? Che c’è di male a donare una nuova area verde alla città?

Ci sono aspetti del comune che fuori non si vedono. Dopo poco più di due anni da sindaco, vedo la macchina come una serie di ingranaggi che lavorano, incastrandosi e spingendosi a vicenda. Anche a me, caro Argo, sarebbe piaciuto proporre un concorso di idee per la realizzazione del progetto. Ma devi sapere che una volta previste le risorse a bilancio, abbiamo vissuto mesi con l’angoscia di non riuscire a chiudere il 2016 avendo speso quanto stanziato per l’opera. Angoscia? E perché? Per un meccanismo (perverso) legato al patto di stabilità, o saldo obiettivo, come viene chiamato oggi. Infatti disponiamo dei soldi che ci servono - ci vengono forniti da un mutuo che pagheremo con i ticket della sosta - ma ad oggi sforeremmo il patto di stabilità dei prossimi bilanci se il progetto dovesse slittare sugli anni venturi. Siamo stati ambiziosi e abbiamo cercato di usare al meglio gli oltre 2 milioni di limite di spesa che ci è stato concesso per gli investimenti per il 2016, proiettando anche rilevanti investimenti sul futuro. Ciò che usualmente si chiama “programmazione”. 

Il territorio ne ha bisogno: manutenzioni di scuole, strade, marciapiedi, parchi, aree cani, centro sportivo. Se non riuscissimo ad usare gli spazi legati al patto di stabilità di quest’anno, questi non ci verrebbero restituiti il prossimo e rischieremmo di dover rinunciare ad altri interventi. Per effetto dell’entrata in vigore ad aprile del nuovo codice degli appalti, parte rilevante delle nostre gare è slittata di due mesi; a quando cioè si è dissipata la confusione legata alla nuova normativa che ha paralizzato i comuni di mezza Italia. Per rispettare queste scadenze siamo stati obbligati a ricorrere a una progettazione interna. Già nel 2017 non avremmo sufficienti risorse: sta per partire infatti la riqualificazione di tutto l’impianto di illuminazione pubblica. Ben 2.4 milioni di euro sui prossimi due anni. Hai voglia di erodere spazi sul patto di stabilità… Relativamente al completamento del centro storico, va ricordato che abbiamo comunque previsto una consultazione dei cittadini che hanno potuto scegliere tra diverse articolazioni degli elementi progettuali. Ricordo che votarono quasi 1000 persone. Non proprio pochi.

Caro Argo, visto il tuo fiuto ti voglio confessare una mia convinzione profonda. Non sfugge che questo rilevante progetto interessi il centro e il completamento della ZTL. Chissà, peraltro, che l’opera, una volta portata a compimento, riesca ad indurre una più accentuata fruizione e migliore vitalità nel nostro centro cittadino! E che magari sia di stimolo anche per le tante attività commerciali tra via Dante, Monegherio e le due piazze. Qualcuno però vede questo progetto a discapito delle nostre periferie. Potrei rispondere che in nessuna zona di Cesano esiste una strada con un parcheggio sterrato di quelle dimensioni e che quindi oggi questo intervento è prioritario e che si tratta di una questione di decenza. Ma non voglio farlo. Aggiungo anche che di fronte ad ogni investimento che si propone c’è sempre un occhio di riguardo per i quartieri, su cui peraltro siamo sempre molto attivi sul fronte socio-assistenziale e abitativo.

C’è un altro tema. Ben più importante.

Penso che si debba ragionare su Cesano in termini unitari. Reputo estremamente pericolose le tendenze di frammentazione territoriale perché sottendono processi di disgregazione ben più profondi del nostro territorio. Noi invece dobbiamo collegare ed integrare maggiormente i nostri 4 kmq. Cesano, pur piccola, mostra difformità. Non solo urbanistiche purtroppo, ma sociali, demografiche, di reddito. Meritano tutte un’analisi e delle risposte specifiche ma non sarò certo io a farle diventare motivo di contrapposizione tra cittadini. Se si realizza un progetto qualificante nel centro storico, lo si fa tanto per chi vive in via Roma e Repubblica quanto per chi ha casa in via dei Mandorli o Gramsci. Ed è vero a parti invertite.

Anche perché, penso tu ci abbia riflettuto, questa opera si pone da collegamento tra due poli identitari per noi: la piazza principale del nostro comune, attorno a cui storicamente si è sviluppata la socialità di Cesano e l’Istituto Sacra Famiglia, un grande opera che per mille e più motivi è nel cuore dei nostri cittadini. Non è un luogo qualsiasi per Cesano. Su quella bisettrice che attraverserà parcheggio e parco scorre la nostra storia.




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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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