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martedì 19 settembre 2017 - 12:19:40

Intervista a L'Incontro


Riporto il testo dell'intervista rilasciata al noto periodico locale in data 19 giugno


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Aggiornamento di metà mandato e il futuro della giunta Negri Cosa siete riusciti a fare e cosa no Partiamo da una fotografia della situazione, in questo periodo stanno partendo diversi progetti qualificanti per il comune e la situazione economica è oggi serena. Abbiamo cominciato con l’assillo dei conti perché nel 2014 la prospettiva era quella di non rispettare il patto di stabilità, a settembre è arrivata la mazzata del decreto ingiuntivo della piscina, ma tutto sommato la revisione delle spese ha portato importanti risultati.   

Cosa intendiamo per revisione della spesa? Una revisione sostanziale dei principali appalti che erano in essere a Cesano Boscone. Un esempio è il servizio di igiene ambientale: abbiamo indetto la gara (non eravamo soddisfatti del servizio di Area Sud tra l’altro), ha vinto San Germano Derichbourgh con un risparmio di più di 600.000€ (su 3mln) e conseguente riduzione della TARI. Abbiamo rivisto gli appalti della mensa, del verde, della fonia e quello relativo alla flotta aziendale: abbiamo 12 mezzi (in loco di 21) passando da 210.000€ a 70.000€ annui. Inoltre siamo intervenuti per rendere più trasparenti e accessibili gli interventi a livello sociale.   

Non è che questa rivisitazione degli appalti porta al massimo ribasso e quindi una decadenza dei servizi?
per esempio la gestione del verde?
Le caratteristiche sono le medesime e tendiamo a non ricorrere al massimo ribasso. Sul verde l’anno scorso c’è stato un momento di vuoto nel passaggio tra un operatore e l’altro. Se guardate oggi Cesano, i tagli dell’erba sono a regime rispetto agli altri paesi   

Sappiamo che era stato proposto di fare un patto unico con altri paesi per la gestione AMSA?
Non è possibile perché per forza bisogna fare una gara di evidenza pubblica

Come hanno fatto gli altri comuni? 
Corsico ha fatto una gara e ha vinto AMSA da noi ha vinto Deichbourgh, prima di fare la gara non puoi sapere chi si presenta né puoi accordarti con gli operatori.   

E i parametri qualitativi sono gli stessi? Dipende da come si calibra il capitolato, il nostro capitolato (redatto dagli uffici) prevede un servizio che costa meno di Corsico e Trezzano, e non mi sembra che sia di cattiva qualità. Tenete presente che tutto quello che viene aggiunto nel servizio si ribalta immediatamente sulla Tari e quindi sul cittadino a cui va detratta la quota della raccolta differenziata.   

Ritorniamo al metà mandato? 
Situazione economica tranquilla, siamo riusciti a partire con maggior forza a fare investimenti, rispetto ai quali si è creato un margine di 2/2,5 milioni all’anno. Da un lato facciamo opere nuove e dall’altro le manutenzioni, che per un po’ di tempo erano state accantonate. Per darvi dei riferimenti, all’inizio dei 2000 ogni anno per strade e marciapiedi erano stanziati 1,5 mln, adesso che è ripartita la leva, abbiamo appalti da 400.000 € con la differenza che ora abbiamo un territorio che non ha ricevuto manutenzioni per qualche anno. Comunque i margini sono positivi. Il progetto dell’illuminazione pubblica di 2,7 mln sostenuto dal comune credo sia un bel progetto, e speriamo di finanziarlo solo in parte finanziato: recentemente è uscito un bando regionale ambizioso cui abbiamo sottoposto il nostro progetto; se dovessimo vincere potremmo arrivare a un terzo della spesa pagato dalla regione. Per poter accedere a quel bando abbiamo dovuto rivedere il progetto originale, abbiamo dovuto prevedere una telecamera per ogni edificio pubblico di Cesano e un accesso wi fi ogni venti pali della luce, è una bella sfida. Tutto ciò avviene con in vigore la “contabilità armonizzata”, molto più vincolante rispetto al passato sul bilancio: si possono considerare le entrate e le uscite solo quando effettivamente si realizzano e non sul previsionale. Non si possono impegnare le presunte entrate se non sono effettivamente riscosse, ciò significa meno soldi a disposizione.   

Torniamo al discorso dei 2,5 ml di investimento? 
Sono gli spazi finanziari che abbiamo, nella determinazione del patto di stabilità ci sono addendi positivi e negativi, la differenza tra questi sono 2,5 mln ed è lo spazio per i nostri investimenti (questo anche grazie alla rivisitazione della spesa fatta negli ultimi due anni). L’aspetto invece preoccupante è la situazione della spesa sociale, una serie di voci obbligate che  sono quasi raddoppiate negli ultimi anni, come nel caso dei minori sotto tutela, oggi 133. Spese come le rette degli anziani in casa di riposo da integrare sono tutte risorse usate giustamente ma che tolgono ad altre iniziative.   

3 TOP E 3 FLOP della gestione Negri 
FLOP: Casa dei giovani di via Trento nonostante i tre bandi è andata deserta, e nonostante un affitto di 5000 euro all’anno 

Nelle proposte di bando però non c’è una proposta di modifica della struttura, il difetto sta nel manico! 
In realtà nell’ultimo bando c’era la possibilità di effettuare delle modifiche da parte del comune, ma chi si è iscritto al bando poi si è tirato indietro. Oggettivamente abbiamo fatto 3 bandi, due andati deserti e uno con ritiro del candidato. Ora l’amministrazione sta cercando di promuovere qualcosa con più soggetti. C’è da considerare inoltre che è fuori dalla logica dei comuni affidare gratuitamente uno spazio, per questioni di trasparenza. Forse se mettessimo una sala da ballo, otterremmo il risultato, ma non vorrei abbandonare il progetto di creare uno spazio per i giovani. Tornando ai Flop, un altro è la questione delle aree cani. Avevamo presentato un progetto per la rivisitazione e rimodernamento di 8 aree cani, che ci trasciniamo dal 2016, abbiamo fatto il bando, avviato i lavori, il vincitore però, abbiamo scoperto avere una cartella esattoriale aperta con il fisco, e gli uffici hanno dovuto escluderlo della gara e segnalarlo all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), che è un altro soggetto centrale per le amministrazioni pubbliche. La situazione è questa quindi: bilancio previsione 2016 (aree cani comparse nel bilancio) fine anno la gara, arriviamo al 2017 contenti per l’inizio lavori, esce questo problema della segnalazione, tutto bloccato, lui fa ricorso nonostante sia palesemente in difetto, il ricorso comporta la consultazione al Tar, e una serie di altre operazioni che stanno bloccando tutto, questo per dire che fino a novembre 2017 non possiamo iniziare a fare le aree cani (tenendo anche in considerazione il clima). Un’altra cosa prevista e che dovrebbe partire a breve è un mezzo che igienizza i marciapiedi, e andiamo avanti con le sanzioni per le deiezioni dei cani. 

TOP: 
Il servizio di igiene ambientale. L’ultimo periodo di Area è stato disastroso, (2013-2014). Tra l’altro la raccolta differenziata con Area stava peggiorando, adesso abbiamo chiuso il 2016 al 55% e negli ultimi cinque mesi siamo arrivati a oltre il 60% di raccolta differenziata. Con Derichenbourgh il servizio sembra di molto migliorato, questa è un’azienda strutturata e gli interlocutori sono sempre reperibili. Abbiamo rilanciato gli investimenti: è un dato di fatto che durante il precedente mandato, appesantiti da una serie di opere, non sono stati condotti grandi interventi. Nel 2012 non abbiamo rispettato il patto di stabilità, e ci siamo trascinati fino al 2014, poi è arrivata la mazzata della piscina con 3,8 mln di spese da sostenere, ero preoccupato che si venisse a creare una situazione economico-finanziaria difficilmente sostenibile che si sarebbe potuta concretizzare anche attraverso il pignoramento di beni e immobili, come Villa Marazzi. E’ stata una lotta con la banca … ora c’è un po’ di movimento nel comune di Cesano Boscone, ricominciamo a vedere manutenzioni, certo mai sufficienti ma almeno ripartite, abbiamo riasfaltato alcune vie, abbiamo messo mano alla parte esterna del scuola media di Via Vespucci, abbiamo realizzato due cappotti sulle scuole in via libertà, abbiamo rifatto le palestre di Bramante e via libertà, siamo intervenuti sul parco Pertini, ci siamo inventati un ambulatorio medico in Tessera, avviato il completamento del centro storico. E non dimenticate la videosorveglianza… Abbiamo cominciato a riformare il settore del Welfare, rendendolo più accessibile a tutti. Abbiamo servizi sociali molto preparati, attenti per le condizioni spesso complicate di diverse famiglie. Non a caso siamo tra i redditi più bassi della provincia di Milano, abbiamo il 4° patrimonio Aler (Milano, Rozzano Sesto e Cesano). Abbiamo il quartier Giardino che non è Aler ma ha una questione di emergenza abitativa enorme, nel 2014 viaggiava a più di 100 sfratti esecutivi all’anno. Noi abbiamo un Welfare pubblico fermo agli anni 70, che interviene nei casi estremi di indigenza. Non possiamo più pensare a un Welfare così, deve rispondere all’esigenza di più persone. Sulla casa abbiamo inciso. Abbiamo fatto guerra all’abusivismo, adesso su 970 appartamenti sono 7/8 casi in Tessera. Abbiamo aperto allo stato di fatto con Aler: prima aveva appartamenti vuoti nei quali c’erano da fare lavori e dato che Aler non ha soldi rimanevano vuoti per molto tempo. Ora gli alloggi vengono assegnati e gli inquilini sostengono i lavori fino a 3000€. Questi costi gli vengono detratti dall’affitto. Tale meccanismo aumenta il numero di appartamenti occupati e limita l’abusivismo. La collaborazione con il Sicet è stata fondamentale: anche se in molti casi le misure sono stati un tampone, si è ridotto di molto il numero delle persone sfrattate. C’è anche da citare il progetto dei 20 alloggi a canone concordato sempre in quartier Giardino. Non è un canone popolare, ma sono 450/500 euro contro le 600/700 euro: intercetta tutta una serie di famiglie che si trovano a pagare 200 euro in meno al mese. Sono soldi che gli restano in tasca. Credo sia importante dire che per norma e pure per convinzione, stiamo facendo bandi per tutto, pure per selezionare gli operatori dello street food. La soglia per affidamenti diretti è stata abbassata a 15.000€ e usiamo parecchio le piattaforme informatiche dallo stato. Il fatto di fare il bando non significa ricercare l’economicità, ma la qualità, per esempio l’ANAC spesso non ti permette di fare gare al ribasso, non vince quindi chi fa il prezzo più basso ma chi ha un miglior rapporto qualità-prezzo. Inoltre garantisce trasparenza, concorrenza e riduce la discrezionalità. Un ulteriore elemento che voglio sottolineare nell’attività amministrativa è la presenza, almeno cercare di essere sempre sul pezzo. Dall’ultimo turno delle amministrative possiamo trarre un messaggio: i sindaci che si dedicavano al comune a tempo perso, sono stati spazzati via! Realtà complesse come la nostra hanno bisogno di presenza. Bisogna esserci, 5 anni fa avevamo 25 dipendenti e due assessori in più, c’era il direttore generale, che si giostrava i rapporti con gli uffici. Oggi il sindaco è più centrale. Anche per questo essere presenti conta: avere un rapporto diretto e continuativo con gli uffici ed il paese fa la differenza.   

NIDI? DOMANDA SOLITA, SONO STATE LICENZIATE LE COLLABORATRICI? 
Non è stato licenziato nessuno, è stato applicato l’articolo uno della legge 165 del 2001 che dice sostanzialmente che il personale viene trasferito al privato. Essendo la nostra una concessione, le educatrici hanno il posto congelato nella pianta organica del comune. Cosa significa? Che se il comune, decidesse un giorno in virtù delle mutate condizioni di reinternalizzare il servizio dovrebbe riportare dentro le sue educatrici.   

Perciò non sono soggette a eventuali spostamenti? 
Questa è un’altra questione e per scongiurare questa evenienza, abbiamo inserito una clausola che comporta che esse rimangano a lavorare all’interno di Cesano: infatti sono tutte nei nostri nidi, salvo chi ha deciso di sua iniziativa di andarsene.   

Parte economica? 
Il comune si è impegnato a coprire l’ammanco che si è creato con il passaggio al contratto delle Cooperative, questo le riporta allo stesso stipendio base del passato, quello che è venuto meno è il salario accessorio, per esempio l’integrazione del mese di luglio. Gli altri aspetti che oggettivamente sono cambiati sono le condizioni diverse tra contratto enti locali e cooperativa, per esempio i giorni di ferie, o la produttività e i giorni di malattia, quello privato è meno garantista. Su queste questioni c’era la disponibilità della cooperativa a sedersi intorno a un tavolo e trovare qualche soluzione. Ma la UIL, pur a cose avvenute, non ha voluto trattare e dopo un anno, oltre a non aver fatto ricorso contro il comune come minacciava, non ha nemmeno negoziato delle condizioni di miglior favore per le educatrici.   

Quindi in sintesi però le educatrici sono fuori dall’ambito dell’ente? 
Si ma sono congelate nell’organico del Comune, quindi se la cooperativa dovesse fallire e il comune dovesse reintegrare il servizio, loro sarebbero assorbite, così come con il subentro di un ente privato.   

La mossa che avete fatto voi si è rivelata positiva o negativa? 
Per noi positiva, tu stai governando e il tuo comune eroga un servizio importante come gli asili nidi, ma è a repentaglio perché hai meno personale… in effetti la situazione dei nidi è precipitata, alcune educatrici si sono ammalate gravemente…a ogni educatrice in servizio corrisponde un numero di bambini. Che fai? Chiudi un nido? Parliamo di una fase nella quale il turn over per i comuni era del 25%, cioè si poteva assumere una persona ogni 4 in pensione.   

Perché allora l’ex Sindaco D’Avanzo ha dichiarato che si poteva derogare? 
Questa è una cosa erronea che ha detto perché l’unico periodo in cui si potevano assumere senza vincoli le educatrici è stato nel corso del suo mandato, ma la sua amministrazione, pur conoscendo il problema, non ne ha usufruito: i concorsi lanciati sono stati per vigili e amministrativi. Si sapeva già che si sarebbe arrivati a questo punto, ma c’era sicuramente la convinzione che i bimbi per una questione demografica sarebbero stati sempre meno e che quindi due nidi sarebbero stati in eccesso. Questo è il punto su cui non siamo d’accordo.   

Invece quest’anno quanti bambini abbiamo avuto? 
107/108 bambini, per l’anno prossimo 143 iscrizioni richieste. Un numero così non si vedeva da anni a Cesano, tra l’altro le famiglie sono molto soddisfatte del servizio, c’è un’offerta formativa diversificata e un’estensione oraria più ampia.  Secondo me un servizio rilanciato.   

Mentre ripetiamo che tenere aperti un nido comunale e uno con coperativa ci sarebbe costato 300.000€ in più? 
Si perché avremmo avuto 150mila euro in meno di entrate, avremmo avuto 150mila euro di maggior spesa legata all’ISEE (famiglie meno abbienti pagamento ridotto integrato dal comune), il personale tutto a carico del comune, a questo punto avremmo dovuto mettere in campo 300mila euro in più con due servizi diversi uno pubblico e uno privato, con servizi diversi.

Il discorso della piscina?? 
Avendo chiuso l’iter finanziario-giudiziario, si è riaperta la questione di cosa fare su quell’area. Durante la campagna elettorale noi non abbiamo mai detto “rifaremo la piscina” ma che entro due anni avremmo deciso il da farsi, proprio per non prendere in giro nessuno. Avendo un monte di investimenti di 2/2,5 mln all’anno, la costruzione di una piscina, essendo superiore ai 5mln di euro, richiede il coinvolgimento di capitale privato. In passato, una serie di operatori si sono fatti vivi per informarsi, ma quando si sono resi conto del contenzioso con la banca e il decreto ingiuntivo di 3,8 milioni si sono tirati indietro dicendoci che avremmo dovuto trovare il modo di chiudere con la banca, perché un cantiere con più di 4 milioni di debiti sarebbe stato in perdita. Abbiamo sistemato la vicenda e abbiamo sondato il terreno con una manifestazione di interesse, volevamo arrivare a capire se nel mercato potesse esserci qualcuno interessato, con formule di partenariato pubblico e privato, e quella che preferiamo noi è il leasing costruendo.   

Di cosa si tratta? 
L’unione Europea ha emanato direttive chiare, in tutti i casi di partenariato pubblico e privato, si prevede che le voci di rischio siano in carico al privato e non al pubblico, quindi il rischio di costruzione, di domanda, di gestione, devono essere a carico del privato. Oggi una fideiussione di 3,8 milioni sull’opera non sarebbe possibile. Il leasing costruendo ci potrebbe dare delle garanzie: detto che l’opera costa circa 5 milioni di euro, in 20 anni il comune dovrebbe pagare rate di leasing però il comune inizierebbe a pagare solo a collaudo dell’opera avvenuto. Il rischio di costruzione così sarebbe in carico alla banca e non al comune. Inoltre il comune pur pagando una rata di leasing, introietterebbe un affitto dal gestore, che non andrebbe a pari, ma coprirebbe in parte i costi.  E’ una formula che ha parecchi vantaggi e che parte dal presupposto che si può recuperare la piscina esterna, quella coperta è quasi completamente da rifare, perché abbiamo certezza di come sono state realizzate le poche opere che ci sono e per tutta una serie di deficit del progetto originale, tra cui l’eccessiva e dispendiosa altezza dell’edificio.   

C’è qualcuno che ha manifestato interesse? 
Rispetto al leasing in costruendo si è presentata una cordata. Bisogna valutare molti elementi, dal progetto a come la rata come impatta nel bilancio. Il comune è pronto a garantire una rata per i prossimi 20 anni? Ci sono da valutare davvero tantissimi elementi contabili amministrativi. Lo vedremo.   

L’Associazionismo?? 
Abbiamo garantito a tutti di avere degli spazi, ma lo spazio gratuito noi non lo sposiamo, per legge e per tutela, l’amministrazione comunale deve garantire la massima redditività del suo patrimonio, che non significa  che l’associazione debba pagare un canone di mercato,  ma significa valorizzare quello che si ha. Quel poco o tanto che il comune mette a disposizione ha un valore e va contabilizzato, poi se il comune decide che se un’associazione offre un servizio all’amministrazione perché fa un certo tipo di attività, le contabilizzi, dimostri, certifichi e puoi operare sconti o altre agevolazioni, ma almeno l’hai fatto in modo trasparente. Abbiamo un tessuto associativo ricchissimo, alcune associazioni sono storiche come L’incontro e il Cizanum, ma è anche vero che alcune associazioni in passato chiedevano contributi per rimborsare cene fatte con i soci. E questo non me lo perdonerei.   

Rispetto a quanto dichiarato da Vincenzo D'Avanzo nell’intervista pubblicata sul nr. 7 del nostro quotidiano nel dicembre 2016.    
Non è mia intenzione aprire polemiche con l'ex sindaco D'Avanzo. Non mi interessa perché siamo in una fase completamente diversa rispetto a quella di tre anni fa e penso che noi siamo chiamati a guardare avanti. Al termine del mandato la gente ci valuterà per quanto saremo riusciti a fare, non per quanto dichiarato dall'ex sindaco o dall'opposizione. 



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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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