lunedì 05 giugno 2017 - 17:36:58
Saluto del 2 giugno 2017
Buongiorno,
Un caloroso saluto ai presenti e un ringraziamento all’Anpi di Cesano Boscone e agli splendidi musicisti del nostro istituto Alessandrini, che ormai da 3 anni ci permettono di valorizzare ulteriormente questa festa della Repubblica.
Noi oggi festeggiamo la Repubblica.
Festeggiamo lo spirito con cui in quel 2 giugno 1946 venne ammainata la bandiera dei Savoia e si archiviò la stagione del fascismo che ci condusse alla tragedia della seconda guerra mondiale.
Festeggiamo il suffragio universale, introdotto proprio in quell’occasione, che vide alle urne un’affluenza record superiore all’89% degli aventi diritto.
Festeggiamo il voto finalmente dato alle donne, che si presentarono ai seggi in 13 milioni, più degli uomini. Sappiamo che quel passaggio segnò la prima tappa del cammino verso l’emancipazione non ancora compiuto. Troppi infatti sono i casi di di violenza e femminicidio che quotidianamente ci ammoniscono su quanto vi sia ancora da fare nel nostro Paese per via di un retaggio culturale purtroppo ancora presente.
Festeggiamo.
E festeggiamo commiserando chi anche quest’anno ha affermato di non festeggiare questa ricorrenza, adducendo per l’occasione la scusa dei migranti. Finita questa celebrazione parteciperò a una manifestazione in Prefettura, dove il Signor Prefetto ha voluto invitare i Primi Cittadini della Città Metropolitana a rimarcare la vicinanza e la collaborazione tra i diversi Corpi dello Stato. Il 18 maggio scorso in Prefettura anche Cesano Boscone ha firmato il protocollo relativo all’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo, un accordo tra le parti volto a istituire un confronto continuo, ad individuare una soglia massima di persone accoglibili fissata in 3 ogni 1000 abitanti e a stimolare l’impiego dei migranti a livello sociale.
La differenza tra chi ha firmato e chi non lo ha fatto - voglio ribadirlo anche oggi - non è l’esenzione dagli invii quanto la possibilità di controllare e quindi governare il fenomeno, almeno parzialmente, rispetto a una situazione caotica che vede i sindaci estromessi da qualsiasi decisione relativa. In quell’occasione ha firmato per il nostro comune la vicesindaco Mara Rubichi che per questo è stata fatta oggetto di ingiurie e minacce e a cui oggi voglio istituzionalmente esprimere solidarietà e vicinanza. Indipendentemente dalle valutazioni di merito e di convenienza, credo che rispetto a questioni nazionali - e l’immigrazione è una di queste - tutte le articolazioni dello Stato che possono avere un ruolo nella gestione debbano essere coinvolte. Un comune non è un’organizzazione disarticolata ed autonoma ma è l’Istituzione di livello locale in cui è organizzato lo Stato Italiano.
I sindaci non indossano per caso la fascia tricolore. E’ un onore certo, ma è anche il segno di appartenenza e di fedeltà. E credo che noi, oggi, 2 giugno, queste cose le dobbiamo ribadire.
Proprio ai Prefetti - trovo il fatto significativo - si è rivolto ieri Sergio Mattarella con un messaggio augurale. Il Presidente della Repubblica nel rimarcarne il loro ruolo nel garantire la sicurezza dei cittadini li ha esortati al dialogo con le comunità locali ed ha ribadito che nel contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione e al malaffare, di fianco agli strumenti in dotazione alle forze dell’ordine, bisogna mettere in campo “un convinto coinvolgimento etico e culturale”.
Lo stesso coinvolgimento, anche emotivo, che abbiamo colto qualche sera fa, a pochi passi da Villa Marazzi nelle profonde parole di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, che credo sia la più grande eredità del sacrificio dei due Magistrati e che spero sempre sia il lievito di un’epoca di riscatto per il nostro Paese.
Buon 2 giugno!
Viva la Repubblica!
Viva l’Italia!
 |
 |
 |
 |
Inserito da Simone Negri in Cesano - 
Lascia un commento prima dei tuoi amici - 
