News: Discorso di Insediamento 17 giugno 2019
(Categoria: Cesano)
Inviato da Simone Negri
martedì 18 giugno 2019 - 09:54:39


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Gentili consiglieri, Gentile Segretario Comunale, Cari Concittadini,

Comincia un secondo mandato sul quale io stesso ripongo molte speranze e che auspico ci possa regalare tante soddisfazioni, portando Cesano a crescere ancora e a corroborare il senso di appartenenza dei suoi abitanti, con il sincero augurio che rivolgo a tutti noi di poter vivere una stagione esaltante.

Alle spalle lasciamo un risultato elettorale significativo e in controtendenza, almeno rispetto alle logiche nazionali: a Cesano ha vinto al primo turno il centrosinistra, confermando l’ispirazione politica del governo locale probabilmente di più lungo corso della Città Metropolitana. Di questo ringrazio i tanti cittadini che hanno apprezzato il nostro lavoro nel corso degli anni precedenti e che hanno voluto investirci di un altro mandato amministrativo alla guida della città.

Credo sia giusto però fare i conti con quel risultato con umiltà e con un certo distacco, perché si riparte da capo, per le complessità che caratterizzano un mandato amministrativo in cui non si può mai dare nulla per scontato, per la difficoltà - in qualsiasi campo della vita - di ripetersi innovando.



Il noto governatore dello stato di New York Mario Cuomo sosteneva che le campagne elettorali si fanno in poesia ma che poi per governare serva la prosa. E’ un’espressione che ho sentito anni fa e che ho sempre trovato tanto vera quanto disincantata. Penso di averne tratto una lezione su quanto la politica rischi di perdere credibilità passando dalle promesse ai fatti. Per questo, anche nella stesura dei programmi elettorali, ho sempre preferito la prosa alla poesia.

Non vuole essere un inno al pragmatismo, ma credo sia una questione di onestà intellettuale. Puoi promettere sogni - è bello e motivante - a patto che sia tu il primo a crederci. Ma se conosci le limitanti condizioni date e vaneggi, magari potrai vincere le elezioni, ma non farai un buon servizio alla tua comunità.

Mi sento di dire, con piena consapevolezza, che questo programma amministrativo è scritto in una bella prosa, migliore rispetto allo stile di 5 anni fa. E solo marginalmente per la maggiore esperienza e conoscenza della macchina comunale.

Pur in un quadro generale di grande incertezza, ci sono segnali propriamente cesanesi, alcuni strettamente connessi con l’ente, che reputo molto incoraggianti e che dobbiamo saper cogliere e mettere a frutto.

Prima di tutto dal nostro bilancio, che si trova in una situazione assestata e complessivamente serena. Non vi sono grandi margini per ulteriori riduzioni di spesa, soprattutto per quanto concerne la macchina comunale, e dobbiamo attrezzarci per reperire nuove risorse, essenziali per poter realizzare investimenti con il ritmo degli ultimi anni.

Per questo mi sento di indicare la prosecuzione del cammino sulla via della sobrietà e di una gestione parsimoniosa dei conti pubblici, con un sempre più intenso impegno nella lotta all’evasione dei tributi locali. Nel precedente mandato abbiamo potenziato l’ufficio che si occupa della gestione delle entrate comunali e migliorato e facilitato la riscossione. Soprattutto grazie alle risorse recuperate, abbiamo potuto tenere il passo del crescente bisogno sociale della nostra comunità e alimentato gli investimenti per mezzo degli avanzi di amministrazione. Già al nostro livello si tocca con mano come l’evasione fiscale colpisca i più deboli! Per questo, è a maggior ragione questione di giustizia contrastarla e perseguirla.

A fronte di un profondo lavoro di analisi e dell’evoluzione dei bisogni della cittadinanza, siamo nelle condizioni di intraprendere una riforma del sistema di welfare locale. L’impatto di nuovi fenomeni sociali che al momento trovano risposte frammentarie, quali il dilagante impoverimento di ampi strati della nostra cittadinanza; l’assurgere del piano di zona come vero regista delle politiche sociali nel territorio; le dinamiche demografiche e il progressivo invecchiamento della popolazione; i cambiamenti in seno al sistema socio-sanitario regionale; la duplice natura - assistenziale e amministrativa - del settore; sono tutti aspetti che dobbiamo tenere in conto nel ridisegnare un sistema di welfare in grado di rispondere ai bisogni emergenti e al contempo di essere sostenibile nel lungo periodo.

L’abbiamo detto: vogliamo unire Cesano. E’ vero: si tratta di un concetto complessivo, generale che trova diversi campi di applicazione. Non dobbiamo far sì che i cittadini lo percepiscano come astratto. Abbiamo diversi strumenti. Nei servizi, confermando e rafforzando gli esistenti, ampliandone l’accessibilità a tutte le zone del territorio, favorendo il protagonismo della presenza pubblica, lavorando assiduamente per dimostrarne l’efficienza. Servizi pubblici forti sono la base per colmare la distanza proprio con chi è più in difficoltà, evitando che si tramuti in esclusione, e al contempo per garantire a un sano e vivace tessuto economico di trovare le basi per creare occasioni di benessere diffuso.

Lavorare per una Cesano unita significa anche investire sugli spazi urbani e far crescere la cultura ed il rispetto dei beni comuni; favorire il senso di appartenenza con la promozione e la qualificazione delle polarità che il paese esprime; agevolare attraverso le connessioni la permeabilità del territorio. In questi termini avrà un posto centrale lo sviluppo del Parco dello Sport: darà a Cesano quella piscina che ormai ha travalicato il suo ruolo di struttura sportiva legata al tempo libero e al benessere, essendo vissuta come una macumba che incombe sul nostro futuro, un confine invalicabile, una ferita mai rimarginata. Non solo: questo nuovo spazio pubblico contribuirà all’ampliamento del verde fruibile a disposizione della cittadinanza ed opererà una saldatura tra i due quartieri, Tessera e Giardino, e il centro di Cesano, avvicinandolo attraverso un percorso ciclopedonale e grazie, soprattutto, a una nuova concezione della qualità dello spazio urbano.

Nel pieno della crisi climatica, anche a livello locale sentiamo forte la responsabilità di dare il nostro contributo alla causa ambientale, pienamente consapevoli di vivere a ridosso della città, dentro la metropoli e delle difficoltà che questo comporta. Vogliamo essere i protagonisti di una riconversione ecologica che coinvolga tutti i settori del nostro agire pubblico, dalla piantumazione massiccia di alberi sul territorio, all’efficientamento energetico degli edifici comunali prevedendo per i privati lo “stimolo” di fare altrettanto; dall’introduzione della tariffa puntuale per i rifiuti al forte impegno sul trasporto pubblico locale, con particolare attenzione al prolungamento della linea M1, ormai nelle cose, e, in futuro, possibilmente anche della M4.

Siamo gelosi della nostra vitalità, succo della nostra identità comunale. Per questo vogliamo accrescere gli stanziamenti per la cultura, consolidare la centralità del polo culturale di Villa Marazzi attraverso la prossima apertura per la biblioteca dei bambini e l’ulteriore estensione degli orari per lo studio, creare sinergie sempre più virtuose con il nostro florido tessuto associativo, anche in ambito sportivo. Proprio in questo, vedo il senso di un rinnovato impegno dell’amministrazione comunale, sulla scia di quanto avvenuto nel corso degli ultimi mesi del precedente mandato, a favore dei piccoli negozi e del commercio di vicinato, fonte di socialità, della cultura a un consumo sano e nervatura di una città che vive.

Negli anni scorsi ho potuto toccare con mano quanto, pur nel rispetto delle specifiche attribuzioni, un governo cittadino attento possa essere vicino alla scuola. L’educazione è una missione comune di una pluralità di attori e noi amministratori siamo tra questi. Ne siamo consapevoli. Pur vantando spesso, come a Cesano, organici di prim’ordine e insegnanti preparati e motivati che hanno permesso alle nostre scuole di perseguire traguardi mirabili, la scuola è il grande malato del nostro tempo. Negli anni - e tra una riforma e l’altra - ha sistematicamente accumulato mancanze e ritardi che solo una solida alleanza di tutti gli attori sulla scena potrà colmare. Il nostro impegno è su più campi: fornire spazi didattici e strutture se non all’avanguardia almeno adeguate allo sviluppo dei programmi scolastici; ripensare il progetto scuola in funzione del reciproco interesse nello sviluppare argomenti e momenti integrativi; mettere al centro le famiglie, non solo con i servizi parascolastici ma  rinsaldando il loro legame con l’istruzione e richiamandone le responsabilità rispetto all’educazione dei figli. E’ a partire dalle scuole e dalla cura che si presta ai diversi momenti educativi che si agisce sulle giovani generazioni e si prepara il futuro. Per questo vogliamo ampliare il nostro raggio d’azione occupandoci, come non mai, dei percorsi successivi alla scuola dell’obbligo, rivolti al pieno sviluppo della persona e all’ingresso nel mondo del lavoro. Mi pare che il grande tema della formazione professionale, ad esempio, manchi di regia rispetto a diversi aspetti e ritengo sia doveroso che un’amministrazione comunale svolga una profonda riflessione sul ruolo che può giocare nel settore.

Sappiamo che tra le esigenze che la nostra comunità esprime c’è una forte richiesta di sicurezza, ambito nel quale abbiamo già operato con discreto successo attraverso ingenti investimenti - vedi la rete di videosorveglianza - e politiche chiare quali i protocolli di collaborazione con gli altri comuni, le ordinanze, servizi mirati della polizia locale. Dobbiamo continuamente stare in guardia rispetto alla principale minaccia del nostro territorio, la presenza delle mafie, da sempre radicate in tutti i comuni della zona, noi inclusi. Su questo i nostri principali anticorpi sono quelli di condurre un’amministrazione senza macchia della città, senza cedimenti, sempre con gli occhi bene aperti e parimenti favorendo le condizioni per lo sviluppo di una diffusa cultura della legalità, che venga avvertita come prioritaria tanto da noi amministratori quanto dai singoli cittadini.Nell’ambito della sicurezza pubblica, settore che vede il sindaco come principale responsabile a livello locale, è fondamentale rinnovare l’assidua e proficua collaborazione avuta negli anni scorsi con l’Arma dei Carabinieri, affinché vi sia un rapporto basato sul continuo dialogo e sulla reciproca considerazione a beneficio di tutta la cittadinanza e nel raggiungimento di risultati comuni.

Ci tengo a rivolgere il mio miglior augurio di buon lavoro ai consiglieri comunali, tanto a quelli di maggioranza, che condividono con me e la giunta l’onere e la responsabilità di sostenere le scelte del governo cittadino, quanto a quelli di minoranza, impegnati in un costante lavoro di controllo, di allargamento e arricchimento del dibattito, di confronto che auspico costruttivo e votato - pur nelle diverse vedute - al perseguimento del bene comune. Auspico che tutti noi potremo dedicarci a questi incarichi con passione, dedizione e spirito di servizio. 

A tutti chiedo l’impegno di stare tra la gente e, soprattutto, di essere vicini alle persone. E’ vero che Cesano comincia a essere un comune piuttosto grande e non è forse possibile alimentare rapporti con tutta la cittadinanza. E’ vero anche che abbiamo davanti sfide e progetti ambiziosi, complicati, su cui spesso è difficile coinvolgere e far partecipare chi non ha confidenza con questi temi e con le regole di funzionamento della macchina pubblica. Ma non mi dimentico che spesso una risposta o una spiegazione generosa e sincera a una domanda che viene posta è vissuta come una buona notizia di per sè, a volte come un’inaspettata sorpresa. E’ questo che crea un rapporto di fiducia. E non dico di tenerne conto rispetto al successo ed al riconoscimento personale - non solo - ma perché fa bene al senso ultimo di fare politica a livello locale (e forse anche a tutti gli altri) e a un’Istituzione come quella Comunale, più prossima per definizione ai cittadini e con il fine ultimo di alimentare la credibilità di tutte le altre.

Buon lavoro a tutti!



Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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