Credo che coerenza, chiarezza e credibilità abbiano vinto su voli pindarici, giustificazioni raffazzonate e manovrine di palazzo. Per me la vicenda, seppur sofferta per molti versi, è chiusa. Non ho comunque sassolini da togliermi dalle scarpe: se qualcuno li raccogliesse e me li tirasse alle spalle mi obbligherebbe a voltarmi. Rallenterebbe la corsa e onestamente ho già dato...

 

Sta di fatto che solo in questi primi giorni ho trovato gli stimoli che cercavo: in un continuo lavoro di interrogazione su me stesso, mi rendo conto che non mi sono candidato per vincere le elezioni ma per l'attività amministrativa seguente alla vittoria. Mi piace proprio.

 

 

La sfida è un azzardo: soddisfare le tante aspettative che sento per Cesano avendo a disposizione le poche risorse degli ultimi anni. Ogni tanto mi chiedo "chissà se sarò all'altezza del compito". La domanda è molto meno retorica di quanto pensiate e non è posta per ricevere risposte di incoraggiamento che mi rincuorino. No, sarà un tormento che mi accompagnerà per tutti questi 5 anni.

 

Dalla proclamazione, tenutasi in data 11 giugno, ho cominciato la mia attività di sindaco. Ho cercato di inserirmi nelle dinamiche comunali in punta di piedi, con la consapevolezza di avere molto da imparare e di avere un gap da colmare per non essere mai stato in giunta. 

 

Ritengo necessario condurre un'estate di studio: niente vacanze ma un impegno costante che mi permetta di avere pienamente in mano la situazione dell'ente già a partire da settembre. Ci saranno scelte importanti da prendere, proprio sulla struttura e sull'organizzazione del personale. 

 

Non mi sfugge la delicatezza del tema. Devo dire che ho trovato, pur nella transitorietà di un contesto che vede il venir meno della figura apicale del direttore generale, un gruppo di persone motivate, con competenze talvolta anche rilevanti. Dalla loro migliore valorizzazione dipenderà il successo di questo mandato.

 

Ad ogni modo, avrò la necessità di qualche mese per calarmi nel ruolo. Per me è un cambiamento di vita, oltre che professionale. Sento il peso della responsabilità e questo mi rende particolarmente critico con me stesso. Se ripenso all'inizio della campagna elettorale, credo che questi quasi-8 mesi mi abbiano cambiato profondamente, sicuramente dal punto di vista dell'approccio politico: non è un problema ammettere che in molti contesti oggi forse mi muoverei diversamente dal passato.

 

Inoltre, pur non avendo alle spalle chissà quale esperienza, so di dover fare la chioccia per l'ingente numero di persone nuove che si affacciano oggi sul proscenio della vita pubblica cesanese. Per quanto nelle mie conoscenze e sensibilità, cercherò di rendere più semplice l'impatto con la politica locale prima ancora che con le dinamiche amministrative per questo gruppo di giovani. Riserveremo molto spazio alla formazione, a partire dal bilancio di previsione: prima di affrontare delle scelte, bisogna essere messi nelle condizioni di sapere che decisioni si stanno prendendo. Può essere che alcune sedute delle commissioni consiliari vengano trasformate in vere e proprie lezioni frontali: per come la vivo io, la politica è soprattutto conoscenza e cultura. Qualsiasi attività è interessante se appaga la sete di sapere e se porta a una crescita personale.

 

L'altra esigenza che sento, forte, e che mi ha spinto ad intraprendere da subito questa nuova avventura è dissipare attraverso un lavoro corposo, lineare e trasparente, le nubi di veleni e di accuse mai circostanziate delle ultime settimane di campagna elettorale. Cesano vive situazioni problematiche ed è immersa in un territorio cui vanno destinate anche particolari attenzioni, ma merita una guida serena ed appassionata. 

 

La mia prima cura è proprio quella di creare un clima costruttivo e di fiducia, partendo dalle piccole cose, senza lasciar spazio a sospetti e dubbi.

 

Nei prossimi anni dovremo prendere decisioni difficili e radicali: il percorso che ci deve condurre dev'essere il più aperto possibile e deve mirare al coinvolgimento delle opposizioni presenti in consiglio. Il voto ci ha restituito una classe politica generalmente più preparata e di livello superiore rispetto alle ultime esperienze. Da persone intelligenti non mi aspetto contrapposizioni sterili ma uno stimolo continuo a fare bene nell'interesse di Cesano e della sua gente.

 

Tra pochi giorni sarà il turno della giunta. Nel mentre è già il momento di altre decisioni e di interventi su tante piccole sciagure cesanesi, dagli atti vandalici al parco ai serpenti nelle scuole... ma di questo Vi parlerò nei prossimi giorni.

 

 

 

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