lunedì 14 agosto 2017 - 16:36:11
A ridosso del Ferragosto... degli Ospiti Prestigiosi
Via mail si riceve un mare di spam. A volte queste mail sono verosimili. In un primo momento avevo dato questo valore a una richiesta da parte di una sedicente delegazione cinese che, composta da diverse autorità, ci proponeva a nome della remota località di Linfen una discussione su non meglio precisate tematiche ambientali.
Pensando che si trattasse effettivamente di spam, di fronte alla segreteria che mi sottoponeva il caso, ho comunque invitato a rispondere. Nel frattempo mi veniva riferito che in passato, sempre attraverso la stessa agenzia, si era già tenuto un incontro con una delegazione cinese.
Pochi giorni dopo, gli uffici avevano già organizzato la riunione nel dettaglio. Come spesso capita per questioni di tempo, tutto confermato, fissato in agenda il 14 agosto nonostante il comune deserto per ferie e con l’alert di approfondire la faccenda almeno il giorno prima.
Pensando che si trattasse effettivamente di spam, di fronte alla segreteria che mi sottoponeva il caso, ho comunque invitato a rispondere. Nel frattempo mi veniva riferito che in passato, sempre attraverso la stessa agenzia, si era già tenuto un incontro con una delegazione cinese.
Pochi giorni dopo, gli uffici avevano già organizzato la riunione nel dettaglio. Come spesso capita per questioni di tempo, tutto confermato, fissato in agenda il 14 agosto nonostante il comune deserto per ferie e con l’alert di approfondire la faccenda almeno il giorno prima.
Non a caso, la scorsa settimana mi sono messo a studiare la questione.
Linfen in realtà non è un piccolo centro ma una vera e propria città della Cina. Diremmo anche “una grande città”, dato che ospita 4 milioni di abitanti (e Roma 2.5), ma da quelle parti è uno dei 102 capoluoghi con più di un milione di persone. Cercando su internet, è emerso che si tratta anche di uno dei contesti più impattati dal punto di vista industriale, essendo sede di diverse produzioni “pesanti”, tra cui quella del carbone. Ho cominciato a capire che non avevamo a che fare con una richiesta velleitaria… e soprattutto che, pur nei limiti delle nostre possibilità - soprattutto il 14 agosto - sarebbe stato per noi prestigioso.
E in effetti stamane abbiamo avuto modo di trascorrere quasi tre ore molto intense con una nutrita delegazione di autorità di Linfen, composta dal vice-sindaco Yan Janguo, il direttore generale e alcuni dirigenti comunali, i sindaci di Houma (297.000 persone) e Hongdong (?) e il manager Jie Zhang, vice-presidente della Huaxiang, una multinazionale fondata nel 1994 che ha il suo core-business in una vasta gamma di accessori per auto e che sta facendo degli investimenti in Europa.
A me e all’assessore Valeria Mulas hanno detto che stanno lavorando per intervenire sui loro problemi ambientali e il loro primo interesse sono le politiche sul riscaldamento. Al di là delle attività industriali, infatti, la città di Linfen si riscalda grazie a tecnologie riconducibili al carbone e a breve dovrebbe passare a caldaie a gasolio. Probabilmente non hanno la possibilità in questo momento di sviluppare una rete a gas e infatti siamo finiti a parlare dell’esperienza cesanese, che coinvolge il quartier Giardino, rispetto alla centrale a biomasse.
Il vicesindaco di Linfen, con delega alle tematiche ambientali, ci ha spiegato che stanno cercando di far partire un sistema di raccolta differenziata e ci ha tenuto che gli raccontassimo come operiamo noi, così nel dettaglio che, non senza qualche difficoltà per l’interprete, siamo arrivati a spiegargli il meccanismo delle etichette sui sacchi dell’indifferenziato. Curiosamente - Valeria mi è testimone - un dirigente di Linfen ridendo ci ha detto: “perché non li multate direttamente?”
Oltre alla grande questione su come riqualificare le aree industriali dismesse (rispetto a cui abbiamo potuto portare solo una piccola conoscenza), mi ha colpito la loro curiosità sui livelli di governo, in particolare della Città Metropolitana inteso come ente di area vasta. Sembrano molto concentrati sugli strumenti di governo e sul coordinamento sovralocale, sul rapporto che abbiamo con Milano, con quali imposte viene alimentata la Città Metropolitana, quanti sono i trasferimenti dello Stato, chi ci viene eletto e come.
La nostra bella chiacchierata è stata interrotta dagli appuntamenti dei nostri ospiti che nel pomeriggio sono attesi a Firenze.
Il quadro un po’ inverosimile di un incontro con una compagine asiatica di prim’ordine che nonostante la rilevanza e la storia, viene il 14 agosto in un municipio deserto per ascoltarti e prendere appunti, quasi che noi avessimo chissà quale verità da raccontare. Un atteggiamento di umiltà e attenzione che ci insegna sicuramente qualcosa. I cinesi danno l’idea di fare sul serio e speriamo che anche in campo ambientale riescano a fare la loro parte, ora che hanno firmato l’accordo di Parigi. I vantaggi saranno per tutti.
Ah, nonostante tramite l’interprete abbiamo cercato di capire perchè la loro scelta sia caduta proprio su Cesano, non abbiamo avuto risposta… ce la prendiamo così, a noi ha fatto piacere e speriamo di essere stati all’altezza.
Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici -