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mercoledì 26 aprile 2017 - 11:48:34

Il Cross-Over Jam



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Il 25 aprile di quest’anno, oltre alla tradizionale e sentita celebrazione della Festa della Liberazione, ha visto anche chiudersi - in bellezza - l’evento “Cross-Over Jam, che ha visto 55 writers cimentare la propria creatività su alcune pareti cesanesi.

L’idea è stata di Andrea Sturiale, un ragazzo di Cesano che da qualche tempo lavora per Astrofat, una delle aziende leader del settore delle vernici spray, coronando così la sua passione per la street art. Mi preme di ringraziare Andrea per l’impegno profuso - l’ho intravisto ieri notte alle prese con lo smontaggio e la pulizia -, la capacità organizzativa e il grosso del peso economico dell’evento.

Quando ci siamo incontrati, dopo qualche anno in cui ci eravamo persi di vista, Andrea ha avanzato la sua proposta dicendomi: “sono cesanese e da sempre mi piacerebbe fare qualcosa per Cesano: c’è la possibilità di fare qualcosa di bello e mi spendo volentieri”.

crossoverjam_2017_ingresso.jpgL’amministrazione ha messo a disposizione le pareti esterne del centro sportivo Cereda, dell’Alessandrini e della Leonardo da Vinci. I writers hanno valutato di concentrarsi sulla scuola di via Bramante perché non sono soliti intervenire su muri appena riverniciati, come quelli della struttura di via Vespucci. Dal punto di vista economico abbiamo contribuito con (solo) 1.000 euro per l’organizzazione e tutte le altre spese sono state a carico degli sponsor. Per intenderci, non abbiamo pagato nessun artista e neppure ci siamo fatti carico delle oltre 1.000 bombolette Loop che sono state utilizzate (solo questo un patrimonio).

Ci siamo inoltre accordati che l’iniziativa avesse un filo conduttore: l’arte. Infatti i murales realizzati richiamano elementi di alcune delle più importanti opere del panorama mondiale. E hanno visti impegnati alcune stelle addirittura di caratura internazionale. Trattandosi di una scuola, ed essendoci soggetti sensibili oltre alla dedicata funzione educativa, abbiamo chiesto che non vi fossero temi o figure “azzardati” o in qualche modo in grado di offendere il decoro. Non credo potessimo inserire ulteriori paletti: per come la vedo io l’arte è libertà di espressione e creatività. Se chi commissiona decide per l’artista, viene meno la sua libertà e con essa il senso più profondo dell’arte. 
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Non a tutti piacciono i murales, anche se dipinti dai migliori writers in circolazione. Ci mancherebbe. Come non a tutti del resto piace qualsivoglia opera d’arte. Per come la vedo io, da ieri la nostra scuola è un museo a cielo aperto che nell’arco di qualche centinaio di metri sfoggia una varietà di stili impressionante. Stiamo pensando a questo proposito - e pure per meglio far comprendere il senso di quanto realizzato - di organizzare una visita guidata in compagnia di chi è in grado di spiegare cosa gli artisti hanno voluto comunicare attraverso questa modalità di espressione, ricordando al contempo quali opere vengono r
ichiamate.

A chi è frastornato - e lo comprendo - da una scuola così diversamente colorata dico che dobbiamo pensare alla scuola non come il luogo dell’omologazione ma a una struttura in grado, attraverso la formazione, di far esprimere il meglio che ognuno ha dentro di sé. Partendo sempre dal presupposto che educare è tirare fuori, non mettere dentro...
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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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