News: I Saluti al Consiglio Comunale
(Categoria: Cesano)
Inviato da Simone Negri
giovedì 20 aprile 2023 - 11:47:39


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Caro Presidente, 
Gentili Consiglieri, 
 
ci tengo, pur nella distante modalità in videoconferenza, a portare un saluto a Voi tutti e a ringraziarVi, oltre per le vostre parole di stasera che mi hanno commosso, per il lavoro svolto insieme nell’interesse della nostra Cesano. Sono stati anni intensi e, comprendendo il primo mandato, ricchi di battaglie e anche caratterizzati da alcuni momenti di accesa tensione. Chiudo però con grande serenità e senza rancori di nessun tipo, lasciando qualsiasi malumore al campo della tanta politica lasciata alle spalle, senza mai interessare il livello personale. 
 
Auguro a voi tutti di poter proseguire al meglio nella preziosa attività istituzionale e nel costante coinvolgimento di quest’aula e delle discussioni che in essa hanno luogo rispetto alla cittadinanza, con la preoccupazione di favorire sempre la partecipazione, a maggior ragione in un’epoca come questa in cui i sistemi democratici, anche a livello locale, mostrano segnali di debolezza, di disaffezione, di disinteresse. 
 
Un sentito ringraziamento a tutti i lavoratori del nostro comune con cui ho potuto condividere dei tratti di strada, inclusi coloro che oggi sono alle dipendenze dell’INPS, a chi ha fatto scelte diverse e se n’è andato optando per altre esperienze, dei tanti giovani da poco in ruolo con cui la collaborazione è stata appena accennata. Se siamo riusciti a fare tanto in questi anni, se abbiamo declinato le nostre idee in azioni lo dobbiamo al loro lavoro e alla pazienza più volte dimostrata di fronte alle pressanti richieste mie in primis, della giunta e della cittadinanza stessa: non dimentichiamo la rilevanza che hanno assunto i social, proprio in questi due mandati, che hanno sconvolto le metriche del far politica. 
 
Proprio ai dipendenti comunali dico di credere nella centralità del lavoro che fanno: avere una pubblica amministrazione sana, efficiente e moderna è la premessa di qualsiasi forma di benessere e di sviluppo.



Per come la intendo io, non è mai tempi di bilanci e sarebbe anche difficile farne in questo momento perché scendo da un treno in corsa per salire su un altro treno in corsa. Non che io non avverta il cambiamento, proprio di vita di queste settimane, ma è un divenire… ad alta frequenza. 
 
Di certo svolgere la funzione di sindaco – e lo si può fare veramente solo per il proprio paese, per la propria comunità – è una fortuna, soprattutto quando percepisci di avere il ritorno di tanto affetto, stima e considerazione. Quando, oltre al sentirti utile, ti rendi conto, se non di essere alla guida ma quantomeno di accompagnare, un percorso costante di miglioramento e crescita; quando vedi germogliare tante potenzialità ed energie che in alcuni casi erano in nuce; quando c’è orgoglio e consapevolezza di tanti nel vivere nel comune che amministri. E te lo dicono. 
 
Credetemi: è un privilegio essere sindaco quando si stabilisce una tal simbiosi con la comunità. La Cesano di oggi è stata possibile grazie alla forza di un progetto che ha portato nuova linfa e che ha visto una maggioranza di governo salda, propositiva, in grado di arginare interessi particolari e, anche di fronte alle scelte più difficili, di ricercare sintesi politiche di profilo e sempre orientate all’unità. Ci tengo a rimarcarlo perché pochi primi cittadini italiani possono godere di questa fortuna: pur nella distinzione dei ruoli, abbiamo sempre deciso insieme – la collegialità di cui parlava Enzo Primerano - senza strappi e con la capacità fondamentale di ricucire anche dopo le discussioni più accese. Questi 9 anni non sono stati del sindaco, ma “anche” del sindaco. E sono sicuro che ciascuno degli assessori e dei consiglieri comunali è orgoglioso di qualcosa che è stato realizzato con il suo contributo in questi due mandati e che ricorderà con grande piacere questo periodo. 
 
Credo che a far la differenza in questa esperienza amministrativa siano stati la presenza, il dinamismo, una certa idea di “legalità praticata” e un modello plurale, che vede nel dare possibilità di espressione a tante diversità un elemento arricchente per la cittadinanza. Lascio la guida di una Cesano in forte cambiamento ed in virtù di ciò ci sono tante pagine bianche da scrivere e una nuova storia da raccontare per chiunque abbia l’ambizione di raccogliere il testimone. La nostra cittadina verrà ridisegnata, e con essa i suoi servizi, soprattutto ma non solo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Anche dal punto di vista urbanistico, già oggi se ne colgono dei tratti per quanto ancora embrionali, avremo un paese più armonioso, meglio connesso tra le sue parti e con una più chiara definizione delle sue stelle polari. La ricucitura del territorio è stata il primo obiettivo del programma di questo mandato e credo che troverà pieno compimento nel prossimo periodo. Non si tratta di mera pianificazione, ma porta con sé l’ambizione di un incessante impegno per la coesione sociale, per l’abitare ed il benessere, per l’accessibilità di tutti ai servizi. In un contesto come il nostro, le sole opere pubbliche se sconnesse da una forte premura sociale, rischiano di farci smarrire quell’autenticità dell’essere popolari che è tratto saliente di Cesano. Il nostro comune continuerà a crescere se saprà continuamente farsi carico di contrastare le disuguaglianze, di battersi per abitazioni a prezzi accessibili, di alimentare la rete con le altre istituzioni e con il terzo settore nell'affrontare le tante forme di povertà che stiamo conoscendo, se saprà far tesoro della lezione identitaria che è connaturata nell’opera e nella missione della Sacra Famiglia. 
 
In particolare credo che una direttrice fondamentale dei prossimi anni sarà modellare i servizi a vantaggio delle generazioni più giovani, in modo da un lato di mettere in campo una strategia locale per contrastare l’inverno demografico e dall’altro per dare delle risposte educative, di formazione ed ulteriormente di sano svago agli adolescenti, considerando il disorientamento ed il disagio di tanti cui stiamo assistendo preoccupati dopo la pandemia. 
 
In questi due mandati, piccola nota di vanto, non abbiamo accresciuto di un metro quadrato il consumo di suolo. Grazie al grado di solidità ormai raggiunto dal nostro bilancio e al mantra del generare avanzi, abbiamo realizzato buona parte delle opere e messo mano alle manutenzioni senza dipendere dalle entrate derivanti dall’edilizia. Non è poca cosa un comune del primo hinterland di Milano che vede aumentare in modo consistente il numero di alberi e non quello degli edifici! Si dovrà continuare a dare grande impulso ai progetti di decarbonizzazione e di efficientamento, anche in virtù di un rapporto necessariamente mutato con l’energia ed i consumi: su questo va rilanciato ancora con maggiore efficacia il piano di risparmio energetico comunale e si deve strutturarne in maniera salda il controllo. Oltre a ridurre l’inquinamento, ogni euro risparmiato sulle spese per l’energia può essere dirottato sulla spesa sociale, a vantaggio di chi ha bisogno. Credo sia un ammonimento forte per un amministratore pubblico! 
 
Ci tengo in chiusura a fare un incoraggiamento alle due figure apicali nel nostro comune, il vicesindaco Salvatore Gattuso, che prenderà il mio posto, e la segretaria generale Dottoressa Anna Bruno. Con entrambi ho condiviso tutto il percorso fino ad oggi e sono sicuro che con la responsabilità e la determinazione che contraddistinguono entrambi riusciranno insieme a portare a termine il mandato con i migliori esiti. A entrambi chiedo di continuare a lavorare alacremente al rinnovamento e al rinforzo della macchina comunale che mai come in questi mesi ha subito grandi cambiamenti e che ha visto l’approdo di diversi giovani di valore. C’è sicuramente da spendersi per accrescere lo spirito di squadra, quasi il senso di corpo direi, e la capacità di operare in modo collaborativo e trasversale tra gli uffici. L’attuale investimento sul personale è il principale presupposto per i successi delle amministrazioni a venire. 
 
Non ho altro da dire perché il tutto è decisamente irrituale. Già chiamare “saluti” il discorso di un sindaco, pur decadente, che continuerà a dare una mano all’amministrazione e a vivere intensamente il nostro paese spero possa suonare come una forzatura. In questi termini, ho riassunto il mio spirito e ciò che penso nei giorni scorsi con il motto “Cesano è la mia casa”. E mi fermo qui, ricordando solo che, almeno a livello locale, la buona politica ed il riuscire a creare fiducia intorno a un progetto civico sono il miglior antidoto contro ignoranza, egoismi ed inciviltà. 
 
Grazie a tutti e buona prosecuzione!



Questa news proviene da Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
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