News: Le Scuole di Italiano di Cesano
(Categoria: Cesano)
Inviato da Simone Negri
domenica 05 giugno 2016 - 16:31:45


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Immagino che il titolo sia curioso. Per il plurale. Non la scuola, ma le scuole di italiano rivolte ai cittadini stranieri.

Cesano è tra i non molti comuni dell’hinterland ad aver pensato di favorire l’integrazione dei migranti attraverso dei corsi di lingua. Se andiamo a vedere ne abbiamo ben 3 attivi oggi. Considerando il progetto SPRAR dell’Istituto Sacra Famiglia, addirittura 4.

Si tratta di attività svolte direttamente o comunque con il forte sostegno da parte di associazioni del territorio, ma in questi anni è via via cresciuto l’impegno dell’amministrazione. Non scontato, direi. Siamo un’amministrazione di sinistra ed indipendentemente dalle nostre idee sul fenomeno migratorio partiamo da una constatazione.

Che ci piaccia o no, la Cesano di domani sarà un comune cosmopolita

Non siamo noi a dover promuovere politiche nazionali sull’immigrazione, ma è evidente che la presenza di cittadini di origine straniera è cresciuta e crescerà ancora nei prossimi anni. Compito di chi amministra a livello locale è favorire il più possibile la coesione sociale e la piena integrazione di chi vive entro questi confini.

Oltre ad avere più opportunità personali da spendere nel nostro Paese, una persona che arriva da lontano e che si inserisce nel tessuto sociale diventa un cittadino migliore, nel rapporto con chi già vive qua, nel rispetto delle regole, nel contribuire a una crescita comune.

La lingua è il primo elemento. Non sufficiente ma necessario.



scuola_italiano_mapelli_maggio16.jpgNel 1991, su intuizione di Renato Gelli, nacque presso la parrocchia San Giovanni Battista la scuola di italiano “Diaw Diemba” che nel corso di questo anno ha contato ben 93 alunni. Ultimamente è decisamente aumentato il numero di volontari che vi si dedicano con passione, senza contare l’ossatura che è composta dalla squadra della Caritas locale. Da tempo l’esperienza è sostenuta dall’amministrazione comunale con un contributo economico che viene impiegato in massima parte per l’acquisto dei sussidiari (prima gli alunni dovevano restituirli al termine del corso, tristezza). Nel 2015 ammontava a 1000 euro. La partecipazione è gratuita. Oltre allo studio, periodicamente vengono promossi momenti per stare insieme, dalle feste con cucina etnica alle visite culturali o gite.

Nei mesi scorsi abbiamo attivato presso l’Istituto “Leonardo da Vinci” di via Vespucci il Centro Provinciale Istruzione Adulti, che tra le sue linee di insegnamento ha proprio un corso di italiano per stranieri. La frequenza è a pagamento e al termine, previo superamento di un esame, viene rilasciato un attestato di competenza della lingua italiana (L2) spendibile poi nel mondo del lavoro. Non sono al momento in possesso dei numeri… Posso dire che l’amministrazione, in collaborazione con la scuola, ha messo a disposizione le aule. Costi diretti pari a zero.

Con qualche dubbio del sindaco circa la reale riuscita dell’iniziativa - ammetto - abbiamo comunque lanciato una terza possibilità di apprendere l’italiano. Del tutto inedita. In una chiacchierata con quel vulcano di Adele Rota dell’ Auser, è emersa l’idea di una scuola dedicata alle mamme con bambini, la mattina. In un luogo neutro, diverso dalla parrocchia, per favorire la frequenza di persone di altri credo religiosi. L’amministrazione ha potuto contare fin da subito su tre colossi del nostro mondo associativo, Auser, Arci e Caritas, che si sono fatti carico di tutte le spese e dell’organizzazione. L’amministrazione ha messo a disposizione i locali sotto la biblioteca una volta alla settimana e, anche con la collaborazione delle scuole, ha intercettato le mamme di origine straniera. Anche qui nessun costo diretto. Risultato: oltre 40 iscritte al corso, con tanto di bimbi al seguito che durante la lezione sono seguiti da un gruppo di babysitter. Molte le donne di lingua araba, spesso residenti in quartiere Giardino, alcune delle quali alla prima vera occasione di socialità fuori dalla famiglia. Un grande successo che verrà riproposto da settembre con qualche modifica, alla luce anche di quanto suggerito dalle stesse partecipanti al corso. E’ intenzione degli organizzatori inserire anche alcuni temi di educazione civica, qualche informazione utile sul consultorio, alcune nozioni amministrative sempre utile come la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Per gestire un’attività così ben strutturata sono coinvolti circa 20 volontari, tra cui alcune ex insegnanti. Tra le presenze ci tengo a rimarcare qualle di diverse esponenti del circolo Donne “Sibilla Aleramo” e di un bel gruppo di studentesse che abitualmente frequentano la biblioteca e che si sono aggregate al gruppo (mitica Giulia!).

Abbiamo quindi un’offerta ampia e soprattutto complementare. I corsi coprono esigenze diverse e grazie al lavoro sinergico delle associazioni coinvolte, con pochissime risorse impiegate seminiamo tanto per il nostro futuro. 

Questo esempio di collaborazione tra realtà associative con l’amministrazione e tra loro stesse va portato come esempio di reale sussidiarietà, in palmo di mano. Se il comune avesse fatto tutto da solo, avremmo dovuto sostenere costi di gran lunga superiori, l’avremmo fatto meno bene e il tutto sarebbe stato esposto alla solita contesa partitica. Invece, un volta tanto, si riesce a promuovere qualcosa di importante senza le solite sterili polemiche.



Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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