News: Politica della Casa: oltre un Milione di euro per il Giardino
(Categoria: Cesano)
Inviato da Simone Negri
martedì 05 giugno 2018 - 12:59:12


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La Cesano che non si vede. Eppure c’è e riguarda numeri importanti, sia in fatto di persone coinvolte, sia per le risorse messe in campo. Un fenomeno, quello della crisi abitativa, che nel nostro comune, se dovessimo valutare con gli occhi della fisica, consta di due forze che si contrastano. Ci sono innanzitutto tante famiglie, purtroppo in grosse difficoltà nel pagare l’affitto, che subiscono lo sfratto. Dall’altra parte c’è la rete - credo sia giusta chiamarla così - che mette in campo tutti gli strumenti possibili per evitare che le persone finiscano fuori casa. 

In questi anni il fenomeno ha riguardato principalmente il Quartiere Giardino. Ricordo che quando ho cominciato a fare politica, molti conoscenti che lì risiedevano si muovevano per coronare il sogno di una vita: comprare casa. Intorno all’inizio del millennio, molti dal quartiere si sono spostati verso alcune recenti iniziative edilizie a Cesano, oppure verso i paesi del Parco Sud, dove era possibile comprare la villetta, magari con un po’ di giardino, un box ampio, le rose e il barbecue. Nel volgere di una decina d’anni, il quadro è completamente cambiato e il principale flusso che si registra attualmente è verso il quartiere Tessera, alla ricerca di affitti più sostenibili e di maggiore sicurezza abitativa. Qualche mese fa, abbiamo presentato con la proprietà, Sicet e Comitato Inquilini, un bel progetto in Regione. Ricordo che i dirigenti dell’ufficio casa segnalarono questo nostro caso cesanese come un interessante “laboratorio sociale”. 

Se ci si pensa, nel cambio di prospettiva dal voler comprare una casetta all’affollare le graduatorie di Aler, c’è dentro tutta la crisi di questi anni.



Abbiamo cominciato nel 2014 in una situazione a dir poco emergenziale. In piena crisi, Regione che a sua volta doveva rispondere dei tagli dal Governo centrale, aveva ritirato il fondo sostegno affitti proprio quando ce ne sarebbe stato più bisogno: è in quel periodo che in tanti hanno perso il lavoro e si sono ritrovati a non poter onorare i pagamenti quotidiani e senza una chiara prospettiva dinanzi a sé. Raccogliendo quando fatto da chi ci ha preceduto, abbiamo ripreso la definizione di una misura che si chiama “fondo di rotazione”, ossia il mettere a disposizione del cittadino moroso una somma che cancelli immediatamente il debito maturato in cambio di un accordo di restituirla in rate sostenibili. E’ chiaro che non è rivolta a tutti ma a chi, quanto meno, può disporre di una fonte di reddito. Per rendere possibile che un nucleo già in difficoltà restituisse quanto dovuto, si è cercato di strappare alle proprietà degli immobili accordi volti a ridurre il peso del canone di locazione.

A seguito dei primi colloqui con cittadini in difficoltà, ci siamo resi conto di essere in piena bufera sfratti. Abbiamo quindi deciso da un lato di quadruplicare le risorse comunali su questa iniziativa (confinanziata da Regione) e dal’altro di collaborare con chi a Cesano già opera su questo tipo di problematiche, ossia il Sicet. Successivamente abbiamo anche messo mano alla riorganizzazione del settore welfare, affinché vi fossero dei riferimenti amministrativi certi per queste politiche: non si trattava più di seguire Aler nei bandi ed assegnazione degli alloggi popolari, ma si profilava l’esigenza di avere un ventaglio di misure diverse, in grado di intercettare fasce diverse di bisogno. 

Al fondo di rotazione si sono aggiunte altre misure soprattutto regionali quali la morosità incolpevole, il tavolo di concertazione, i 20 alloggi a canone concordato. Mentre la morosità incolpevole è codificata e standard, per le altre si parla di “iniziative sperimentali”, ossia progetti elaborati dai singoli comuni che possono attingere, se vincitori, a fondi di Regione Lombardia. A fine dicembre 2014 ci erano state assegnate risorse per 430.000 euro.

A distanza di poco più di tre anni dall’avvio di queste politiche possiamo tirare un primo bilancio, partendo dai numeri.

Con il fondo di rotazione siamo intervenuti su 57 nuclei familiari, mettendo a disposizione risorse per 262.409 euro. In pratica con questa misura il comune è in grado di coprire immediatamente il debito che la famiglia ha accumulato con il proprietario dell’alloggio. Nella trattativa viene chiesto a quest’ultimo di concedere una riduzione del debito e dell’affitto, visto che poi il nucleo si impegna a rimborsare a rate la quota messa in gioco dall’amministrazione comunale. In questo caso, abbiamo ottenuto una riduzione media dei canoni all’anno di 704 euro e una riduzione del debito accumulato di 816 euro a inquilino.

Attraverso le risorse messe a disposizione per il tavolo di concertazione, invece, abbiamo potuto rivedere il canone di affitto di 34 nuclei per 5 anni, garantendo a questi una riduzione media dei canoni di 944 euro/anno.

Con la morosità incolpevole, infine, siamo intervenuti su 32 famiglie sotto sfratto, permettendogli di non perdere la casa e coprendo complessivamente un debito di 238.000 euro, impiegandone a seguito di trattativa 148.000 euro.

Complessivamente quindi siamo intervenuti su 123 nuclei familiari del Quartier Giardino, circa il 10% di coloro che vivono in affitto, mettendo a disposizione 642.000 euro. Considerando però la riduzione del debito concessa dalla proprietà e la revisione dei canoni ottenuta, stiamo parlando di un beneficio economico complessivo di 1.154.000 euro a favore del solo quartiere. Una cifra ancora più rilevante se si pensa che non abbiamo compreso in questi nostri calcoli misure come morosità breve e sostegno all’affitto per i pensionati previsti dalla DGR 6465. Gli inquilini pagheranno nei sei anni 433.000 di affitto in meno.

Quando parlo di “trattativa”, devo necessariamente parlarvi del grande lavoro che sta svolgendo il Sicet che continuamente si batte a favore delle famiglie, ottenendo risultati per me eclatanti: quel delta che esiste tra quanto il comune mette in campo attingendo alle risorse regionali e il beneficio economico quasi doppio distribuito sul quartiere è esclusivamente merito suo. Oltre a strappare alla proprietà questi accordi, è una presenza costante e svolge un lavoro straordinario in fatto di sensibilizzazione, di presa in carico, financo della gestione delle domande. Pur mandandoci a quel paese frequentemente - eh eh - abbiamo instaurato una collaborazione veramente fruttuosa, come dimostrato da questi risultati.
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Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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