News: Prolungamento M1: l'Ora della Verità
(Categoria: Programma)
Inviato da Simone Negri
venerdì 23 febbraio 2018 - 18:15:58


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E’ un periodo così. Di colpo mi trovo immerso nei progetti visionari e per qualche motivo mi pare di aver cambiato l’impronta al mandato. O più umilmente di lasciarsi cullare da una bella svolta che ti trascina (non come il freddo siberiano di questi giorni…).

Si chiudeva il 2017 e sapevo - qualcosa ho anche scritto - che nel 2018 molto probabilmente mi sarei ritrovato a ragionare su riqualificazione complessiva dell’illuminazione pubblica, progetto su “aree urbane degradate”, prolungamento M1 e piscina. Il primo è un obiettivo chiaro dell’amministrazione ed era quello certo. I 2.000.000 euro per via Gobetti sono storia di questi giorni; la piscina è ancora una speranza ma stiamo facendo qualche piccolo passo avanti e il prolungamento della M1 non dipende da noi (o forse dipende in piccolissima parte da noi).

Sta di fatto che sull’onda dell’entusiasmo si passa da un tema all’altro e sembrano tutti più vicini di qualche mese fa.

Ci sono buone notizie pure sul prolungamento della M1. Chiariamoci: non verrò mai a raccontarvi che “domani si sale sul treno” nel caso in cui domani non si salisse sul treno. Ed è per questo che ho sempre parlato del prolungamento, dell’interessamento non scontato che vi abbiamo riservato, dell’attenzione - anche qui tutt’altro che scontata - che Milano e MM ci stanno attribuendo, stando sempre con i piedi ben piantati a terra. Progettualità vera, realizzazione posta come priorità da Milano al governo ma non ancora programmata.
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C’è un bel però…

Mercoledì sera sono stato invitato a partecipare a un’assemblea organizzata dal comitato Valsesia, guidato dall’Ing. Salvatore Crapanzano, che è anche uno dei massimi esperti di trasporti pubblici a Milano. Presenti oltre a me, l’assessore alla mobilità di Milano, Marco Granelli, il sindaco di Settimo Milanese, Sara Santagostino, il Presidente del Municipio 7 di Milano, Marco Bestetti e il professionista di MM responsabile della progettazione del prolungamento, Ing. Buzzi.

L’assessore Granelli ha spiegato quali sono gli obiettivi che Milano si pone con l’opera. Oltre a servire zone popolose - pare che la M1 da e verso Bisceglie carichi di più che verso Molino Dorino - per la città è fondamentale ridurre sensibilmente il traffico in ingresso, favorendo lo scambio con la tangenziale, e realizzare un nuovo deposito per i treni per questo ramo, ormai impellente necessità logistica, nei pressi di Settimo Milanese. Il tutto con i conseguenti vantaggi ambientali connessi con una riduzione dell’inquinamento che è abbastanza semplice immaginare: lo stesso Granelli è stato molto incisivo dicendo “sta a noi decidere se preferiamo pagare per il sostentamento del trasporto pubblico o se per pagare le sanzioni dell’UE legate allo sforamento dei limiti di PM10 per l’aria”. L’assessore ha anche aggiunto che se si vuole essere realmente efficaci, bisogna “ascoltare anche le esigenze degli altri”, riferendosi ai comuni potenzialmente interessati.

Come già detto, Cesano è coinvolta da questa opera per la possibilità di avere ben 2 fermate vicino al confine: la prima in via Parri/Valsesia (in zona Ipercoop) e la seconda (che probabilmente sarà la terza nell’ordine) presso il Quartiere degli Olmi. Nel mio intervento ho specificato che per Cesano non si tratterà di una questione di campanile - a noi non interessa avere la fermata che si chiama Cesano Boscone - quanto di utilità, ossia avere la possibilità di raggiungere facilmente la metropolitana, di poter collegare l’Istituto Sacra Famiglia e di rivedere conseguentemente (e possibilmente, vantaggiosamente) i tracciati di 322 e 323.

Per la cronaca, in questo periodo MM deve stilare il progetto di fattibilità tecnica ed economica per poi poter procedere, entro l’estate, a quello definitivo.

Per poter procedere, è necessario che l’opera consegua una valutazione positiva nell’analisi dei costi-benefici, prevedendo pertanto un percorso che potenzialmente carichi più gente possibile e che al contempo sia breve e facile da realizzare. Questo aspetto chiaramente inciderà molto sul posizionamento delle stazioni e, come è stato sottolineato da un cittadino, è evidente che si ragioni nell’ottica di un tracciato “tangenziale” ai diversi poli coinvolti, senza mai toccare nessuno. In altri termini, non ha senso portare le fermate immediatamente sotto i grandi insediamenti residenziali, ma devono essere in posizioni raggiungibili da più gente possibile. Da ciò deriva che vi sarà un grande impegno a strutturare percorsi ciclopedonali e a favorire la mobilità dolce (potrebbero addirittura essere previste officine per biciclette alle fermate) oltre a complessi studi su come riorganizzare i trasporti pubblici di superficie. E’ giusto parlare di progettualità integrata.

Ma forse di questo, largo-circa, avevo già parlato.

Dov’è la novità? Eh, eh…

Milano vuole correre con i tempi per avere quanto prima il progetto definitivo pronto. Nell’ultima legge di Stabilità, grazie alle richieste del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono stati messi a disposizione 3.5 miliardi di euro per il Fondo di Investimenti. A breve dovrebbe essere pubblicato il bando relativo cui Milano potrebbe partecipare con il progetto.

Dal sito del Ministero si legge testualmente:
“Le risorse del fondo investimenti 2018 saranno destinate alla realizzazione di nuove linee e prolungamenti delle esistenti metropolitane, tranvie e filovie (e del relativo materiale rotabile), sulla base dei progetti di fattibilità e definitivi presentati dai comuni e dalle citta metropolitane secondo le nuove linee guida per gli investimenti pubblici emanate dal MIT nel giugno 2017 e in particolare sulla base di analisi costi e benefici che evidenzino l’utilità trasportistica e la sostenibilità economica delle proposte.”

Se la partecipazione al bando dovesse andare a buon fine - sono un bel po’ di soldi e soprattutto, quanti possono partecipare per metropolitane, tranvie e filovie? - Milano avrebbe le risorse per realizzare l’opera. In che tempi? Inizio lavori 2020-2021, fine prevista 2025. Sarebbe oggettivamente straordinario.

Dall’altro lato questa notizia ci dice anche che siamo nella fase decisiva e che dobbiamo cercare di collaborare affinché quest’opera risulti un notevole progresso anche per Cesano. Sta di fatto che se penso al periodo tra il 2020 e il 2021 mi vien da sognare...
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