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venerdì 08 marzo 2019 - 15:44:49

Altro Scivolone del Movimento 5 Stelle: Ora Chiedano Scusa!



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Stamane il Palazzo ha tremato. Tema delicatissimo: un appalto. Accuse gravi: violazione. Con richiesta di risposta urgente, benché si tratti di atti del 2016. Nubi dense, cariche di sciagura all’orizzonte.

Non sto scherzando nè drammatizzando, è veramente il clima che si respirava in comune a seguito dell’ultima interrogazione del Movimento 5 Stelle su un subappalto relativo ai lavori di manutenzione stradale. Vi basti la prima domanda (non a caso senza punto interrogativo):

Si chiede al Sindaco per quale motivo si è ritenuto di autorizzare il subappalto in violazione dell’art. 105 comma 4 lett. a) del Dlgs. 50 del 2016.

Una sentenza. Senza appello.

Lo chiedono al sindaco, anche se non è il sindaco a concedere i subappalti, ma tant’è, il Primo Cittadino è tenuto al controllo ed è sempre in qualche modo responsabile.

Incredibilmente, non ho ancora letto il testo dell’interrogazione e già mi chiamano i giornalisti: “Ma come è possibile? Sembrerebbe però che stavolta abbiano ragione”. Cerco di spiegare: “Guarda, non lo so. Fatemi capire, più tardi vi rispondo. E’ una roba del 2016 e questi aspetti non li segue la giunta, sono dei funzionari.”

Ma lo scoop c’è e i mostri vengono sbattuti in prima pagina. Del resto è urgente. Del 2016 ma urgente. La ghigliottina giustizialista non può attendere ed è assetata di sangue. Fa niente che alla fine non sia direttamente coinvolta la giunta ma serve. Tutto fa brodo in campagna elettorale. Fa niente che chiamati in causa - un pessimo venerdì mattina e una pessima festa della Donna - siano poi degli ignari tecnici comunali che si trovano a dover ricostruire in pochi minuti le vicende relative a un appalto chiuso da 2 anni. Spalle al muro. Lo scandalo c’è.

Fortunatamente le verifiche durano il tempo di un caffè amaro. Si fa riferimento a una norma del codice dei contratti (per precisione il comma 4 dell’articolo 105 del Dlgs 50/2016) che recita:

“I soggetti affidatari dei contratti di cui al presente codice possono affidare in subappalto le opere o i lavori, i servizi o le forniture compresi nel contratto, previa autorizzazione della stazione appaltante purche’ a) l'affidatario del subappalto non abbia partecipato alla procedura per l'affidamento dell'appalto

E in effetti il subappaltante aveva partecipato a sua volta alla gara. Letta così sarebbe una violazione al codice…

“Sarebbe”, appunto, perché questa norma è stata aggiunta solo successivamente al codice dei contratti e non era in vigore al momento del subappalto comunale. Basta confrontare le date: gli atti comunali risalgono al 25/10/2016 mentre il nuovo dispositivo veniva introdotto soltanto il 19 aprile 2017, tramite il decreto correttivo 56.

Ancora una volta, a distanza di pochi giorni dalla figuraccia sulle asfaltature in Tessera, i nostri eroi ci ricascano rovinosamente. Un'altra toppata!

Dato di fatto - basta e avanza - a cui voglio aggiungere una chicca. Nelle continue interlocuzioni tra UE e Governo Italiano in materia, la Commissione Europea ha inviato una lettera di mora sul Codice dei Contratti in cui muove dieci pesanti contestazioni di cui una è proprio relativa al fatidico comma 4 dell’articolo 105.

Questo dimostra che, al di là dei tempi del processo legislativo, siamo di fronte a un tema molto dibattuto in cui il nostro ordinamento ha proprio una visione opposta e lontana da quella - cui dobbiamo sottostare - di quella europea.

Tornando a noi, voglio precisare un aspetto. E’ compito del M5S come di tutte le altre forze di opposizione controllare l’operato della giunta e degli uffici. Ma ci sono precise ed eleganti modalità da seguire, che prevedono la centralità del consiglio comunale, e che indicano l’attenzione che si deve dedicare a legittimi dubbi di questa natura, soprattutto quando si arriva a giudicare l’operato delle persone. Emettere sentenze ingiuriose, a mezzo stampa, senza neanche dare il tempo alla controparte - in questo caso gli uffici comunali - di rispondere e di difendersi non può essere il viatico di un confronto civile che dovrebbe puntare su idee e progetti e non sulle procedure. E' scorretto. Lo dico sempre, lo ripeto anche ora: le Istituzioni meritano rispetto.

C’è poi un’ulteriore componente da considerare, ossia l’allergia dei grillini per qualsivoglia opera pubblica. “Investimenti pubblici sterco del demonio” per riadattare un celebre motto. Non ce n’è, appena si parla di lavori, subito bisogna adombrare la possibilità che si siano verificati fenomeni di corruzione. Anche un possibile errore, può capitare purtroppo, in quel settore è sinonimo di tangenti. Che poi l’Italia sia, tra i paesi più avanzati, lo stato con il maggior livello di corruzione è una verità. Ma è altrettanto vero che la cura ai nostri mali non è bloccare le opere pubbliche, semmai combattere la corruzione.

Credo che questo ennesimo scivolone del Movimento 5 Stelle apra gli occhi ai cesanesi che tra qualche settimana dovranno recarsi alle urne e richieda le scuse immediate da parte del consigliere Insinsola, proponente l’interrogazione, nei confronti dei dipendenti comunali che sono ingiustamente stati accusati di aver violato una normativa. Che manco c’era...




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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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