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martedì 31 luglio 2018 - 15:13:29

Un PGT votato alla Rigenerazione



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Affrontati ampiamente i numeri che certificano la riduzione del consumo di suolo, vorrei entrare nel merito delle operazioni previste dalla variante del piano di governo del territorio.Se si guarda agli ambiti di trasformazione e agli ambiti a volumetria definita, si ha netta l’impressione di una grande operazione volta alla riqualificazione e rigenerazione di aree ampiamente impattate. Non solo in massima parte non parliamo di aree vergini, ma per di più di contesti degradati, fermi da anni, il cui rilancio potrebbe veramente apportare significativi miglioramenti per la qualità della vita dei nostri cittadini e alla bellezza di Cesano.

Partiamo dai 5 ambiti di trasformazione, le operazioni più rilevanti. Su 5, ben 4 sono aree impattate e 1, quella di proprietà di Sacra Famiglia in zona quartiere Olmi, marginale.

La Stazione
L’area della stazione della S9 è attualmente un enorme parcheggio deserto a ridosso della Vigevanese. E’ chiaro che per l’ente sia interessante sviluppare un’operazione commerciale in quel contesto per i notevoli risvolti economici, ma è altrettanto vero che ad oggi - oltre che dalle mancanze di Trenord - la fruizione di quel potenzialmente straordinario servizio è limitata dalla carenza nei termini della sicurezza e delle connessioni. Ho sempre pensato che nessuna donna, da sola, possa sentirsi tranquilla a frequentare quella zona dopo il calar del sole. Chiaramente la presenza di qualche forma di vita - e una grande struttura di vendita incontra questa esigenza - può nettamente migliorare questo aspetto. Inoltre, nel quadro dell’operazione abbiamo pensato a un ponte ciclopedonale che scavalchi la Vigevanese e a un sottopassaggio che permetta a Cesano di affacciarsi sul Naviglio, cosa che fino ci è stata negata. Parlo chiaramente alla luce del mio ’interesse da ciclista, per cui sarebbe raggiungibile, senza passare dai due ponti di Corsico con il loro smog, sia il parco Sud, sia la stessa Corsico, ma attraverso il Naviglio. Non male, eh?

Ambito via delle Acacie
Dell’ambito di via Acacie ho già parlato, almeno per quanto riguarda il ricorso pendente con la società proprietaria dell’area. Anche in questo caso parliamo di un edificio chiuso da anni ed in avanzato stato di degrado. Peraltro la posizione è tale che impedisce un adeguato ingresso al parco Rancilio, un ampio spazio verde che potremmo riqualificare attraverso questa operazione. Inoltre sarebbe l’occasione di dotare il quartiere, tra le vie Acacie e Betulle, di nuovi posti auto la cui penuria è una grossa criticità attualmente. Sarei bugiardo a dire che l’intervento mi piace, ma abbiamo ereditato un pesante ricorso e abbiamo dovuto destreggiarci al meglio. Molto dipenderà dalle modalità di attuazione.

L'Area Ibisco
L’area Ibisco qualche anno fa era famosa per i capannoni, e in seguito per i loro resti. Nel tempo si è trovata praticamente immersa all’interno del Parco Natura, con la piattaforma ecologica di fianco e al confine con l’Oasi dei Nuovi Nati verso via Magellano. La sua precedente destinazione artigianale - capannoni appunto - unitamente alla presenza della piattaforma la rendeva urbanisticamente superata. La zona accanto al parco, infatti, ha avuto un recente sviluppo residenziale e, pur vicino, il complesso produttivo di via Magellano appartiene ad un isolato distinto. Obiettivo dell’amministrazione in tal caso è colmare una lacuna: il Parco Natura, sempre più amato dai cesanesi, non ha un accesso dalla via Vespucci. Si è pensato che trasformando l’area in residenziale (pur con circa la metà della metratura originaria: da 16.000 mq a 8400 mq di slp circa) e spostando la piattaforma ecologica all’interno del previsto parcheggio della fu-piscina, tutto il contesto possa risultare più coerente e apprezzabile, anche perché verrebbe recuperata dall’incuria una parte importante della proprietà e verrebbe destinata a parco.

L'Ambito di via Isonzo
Alla luce dello sviluppo commerciale che sta avendo l’asse di via Isonzo, abbiamo pensato che potrebbe finalmente trovare un suo rilancio l’area nota come ex Viganò, nota in passato per la presenza di mezzi legati all’attività dei giostrai piuttosto che camion lì-ospitati in attesa di manutenzioni da parte di officine della zona. Nel PGT del 2012 aveva una destinazione mista residenziale/commerciale. Riducendo la slp complessiva di circa 3000 mq, abbiamo eliminato qualsiasi ipotesi di nuove abitazioni e previsto l’edificazione di 4 medie strutture di vendita. L’operazione, oltre che per le casse comunali (oneri di urbanizzazione, è innegabile) rappresenterebbe una buona occasione per riqualificare, anche in termini di sicurezza, la via Isonzo. Effettivamente i volumi di traffico sono aumentati ed è importante individuare nuove soluzioni viabilistiche oltre alla possibilità di tracciare un nuovo percorso ciclabile che si colleghi con il centro del paese.

Oltre agli ambiti di trasformazione, vi sono altri interventi degni di nota. 

Le Operazioni del Centro Storico
La recente realizzazione de “I Giardini della Costituzione” ha sicuramente abbellito e valorizzato il nostro Centro Storico. Un ulteriore passo in avanti sarà rappresentato dallo sblocco dei cosiddetti “ambiti a volumetria definita” relativi alla proprietà Vigorelli, alla ex tesoreria e all’opificio. Non credo sia piacevole, infatti, passeggiare per via Dante o via Monegherio e trovare questi edifici abbandonati. Spesso interrompono anche il fronte commerciale che io credo trovi una delle sue difficoltà anche nel non aver raggiunto una consistente massa critica: in mezzo a via Dante effettivamente manca un’attività e separa fisicamente i due rami della via che invece credo dovrebbe godere di maggiore continuità.

I SS Innocenti
Ho recentemente avuto modo di confrontarmi con l’assessore regionale Stefano Bolognini relativamente al rilancio dell’ex Santi Innocenti. Si tratta del grande reparto abbandonato di Sacra Famiglia che si può osservare in tutta la sua grandezza - e oggi degrado - in via Vittorio Veneto. Su questo vecchio fabbricato c’è un progetto di grande valore che ha piacevolmente colpito anche l’assessore: c’è la volontà di realizzare un centinaio di piccoli appartamenti (35-40mq) rivolti a persone in difficoltà economica, con fragilità psicofisiche e pure ospiti dell’istituto, a giovani studenti. L’aspetto interessante è che lo stabile verrebbe ristrutturato e verrebbe abbattuto il muro che lo separa dalla via e diventerebbe un vero e proprio ingresso per la Sacra Famiglia, sempre più immersa in Cesano. Non si tratterebbe di alloggi normali: al di là dell’assenza di barriere architettoniche - è il minimo - sarebbero dotati di molte sale e spazi comuni, volti alla socializzazione. Addirittura si pensa di fornire assistenza medica e sanitaria durante la giornata. Credo sia facilmente intuibile quanto questo progetto possa essere qualificante per il nostro comune e per l’intera zona, Milano inclusa.

"Un Centro per il Tessera, il Tessera al Centro"
Pare scontato, ma vale la pena ricordarlo: il PGT ha recepito la proposta che abbiamo presentato al bando ministeriale sulle aree urbane degradate e che ha è risultata vincitrice di un finanziamento di 2 milioni di euro. Come sapete, non ci sarà solo una nuova scuola per il quartiere Tessera ma si tratterà di una grande innovazione urbanistica per tutta la zona: vedremo finalmente quella piazza che il quartiere non ha mai avuto e che cucirà, anche in modo simbolico, il Tessera con il resto del territorio. Su questo nuovo spazio si affacceranno alcune funzioni sociali, come la cucina didattica, e darà nuovo slancio allo sport locale con una nuova palestra (che magari potrebbe diventare palazzetto, mai dire mai).

Il Parco dello Sport
Anche l’altro lato della via Don Sturzo prevede importanti novità. L’area degli impianti sportivi, che in passato era chiamata “Cittadella dello Sport”, quasi fosse una rocca, ha assunto la denominazione di “Parco dello Sport”. Questo cambiamento non è il vezzo stilistico di un esteta. Infatti in quel contesto sono definite due grandi operazioni: da un lato la realizzazione del centro natatorio, dall’altro l’ampliamento dell’impianto destinato al rugby. Queste realizzazioni devono tener conto della volontà dell’amministrazione di prevedere un ampio passaggio tra essi che servirà da collegamento ciclopedonale con la via Cascina Nuova e che ospiterà, tra nuove alberature, un parco dove fare sport all’aria aperta. Prevediamo, ad esempio, un percorso vita che tenga conto delle esigenze degli ultimi anni, quali le attrezzature per la pratica del calisthenics.

Le Aree Verdi
Questi progetti, chiaramente, prevedono un forte coinvolgimento delle aree verdi. Il piano su Santi Innocenti implica la riprogettazione del parchetto di via San Francesco che verrà integrato con il nuovo spazio che si libererà dall’abbattimento del muro perimetrale di Sacra Famiglia su quel fronte. Il Parco dello Sport renderà fruibile la vasta e pregiata porzione che si trova tra le vie Cascina Nuova e Don Sturzo. Infine, non dimentico, che Cesano vanta una riserva di grande valore, la cosiddetta area Sgrò, da poco tornata in pieno possesso del comune. Si tratta di un ambito oggi non accessibile dove possono trovare spazio nuove progettualità volte alla creazione di un parco attrezzato utilizzabile dai cesanesi: un anno fa dei bimbi di una scuola mi hanno presentato l’idea di una ecobiblioteca, incentrata sulla formazione delle nuove generazioni in materia ambientale. Non nascondo che mi stuzzica...




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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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