News: Un Territorio in cui Vivere
(Categoria: Programma)
Inviato da Simone Negri
venerdì 20 dicembre 2013 - 16:14:07


Dal punto di vista urbanistico, lo sviluppo di Cesano è la risultante di una fase disordinata e esponenziale, quella degli anni 60-70 che ha visto la trasformazione di un piccolo centro agricolo in una popolosa cittadina della prima cintura di Milano, e di un periodo, quello relativo agli ultimi 20 anni, di crescita costante ma più contenuta in cui si è lavorato per armonizzare il tessuto urbano.   

E’ degli ultimi 25 anni infatti la realizzazione di strutture pubbliche che caratterizzano e arricchiscono il territorio (polo culturale Villa Marazzi, Centro Sportivi Bruno Cereda, Sala Trasparenza, Scuola di Musica e CesanoLab) e soprattutto l’intuizione del Centro Storico e della relativa isola pedonale. Anche a livello del verde pubblico fruibile la situazione è migliorata: dopo la creazione del Parco Pertini al centro del Comune, si è aggiunto il Parco Natura. Fotografando oggi Cesano Boscone, si può osservare quindi una situazione urbanistica più ordinata e, anche in funzione di ciò, una cittadina più vivibile.   

Restano però dei nodi da sciogliere cui la prossima amministrazione dovrà porre attenzione.
  
In linea generale, Cesano è caratterizzata da una delle densità abitative più alte della provincia di Milano (circa 6.000 abitanti/kmq) e presenta un territorio pressoché saturo, con poche possibilità di espansione urbanistica. Non può passare inosservato il fenomeno per cui all’aumento del numero delle abitazioni disponibili non è seguito un proporzionale incremento degli abitanti, evidenziando quindi un processo di edificazione complesso da interpretare ma di certo non fisiologicamente legato ad una soddisfatta domanda di nuove abitazioni. 

Dobbiamo inoltre tenere in grande considerazione come nella nostra zona in particolare, le grandi operazioni edificatorie, soprattutto in questo momento di grande crisi, assumano sovente aspetti distorsivi legate all’interesse della criminalità organizzata, il cui principale scopo è reinvestire il denaro sporco.   

Oggi dobbiamo necessariamente porre un freno alla cementificazione del territorio



Nei prossimi anni dovremo creare le premesse affinché i bilanci comunali possano reggere senza che le poche aree rimaste vengano messe in vendita ed edificate. Ne va della nostra qualità della vita e della capacità dell’ente di rispondere alle esigenze della popolazione: non possiamo permetterci più cittadini.   

Dobbiamo essere ambiziosi: come comune abbiamo gli strumenti per favorire la riconversione dell’edilizia dalla costruzione al consolidamento del costruito, alla ristrutturazione e riqualificazione dell’esistente, all’efficientamento energetico delle strutture pubbliche e delle abitazioni.   
 

centrostorico.pngIl Centro Storico ha rappresentato un’operazione qualificante per il paese, ma deve essere portato a compimento affinché la cittadinanza lo possa percepire come più vivo.   Attraverso un percorso di progettazione partecipato, si doterà la piazza San Giovanni Battista di un’area verde, non solo di passaggio ma che permetta anche la socializzazione essendo arredata con panchine, fontanella e giochi per i bambini. Tale area sarà attraversata da un percorso ciclopedonale e verrà realizzata un’ordinata area parcheggio, in grado di soddisfare le esigenze, anche commerciali, del centro. In tale operazione, saggiamente delineata nell’attuale PGT, va posta particolare attenzione al collegamento della Piazza Mons. Moneta e la Sacra Famiglia alla Piazza San Giovanni Battista, rendendo il complesso un’unica grande area, e migliorando l’estetica, il passaggio, la visibilità, ed indirettamente, la sicurezza dell’intero comparto.   
 
Anche dal punto di vista urbanistico esiste una questione di integrazione territoriale e riguarda principalmente il Qre Tessera, vissuto dagli stessi abitanti, come una specie di isola rispetto al comune. Questa questione nasce per il senso di isolamento rispetto al resto del tessuto urbano cesanese e per lo schiacciamento sulla Vigevanese che denota quasi il confine di Cesano, non essendoci dall’altro lato nulla di riconosciuto come vitale e fruibile dalla popolazione. Per quanto esposto non si ritiene che l’anello che possa idealmente unire il Quartiere a Cesano possa essere costituito da nuove case. Pertanto si intende stralciare dal PGT l’area inclusa tra via Gobetti e via Don Sturzo attualmente destinata all’edificazione, preservando la funzione della scuola elementare nella medesima posizione e prevedendo un nuovo polmone verde, attraversato da un percorso ciclopedonale integrabile alla pista ciclabile di via Vespucci. 
 
Diverso discorso merita l’area della ferrovia, rispetto a cui si proseguirà la via intrapresa in questi anni rispetto alla sua valorizzazione funzionale, frenata dalla difficoltà attuale di trovare acquirenti sul mercato. In tale contesto si ritiene strategico lo sviluppo dell’area attraverso la realizzazioni di facilities (su tutte: una biglietteria) per la ferrovia in grado di rendere l’area più frequentata e sicura. Unitamente a una maggiore facilità di collegamento, sarebbe il miglior mezzo per favorire la fruizione della linea Milano-Mortara
 
Un occhio di riguardo va destinato al decoro urbano, alla qualità del verde pubblico e, soprattutto alle strade. In un luogo bello esteticamente e curato si vive decisamente meglio. Se è vero che per le ristrettezze economiche sarà difficile permettersi il lusso di riasfaltare interi tratti stradali, è altrettanto necessario che si intervenga molto rapidamente per chiudere le buche più pericolose e indecorose. Uno degli elementi che testimonia simbolicamente le difficoltà economiche dell’ente è rappresentato da alcune grandi fontane presenti sul territorio (Villa Marazzi, Piazza Giovanni XXIII, rotonda via Repubblica-via Milano, parco Pertini). Alcune di queste non sono oggi più sostenibili, anche solo per i consumi di acqua. Si procederà con la loro sostituzione attraverso elementi esteticamente di pregio e non altrettanto costosi. Attenzione particolare verrà destinata al tema cani: ci sono ancora troppi padroni che non raccolgono le deiezioni dei propri animali e questi vanno perseguiti, dall’altro lato è anche necessario individuare nuove aree destinate ai nostri migliori amici.



Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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