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sabato 08 agosto 2020 - 20:06:39

Scuola: passi avanti verso la riapertura



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La ripartenza della scuola a settembre deve necessariamente essere la priorità assoluta di tutte le parti in causa. Dobbiamo garantire il diritto a un’istruzione di qualità ai tanti alunni dei nostri istituti, reduci dalle problematiche - e dai traumi - di un periodo senza precedenti ed assai travagliato. 

Il lavoro che ci attende, lungo tutto il nuovo anno scolastico, dovrà tenere in massima considerazione tanto gli aspetti pedagogici, su cui si fonda il sistema dell’istruzione e che sono passati in secondo piano durante il lockdown, quanto tutte le precauzioni rispetto all’epidemia che, seppur indebolita nel nostro Paese e in Lombardia nel corso delle settimane estive, di certo non è scomparsa e rappresenta ancora un rischio in vista dell’autunno.

Preciso che in questo mio scritto, purtroppo, non troverete probabilmente le risposte che state cercando in vista di settembre, ma cercherò di spiegarvi cosa stiamo facendo e come stiamo cercando di risolvere i problemi che ci sono stati posti, volendo pervicacemente ridurre i disagi per le famiglie.

Riassumo in tre i principali ambiti di intervento: sono gli spazi, il personale e gli orari. Si tratta di vasi comunicanti, nel senso che sono interdipendenti e sono gestiti diversamente e con numerose variabili.

L’amministrazione comunale opera essenzialmente “solo” sugli spazi, mentre qualsiasi determinazione in merito al personale scolastico e agli orari di ingresso e di uscita, al di là di possibili condivisioni o meno, non ci compete.

Sappiamo che in queste ore il governo, attraverso il “Decreto Agosto” ha stanziato risorse per l’assunzione di 84.808 docenti e 11.323 ATA, con l’auspicio che possano essere soddisfatte le richieste dei due istituti in merito al potenziamento degli organici.

Nel corso di questi giorni ci siamo confrontati più volte con le nostre due dirigenti scolastiche - che ringrazio per la fattiva collaborazione - per dirimere le tante questioni aperte ed aggiornarci rispetto alle nuovi disposizioni (sono di qualche giorno fa le nuove linee guida sullo 0-6).

Insieme agli assessori Ilaria Ravasi e Marco Pozza abbiamo definito una serie di interventi sui nostri 11 plessi - mica pochi eh! - che non solo ci permetteranno di riprendere la scuola in maniera direi soddisfacente, ma che pure penso abbiano dato un contributo non trascurabile nel ridurre le richieste di nuovo personale e quindi, almeno inizialmente, di riduzione di orari.

Mi spiego meglio: tendenzialmente più si deve dividere una classe, più spazi serviranno (ed è il minore dei problemi) ma contemporaneamente più il personale presente - in attesa (e nel dubbio) delle nuove assunzioni - dovrà essere suddiviso su più gruppi, determinando complessivamente una riduzione di orario a carico di tutti. Ecco come i tre ambiti comunicano e sono interdipendenti…

E’ altrettanto evidente che gli ingressi (e le uscite) scaglionati, determinano a loro volta delle modifiche rispetto ai turni su cui è impiegato il personale e potrebbero - sicuramente inizialmente - influire sugli orari. Su questo, però, noi possiamo poco, se non aprire laddove possibile qualche cancello e qualche porta in più.

Posso dire, rispetto alle previsioni iniziali, di aver notevolmente ridotto la necessità di spazi nelle nostre scuole attraverso un lavoro capillare - non scuola per scuola e neanche classe per classe ma locale per locale - che ci ha visti operare in più direzioni.

In parte, grazie a una circolare dell’ANCI - e ci tengo a ripeterlo: dell’ANCI, non del Ministero, dell’ufficio scolastico regionale - siamo forse riusciti a venire a capo di come organizzare i gruppi nelle scuole dell’infanzia: se un mese fa, in assenza di criteri chiari, si era giunti alla conclusione di dover dividere a metà ogni sezione (con il raddoppio automatico), oggi c’è il rischio eventuale di formare una sola sottosezione ogni 6 (che è il numero di sezioni dei nostri 4 plessi d’infanzia). 

Per primarie e secondarie di primo grado, abbiamo invece dovuto ripensare completamente la presenza in classe e il comune si è fatto carico, per tutte le aule, di trasferire altrove gli arredi che creano ingombro e limitano le superfici a disposizione. Sembra operazione da nulla: cosa saranno uno o due armadi per aula? Peccato che due (anche 3) moltiplicato per tutte le aule di Cesano porta a un numero di circa 200 arredi. Questi verranno svuotati (dal personale scolastico) e spostati o in idonei locali all’interno degli edifici (per la parte che serve durante le lezioni) o presso un deposito che abbiamo già individuato e che verrà ricollocato a scuola al termine dei rischi connessi con la pandemia. Questo trasloco permetterà di recuperare dai 2 ai 5 posti di capienza per aula.

Inoltre entrambe le dirigenti hanno fatto richiesta attraverso un PON di poter disporre di nuovi banchi di dimensioni più ridotte rispetto ai presenti, in particolare per le scuole secondarie di primo grado, al fine di recuperare anche così altri posti e spesso di evitare esuberi nelle classi. 

In diversi contesti, le nuove esigenze organizzative hanno determinato la necessità di ribaltare l’orientamento della classe, determinando così lo spostamento delle lavagne di ardesia e delle LIM. Anche di queste operazioni si farà carico l’amministrazione comunale.

Di certo, gli interventi più cospicui saranno gli abbattimenti di alcuni tramezzi che ci permetteranno di fondere alcuni locali e di ospitare pertanto anche le classi più numerose. In tal senso il plesso più interessato sarà sicuramente la scuola “Matteotti” di via Libertà, dove queste operazioni riguarderanno anche il refettorio (un lavoro a cui peraltro stavamo pensando da anni… si vede che è arrivato il suo momento!). A copertura, anche se parzialmente ma sicuramente in modo significativo i costi di queste opere, potremo impiegare il fondo da 110.000 euro che ci è stato messo a disposizione attraverso la nostra partecipazione a un PON.

E’ chiaro che rispetto agli spazi abbiamo dovuto mettere in gioco anche alcuni locali che prima aule non erano: è il caso questo di alcuni laboratori, di spazi lettura o di deposito. Ed è altrettanto evidente che ciò che non era aula, in tal caso, lo deve diventare da qui all’inizio della scuola. Ci occuperemo anche di questi lavori. Qualora tutti questi sforzi non dovessero bastare - siamo in attesa di nuove circolari in tal senso - potrebbe essere necessario l’impiego anche delle palestre scolastiche. Per questo, al momento, non possiamo fornire indicazioni precise alle associazioni sportive cesanesi in merito alla loro disponibilità. Potremo dare risposte solo a settembre.

Per quanto riguarda la refezione scolastica fino a un paio di giorni fa avevamo raggiunto la quadra di massima (anche con CirFood), garantendo il servizio, in massima parte nei refettori su 2-3 turni - evitando i famosi “lunch box - ed avvalendosi dello scodellamento. Di fatto un servizio normale. Ieri è stato però diramato un protocollo sottoscritto dal Ministro dell’Istruzione e dai sindacati che vieta lo scodellamento e obbliga a somministrare i pasti con distribuzione in mono-porzioni. Anche alla luce del confronto con altri sindaci, su questo specifico aspetto credo (e spero) che ci sarà un passo indietro. Vi daremo ragguagli più avanti, comunque mi sento di dire che il pasto a scuola sarà garantito.

Non abbiamo ancora chiuso la questione del pre- post- scuola ma sapete quanto teniamo a questo servizio e vogliamo solo approfondire le modalità con cui formare i gruppi, soprattutto in merito alla stabilità nel tempo e nella giornata degli stessi. Comunque anche qui la nostra intenzione è di offrire il servizio alle famiglie che lo richiedano (a maggior ragione sbrigatevi con le richieste di iscrizione!).

In appendice, visto che mi scrivono molti genitori per sapere degli asili nido, preciso che ci sono buone notizie: a giorni - se non è già avvenuto in queste ore - le famiglie interessate dovrebbero ricevere una comunicazione proprio sulle modalità in vigore da settembre. Pur non essendoci elementi preclusivi all’avvio, resta da chiarire solo il tema del tempo prolungato, anche qui, per via della richiesta stabilità del gruppi.

Faremo di tutto - a partire dai pochissimi giorni di ferie - per far sì che tutti questi interventi, a partire da quelli in muratura, avvengano entro i primi di settembre. Vale sempre il principio che, pur con tutte le semplificazioni del mondo, siamo una pubblica amministrazione e lavori e prestazioni non possono essere affidate al primo che passa davanti al comune o al vicino di casa. Servono procedure trasparenti e corrette che inevitabilmente richiedono un po’ di tempo (e siamo solo all’8 agosto…). Vi garantisco che gli sforzi e le energie profuse non sono stati trascurabili… Il quadro è definito.




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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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