News: Basta Fake News, Allarmismo e Campagne d'Odio sulla Mensa Scolastica!
(Categoria: Cesano)
Inviato da Simone Negri
giovedì 18 maggio 2017 - 00:17:40


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Pur in un periodo denso di impegni istituzionali e di grande attività amministrativa voglio dedicare uno scritto a quanto è stato recentemente pubblicato rispetto alla refezione scolastica. 

Mi preme affrontare tutti i temi che sono stati sollevati - a mio avviso strumentalmente - e condurre qualche riflessione in merito. 

La refezione scolastica è un tema sensibile, non solo a Cesano Boscone, ma in tutti i comuni. Ovunque allorquando si verificano errori o impedimenti di varia natura che creano disagi sulle tavole dei piccoli utenti, si manifesta la preoccupazione di genitori e insegnanti. Giusto e comprensibile. Non in tutti i comuni però questo tema viene cavalcato politicamente e, soprattutto, pare che solo a Cesano un riso non cotto adeguatamente piuttosto che l’evoluzione di un ricorso trovi sponda su importanti quotidiani per continuative campagne di disinformazione

Indimenticabile l’episodio in cui, prima ancora che si sapesse in comune perché nessuno aveva avuto la premura di segnalarlo all’ufficio preposto, su facebook si parlò del rinvenimento di una larva in un piatto di piselli. A stretto giro la notizia, senza nessuna verifica, finì su un quotidiano che la trasformò in una “larva vegetale”, nuova incredibile scoperta biologica, anello di congiunzione tra vegetali e animali. Le successive analisi dimostrarono che si trattava molto probabilmente di un pisello non completamente formato e caratterizzato da una forma irregolare. Cose che capitano in qualunque cucina. Nessuno scandalo. Peccato che ormai la stupidata della larva sia entrata a pieno titolo nell’immaginario collettivo.



Nei mesi seguenti l’allarmismo sulla mensa di Cesano ha raggiunto livelli incredibili. Nessuno mette in dubbio la libertà dei cronisti di esprimersi e di muovere critiche. Diverso è il caso in cui prevalgono la disinformazione, il fumus persecutionis, il danno all’immagine dell’ente complessivamente su notizie infondate. Guarda a caso i titoli che ci riguardano parlano sempre di “caos”, “bufera”, “disastro”. Ci sono aspetti legati ai codici deontologici dei giornalisti che credo vadano analizzati con attenzione rispetto agli articoli relativi alla nostra refezione scolastica.

E’ fuori dubbio, a scanso di equivoci, che recentemente vi siano stati dei problemi con la gestione di Dussmann, in particolare rispetto alla ripetuta incapacità (3 episodi) di servire il riso adeguatamente cotto e di fornire un piatto sostitutivo. Si tratta di problemi legati all’organizzazione del servizio, non inerenti alla qualità del cibo o alla correttezza delle procedure. L’amministrazione si è mossa con decisione per cercare di risolverli e ha coinvolto, anche per non lasciare il minimo dubbio rispetto a quelle che sono le nostre intenzioni, tutte le autorità preposte. Senza gridare e senza alzare polveroni. Al centro cottura ci sono stati ripetuti controlli, anche dei NAS. E tutti hanno trovato una situazione ordinata e nella norma.

Dobbiamo fin da subito sgomberare il campo da una prima bugia: queste questioni nulla hanno a che vedere con il ricorso relativo all’ultimo bando volto all’affidamento del servizio.

Il ricorso. Come capita in molte altre occasioni, a seguito delle gare vengono presentati dei ricorsi. Più gare si fanno e più sono alti gli importi, più è probabile che chi le aziende che non hanno vinto utilizzino questa arma per non perdere importanti appalti.

Andiamo con ordine. Perché Cir Food subentrerà a Dussmann nella gestione del servizio? Su cosa si basa la decisione del TAR?

Il bando di gara correlava il possesso del requisito di capacità a tre presupposti: 
1) il concorrente deve produrre almeno due certificazioni rilasciate da enti diversi; 
2) ciascuna di esse deve riferirsi a servizi analoghi erogati nel triennio 2012-2013-2014; 
3) ciascuna di esse deve attestare la produzione di almeno 900.000 pasti nel triennio

Dussmann ha presentato un’offerta in cui ha riportato due pregresse esperienze, la prima in diverse municipalità di Roma Capitale, la seconda per il comune di Padova. In entrambi i casi la produzione di pasti è stata superiore ai 900.000 richiesti ma nel caso di Padova, l’appalto non aveva coperto l’anno 2012 come richiesto bensì la triennalità 2013-2015. Queste le motivazioni dell’esclusione di Dussmann.

I professionisti. Spesso avviene che l’amministrazione debba rispondere rispetto ad alcuni ricorsi. Non c’è nulla di straordinario e sconvolgente in questo, come non v’è nulla di strano che il comune in tutti questi casi si faccia assistere da un legale. Più è alto l’importo messo a gara, più rilevante il servizio, più lavoro e responsabilità comporta e quindi più sarà alto il compenso. Analogamente, sempre il Movimento 5 Stelle, contesta il coinvolgimento di un tecnologo alimentare nella stesura del capitolato di gara per 1.800 euro. Anche questa contestazione mi lascia allibito. Chi avrebbe dovuto entrare nel merito della stesura di tale documento nelle parti più tecniche (penso alle attrezzature e alle derrate alimentari) se non un professionista? Forse costoro non sono a conoscenza che in questo ente, come immagino in tutti i comuni della nostra fascia di popolazione, mancano competenze di questo tipo. E allora dov’è lo scandalo?

I mezzi bifuel. Gli esponenti locali del Movimento 5 Stelle hanno costruito una campagna di propaganda facendo leva proprio su questo, affermando che loro “sanno leggere le carte”. Tra le contestazioni mosse, si sottolinea il fatto che nella proposta di Dussmann comparissero due mezzi bifuel per il trasporto dei pasti e che - #viabbiamobeccato, #lapeggiorgiuntapossibile, #tuttovero - ad oggi l’azienda si avvarrebbe di due mezzi non ecologici. Peccato che proprio per via del ricorso l’amministrazione in via precauzionale (e con il senno di poi ha fatto bene) ha deciso di non firmare il contratto con la società. Nel capitolato all’articolo 50 venivano chiesti “mezzi adeguati al trasporto delle derrate”. Quindi Dussmann non aveva obbligo alcuno, fino a questo momento, a dar seguito a quanto presentato nelle offerte migliorative. Per fortuna che sanno leggere! A dire il vero, tale segnalazione gira da tempo e pare che sia sostenuta da ambienti vicini proprio alla mensa. Curioso sia che a questa voce non sia seguita attenta verifica sia che il Movimento sia radicato in quelle propaggini dell’impero…

Il risarcimento dei danni. Analogamente, i grillini hanno convinto l’attenta giornalista che il comune corre il rischio di dover risarcire CIR Food per il mancato subentro. Peccato che l’azienda dovrebbe subentrare nelle prossime settimane e che propria nella #lettabene sentenza del TAR si dica chiaramente:

Deve essere respinta la domanda di condanna al risarcimento del danno presentata da Società Cooperativa Italiana di Ristorazione S.C., poiché si tratta di una domanda non supportata dalla dimostrazione degli elementi costitutivi della responsabilità risarcitoria, ai sensi degli artt. 2043 e seg. c.c., fermo restando che la ricorrente principale non ha neppure allegato specifiche voci di danno.

Le sanzioni. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle inoltre lamentano che rispetto ad alcuni rilievi della società incaricata dal comune per il controllo della refezione scolastica, Conal, non sarebbero state elevate penali. In realtà esiste una complessa procedura che non necessariamente prevede che si giunga a sanzione. Infatti, a seguito della contestazione ad opera del funzionario comunale, l’azienda ristoratrice ha dieci giorni di tempo per fornire le controdeduzioni e in funzione di ciò l’ufficio decide se sanzionare o meno. Detto ciò, va precisato che il principale interesse del comune è quello di migliorare il servizio, non di vessare le aziende. Questi temi sono materia di discussione della commissione mensa che, nel caso di Cesano diversamente da molti altri comuni, si riunisce mensilmente. Questo passaggio che vede la partecipazione di un rappresentativo numero di genitori garantisce trasparenza, qualità e confronto al nostro servizio. I verbali vengono caricati sul sito internet del comune.

Ora alcune riflessioni.

Siamo nel periodo della banalizzazione e dell’ignoranza. Si imbastiscono campagne in cui si propaganda odio su materie ostiche e complicate con l’arroganza non solo di sapere tutto ma pure di doverlo insegnare agli altri. E su qualsiasi vicenda si deve giungere a condanna. Nel caso di specie ci si dimentica che si sta parlando del secondo appalto più rilevante in termini economici del comune di Cesano. Ammonta complessivamente a 4.470.000,00 euro. Inevitabilmente, le procedure di selezione che riguardano l’affidamento di tale servizio sono lunghe, articolate, richiedono competenza. E si può anche sbagliare.
Non ha commesso un errore una singola persona. Ma una commissione giudicatrice che, vale sempre la pena di sottolinearlo, è composta da tecnici. Non è presente nessun politico. Come nessun politico decide o meno sull’applicazione delle sanzioni né opera sulla stesura del capitolato. Quindi il riferimento poco elegante alle eventuali responsabilità di #PDidioti è da respingere al saccente mittente.

Proprio la distinzione tra la politica e la gestione, alla base del nostro ordinamento, sembra ignota. E questo è un segnale preoccupante.

E’ evidente che per creare polveroni serva confusione. Ed è altrettanto chiaro che queste strumentalizzazioni sono funzionali a una campagna, non contro l’ufficio coinvolto ma contro sindaco, giunta, maggioranza e partiti. Che in questa vicenda proprio non c’entrano nulla.

Rispetto a questi fatti, la politica ha indicato delle linee che si riassumono nella decisione di andare a nuova gara, anziché affidare nuovamente il servizio a Dussmann dopo il triennio 2011-2013 alla luce del contratto che prevedeva la possibilità di estendere per ulteriori 3 anni il servizio. La nostra scelta era motivata dalla volontà di ridurre il costo pasto (e in effetti la tariffa massima è passata da 5.70 a 5.30 euro) e di far realizzare 100.000 euro di investimenti per la sostituzione delle attrezzature obsolete.

Tutto il resto è stato gestito dai funzionari preposti.

Anche per questo trovo di bassa livello l’accusa di non aver immediatamente riferito del ricorso in consiglio comunale. Oltre alla cautela e al riserbo che un procedimento giudiziario impone, una gara è un processo amministrativo e in nessuna fase questa deve essere oggetto della discussione politica. Giusto che si parli delle scelte, degli indirizzi, ma mai delle procedure. Una volta saputo del ricorso, che avrebbero potuto fare i consiglieri? 

Indipendentemente da chi viene attaccato e dal livello delle insinuazioni, credo che oggi per le responsabilità che competono al mio ruolo io debba far rispettare l’onorabilità del Comune che amministro. Non è tollerabile che a fronte di qualsiasi evenienza che riguarda gli uffici, ci sia qualcuno che abbia l’ardire, a vantaggio della propria campagna elettorale del momento, di utilizzare parole come “Vergogna”. Vergogna di cosa?

Mi dispiace ma se qualcuno pensa che chi governa si debba assumere tutte le responsabilità e chi invece è all’opposizione possa esprimersi dicendo tutto ciò che gli pare, sappia che si sbaglia di grosso e che sarà chiamato a risponderne. E’ importante che pazienza e tolleranza non vengano confuse con l’essere troppo buoni.

E’ tra i miei compiti garantire a chi lavora con impegno, passione e professionalità per questo comune la serenità opportuna di poter esercitare il proprio compito. E lo farò. Fare parte di una commissione di gara rappresenta una responsabilità rilevante e, anziché continuare a parlare di costi di consulenti, legali e degli stessi politici, sarebbe anche opportuno sottolineare che nella pubblica amministrazione c’è chi si deve esprimere su appalti milionari e delicati - in un quadro normativo sempre in evoluzione e tutt’altro che semplificato - con in tasca stipendi da 1.500 euro e dovendo arginare le più disparate pressioni.

Nelle prossime settimane lavoreremo per far sì che il passaggio da Dussmann a Cir Food possa avvenire nelle migliori condizioni per la qualità del servizio offerto agli alunni di Cesano e in rapporto all’ente.




Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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