News: La Persona al Centro
(Categoria: Programma)
Inviato da Simone Negri
venerdì 27 dicembre 2013 - 19:04:05


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La drastica riduzione delle risorse messe a disposizione dei comuni dalla Regione e dallo Stato ha messo fortemente in difficoltà gli enti locali nel garantire il welfare state
 
Ad aggravare questa situazione, peraltro, va sottolineato come sia aumentato il numero di persone in condizioni disagiate oltre che il progressivo aumento dell’età media della popolazione, destinataria quindi di maggiori attenzioni in termini sanitari e assistenziali. 
 
Queste evidenze mettono a repentaglio fin da oggi la capacità dell’istituzione più prossima ai cittadini, il Comune appunto, nel rispondere alle esigenze della popolazione. Questi aspetti devono quindi essere in cima alle preoccupazioni della prossima amministrazione di Cesano Boscone, comune composto prevalentemente da ceti popolari e quindi più interessato di altri rispetto al tema. 
 
Da un lato, attraverso un’oculata e capillare revisione della spesa si reperiranno le risorse quantomeno per mantenere il livello dei servizi erogati
 
Dall’altro, alla luce del fatto che a lungo andare le vecchie modalità di risposta al disagio non sono più sufficienti, si lavorerà allo sviluppo di un nuovo modello di welfare locale, che ponga sempre al centro la tutela della dignità della persona e che veda i Comuni della zona come i nodi principali di una rete che coinvolga le ASL, il privato sociale e le tante realtà di volontariato di cui è ricco il territorio, nell’ottica dell’umanizzazione dell’assistenza. Dalle sinergie generate tra i comuni e gli altri attori, si potranno garantire risposte più efficaci e coordinate. 



In una fase in cui bisogna reggere l’urto delle situazioni di emergenza, è importante che il Comune, riunendo e coordinando le forze del volontariato e associative, contribuisca ad istituire, dandogli l’opportuna visibilità, uno sportello di primo contatto che possa indirizzare le persone in difficoltà rispetto ai servizi e alle possibilità sul territorio, da AFOL per le questioni legate al lavoro, a chi si occupa dei problemi abitativi e alle realtà che intervengono sulle situazione di più spinta indigenza o sul disagio psichico della persona.
 
Questa attenzione, non scontata, è molto utile per due motivi: il primo è che spesso le persone realmente in difficoltà sono in imbarazzo nel chiedere aiuto e secondariamente si tratta sovente di individui disorientati, con scarsa conoscenza di ciò che la Rete attiva sul sociale può fare per venire incontro alle proprie esigenze. 
 
box_solidarieta.jpgCome realizzato con successo da molti comuni per tamponare le situazioni di maggiore difficoltà, l'ente potrebbe farsi promotore di un fondo di solidarietà in grado di raccogliere contributi da privati ed aziende del territorio, al fine di erogare contributi una tantum a persone rimaste senza lavoro, beneficiari di cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali.
 
Tra le nuove realtà che è utile promuovere sul territorio, anche stimolando il sostegno della grande distribuzione come avviene già in altre città italiane, vi è l’apertura di un Emporio per la Solidarietà, un supermercato dove, a fronte di un disagio conclamato, poter reperire gratuitamente generi di prima necessità “a misura di famiglia” dotandosi di una semplice tessera a punti. 
 
Cesano deve puntare al benessere della propria popolazione anziana, lavorando sulla prevenzione del disagio, sia esso di natura sanitaria o sociale. Accanto all’incentivazione della ginnastica dolce e dei gruppi di cammino, nel contesto dell’Università delle Terza Età si promuoverà un progetto di scolarizzazione informatica degli anziani, volto ad acquisire gli elementi per superare il fastidioso fenomeno del digital dividenonni_pc.jpg
 
A supporto degli anziani, che soprattutto nel periodo estivo subiscono maggiormente l’allontanamento dalla città delle grandi masse di popolazione e rischiano di soffrire la solitutine e, in taluni casi, l’abbandono, si vuole creare un servizio di assistenza nelle necessità quotidiane altrimenti non ottemperabili. Un servizio che sia gratuito, sfruttando al massimo le associazioni competenti, fornendo pieno coordinamento e supporto economico e logistico. 
 
La presenza dell’Istituto Sacra Famiglia ha contribuito a far crescere a livello della popolazione cesanese una cultura di attenzione e un calore verso il tema della disabilità che difficilmente si trova altrove. Su questo il Comune deve essere al passo con i suoi abitanti, proseguendo politiche di inserimento scolastico e lavorativo dei disabili e attivando un piano quinquennale di eliminazione delle barriere architettoniche presenti sul territorio, incentivando anche i privati verso tale politica. Inoltre è necessario rivedere le modalità con cui il comune ha attivato il trasporto per persone con disabilità, al fine di rendere tale servizio più fruibile ed inclusivo.
 
Una visione dinamica del tessuto sociale di Cesano deve portare l’amministrazione a lavorare per rendere la società maggiormente inclusiva rispetto ai migranti che in maniera crescente si stanno inserendo nel territorio. 
 
In tale ambito, va sottolineato che il primo elemento di integrazione, non sufficiente ma decisamente necessario, è poter parlare l’italiano. Pertanto il comune dovrà maggiormente sostenere progetti volti all’apprendimento della lingua e, pur nel rispetto dell’indipendenza delle realtà che conducono tali iniziative, dare un riconoscimento istitutizionale al percorso. Una Cesano che integra i nuovi cittadini, è una paese che crede nella multiculturalità
 
Per promuoverla, però, bisogna uscire dall’ottica dei progetti calati dall’alto ma costruirli insieme a chi, il migrante stesso, è portatore di conoscenze, esperienze e di un proprio bagaglio culturale. A tal fine bisogna rilanciare, rivedendone i meccanismi di formazione e funzionamento (oltre che il nome), la Consulta degli Stranieri.



Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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