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martedì 19 dicembre 2017 - 18:57:44

Movimento Sportivo in Crescita



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L’avvicinarsi delle festività natalizie fa sì che nell’arco di pochi giorni si incontrino per le manifestazioni di fine anno e i consueti scambi di auguri tutte le principali realtà del territorio. Tra queste, per rilevanza e numeri, spiccano quelle sportive. Di fronte a una fetta di panettone, un bicchiere di spumante e perché-no una cena in un clima avvolgente pieno di bambini, si fa il punto dell’anno trascorso e dei traguardi raggiunti con un occhio alle progettualità in corso e future.

Mi ha fatto molto piacere toccare con mano che il movimento sportivo cesanese goda di un momento di ottima salute. Quasi tutte le associazioni vedono aumentare il numero di iscritti, soprattutto bambini, e comincia ad essere conseguito anche qualche risultato di spicco (ma questo, sinceramente, ci interessa meno). Dopo gli anni bui del crollo del settore calcio dilettantistico, in passato l’attività di gran lunga preponderante nei vari comuni, possiamo dire di assistere a una notevole ripresa, almeno per quanto riguarda Cesano, legata a una maggiore pluralità dell’offerta. Nel nostro caso è indicativo registrare che tra le prime 5 società per numero di iscritti, ben 3 sono nate in questi anni (con l’asterisco della POCB che è nata dalla fusione di polisportive esistenti) e che solo una fra queste ha nel calcio, forse, l’attività principale. Un’altra tendenza che reputo positiva è che il numero di donne, dalle bambine alle signore della ginnastica per anziani, è in continuo aumento e forse addirittura preponderante.

Mi piace poi essere colpito dal favoloso colpo d’occhio di vedere, uno accanto all’altro o nella stessa squadra, tanti bimbi di nazionalità diverse, segno che le diverse pratiche sono accessibili e alla portata anche dei cittadini stranieri. Crediamo molto nello sport come uno dei principali momenti di integrazione, secondo solo alla scuola: giocando ed allenandosi insieme si creano rapporti saldi, collaborazione, generando senso di sacrificio e riconoscimento dell’altro, amicizia, non solo tra i piccoli atleti, ma pure coinvolgendo le famiglie.

Questo bel clima che si respira è frutto di un insieme di condizioni favorevoli, e di certo la prima è la passione delle tante persone che si dedicano a queste società, spesso come puro volontariato e con l’idea - sana - che lo sport, oltre a essere fonte di benessere psicofisico debba farsi portatore di valori, di dedizione, di impegno, di disciplina, di saper stare con gli altri e di saper aiutare gli altri. Una palestra, non solo per i muscoli, ma pure per mente e per la vita sociale.

Apprezzo, inoltre, che “la traversata” sia già stata compiuta da molti dei soggetti che operano a Cesano. Oggi, una società sportiva non può limitarsi a un gruppetto di ragazzotti con la passione per una disciplina. E neanche al vecchio modello del “tutto si aggiusta… in qualche modo”.

E’ chiesta organizzazione. Qualsiasi sia la sua natura, deve gestire i conti con ordine ed essere trasparente nei bilanci; deve sapersi interfacciare con l’amministrazione seguendo i canali ufficiali; quale che sia la formula d’ingaggio, deve far gestire i bambini da persone qualificate; deve essere in grado di mantenere al meglio la struttura in cui si allena e gioca (a maggior ragione se comunale, mi vien da dire); deve adempiere a un sacco di prescrizioni, su tutte quelle relative alla sicurezza. 

A Cesano cominciamo ad essere sulla strada giusta. E questo fa bene a tutto il movimento.

Di fronte ai risultati che queste realtà frizzanti ottengono grazie alla loro iniziativa spontanea, credo che il ruolo di un’amministrazione comunale sia quello di alimentare un terreno fertile che incentivi la pratica sportiva, seguito da un’attenta attività di coordinamento.

In questi anni abbiamo completamente cambiato la politica di utilizzo delle strutture: tutte le tariffe sono state abbattute almeno del 40% (e considerando le pulizie, più che dimezzate), abbiamo messo a disposizione tutte le palestre presenti nel patrimonio comunale, aprendo anche a nuovi modelli organizzativi, su tutti la cogestione degli spazi. Il ritorno di questo modello è evidente anche nei numeri: basti pensare che a fronte della diminuzione delle tariffe, il comune riesce a guadagnare addirittura qualcosa in più rispetto al passato dall’impiego di questi spazi. Le palestre sono sature.

Inoltre l’impiego di bandi o comunque di forme di evidenza pubblica (si pensi al centro sportivo Cereda) ha permesso a nuove e dinamiche realtà, piuttosto che a società che fino ad allora erano marginali, di affacciarsi ed affermarsi nel panorama sportivo cesanese. Alla decisione di lanciare un bando è legato il nuovo corso della ginnastica anziani: inizialmente oggetto di polemiche, le lezioni vedono nei tempi recenti la partecipazione di 260 iscritti. Vero che il numero in sé non è sinonimo di qualità, ma è anche vero che basta una voce di critica o contraria per far crollare le adesioni...

Molte delle strutture comunali adibite sono state oggetto di interventi di riqualificazione: è il caso di alcune palestre (Alessandrini grande e piccola, Matteotti e in parte Kennedy); del campo da rugby in cui è stato eliminato un abuso edilizio e proprio in questi giorni stiamo ultimando i lavori sul centro sportivo “Bruno Cereda” per il quale l’amministrazione ha ottenuto un finanziamento di 250.000 euro a fondo perduto (e 250.000 euro li mette di tasca propria).

Sosteniamo lo sport fin dalla scuola: diverse associazioni propongono una serie di lezioni - almeno per 10 ore ciascuna - nei nostri due istituti e, o perché l’hanno previsto nella convenzione, o perché il comune ne sostiene i costi, spesso sono gratuite per le famiglie. Quest’anno su questo fronte abbiamo impegnato risorse per 15.615 euro.

Inoltre nell’ottica del sostegno alla pratica sportiva da parte di tutti bambini, soprattutto per venire incontro alle famiglie in difficoltà e per calmierare i prezzi, diamo un contributo alle associazioni in funzione dei minori iscritti purché mantengano rette di iscrizioni inferiori a delle tariffe che vengono considerate abbordabili per come definite annualmente dalla giunta comunale. Su questo capitolo distribuiamo 13.900 euro.

Per quanto esposto sopra, tengo parecchio al Premio per l’integrazione, intitolato al giovane calciatore dell’allora Polisportiva San Giustino Nemanja Stojilikovic, che destina 2.000 euro all’associazione sportiva che nel corso dell’anno abbia proposto e attuato il più importante progetto rivolto alla possibilità di coinvolgere persone diversamente abili e cittadini di origine straniera nei propri organici. Credo che anche stimolata da questa possibilità sia nata l’esperienza di #GioCare, la squadra di calcio mista composta da ospiti della Sacra Famiglia, dipendenti e rifugiati del nostro progetto SPRAR e dirigenti e allenatori della POCB. Un vero orgoglio del territorio.

Questo premio viene attribuito nel corso della tre giorni di #CèSport, un vero e proprio festival che rappresenta il principale momento di vetrina e divertimento del mondo sportivo cesanese. Ha già alle spalle due fortunate edizioni e permette ai cittadini di avvicinarsi alle tante discipline presenti presso il Parco Pertini.

Nel programma elettorale dicevamo:

Sport per crescere
Abbiamo per lo sport una grande considerazione poiché rappresenta un elemento centrale nella crescita di bambini e ragazzi, oltre che per il benessere e la socialità degli adulti.
Le ristrettezze di bilancio portano in genere a penalizzare il settore sportivo. E’ un trend da invertire. Nell’amministrazione è assolutamente necessario individuare riferimenti chiari, ossia un ufficio e un assessore, che si dedichino appieno alle necessità che un settore così importante come quello sportivo merita.
Si intende in particolare incoraggiare, attraverso contributi legati alla presenza di giovani,quelle società che garantiscono l’accesso all’attività sportiva alle fasce più popolari attraverso ridotte rette di iscrizione ed adeguata modulazione delle tariffe per l’utilizzo delle Palestre.

Il Centro Sportivo Cereda
L’impianto necessita oggi di azioni e investimenti volti all’abbattimento dei costi energetici e alla messa a norma. Parallelamente si valuterà nell’area libera la costruzione di un campetto
di calcio finalizzato agli allenamenti. Ai fini della gestione, si individueranno formule sussidiali simili all’attuale che vede l’impianto diretto da un’associazione temporanea d’impresa costituita da associazioni sportive cesanesi.


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