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domenica 02 novembre 2014 - 16:53:42

Servizio Igiene Ambientale: revocato l'affidamento ad Area Sud, si va a bando di gara



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Nel corso della scorsa seduta di giovedì 30 novembre, il consiglio comunale all'unanimità ha votato una deliberazione proposta dalla giunta in cui si evidenziava che l'affidamento del servizio di igiene ambientale alla nostra partecipata Area Sud non è conforme alla normativa europea e che quindi bisogna procedere ad una gara ad evidenza pubblica per individuare il nuovo operatore.
 
Detta così può sembrare una presa d'atto. Non lo è stata. 
 
Si è trattato di una scelta politica che ritengo coraggiosa e decisamente di peso (si pensi solo che l'appalto del servizio vale ben 3.1 mln di euro all'anno per Cesano).
 
Questa maggioranza, seppur giovane, ha deciso di mettere mano a una questione estremamente delicata e all'interno di un quadro rispetto al quale pesa un po' di indeterminatezza. Infatti la Regione Lombardia non ha ancora definito quali sono gli ambiti (o bacini ottimali) entro cui gestire "servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica" come quello dello d'igiene ambientale. Questa "vuoto" non ha impedito all'amministrazione di assumersi la responsabilità di rilevare che il servizio per come è affidato ad Area Sud non è conforme alle normative comunitarie e che quindi va revocato entro la scadenza del 31 dicembre 2014.

Il che, attenzione, non significa che fosse irregolare prima (anche se già da un paio d'anni era possibile intervenire). 
 
Ci rifacciamo in questo caso al recente quadro di leggi (il combinato dei DL 179/2012, conv. dalla L. 221/2012, e DL 150/2013 conv. dalla L. 15/2014) che recepiscono una serie di indicazioni europee per le quali risulta illegittimo l'affidamento diretto del servizio di igiene ambientale a una società mista pubblico-privato in cui il socio privato sia stato individuato precedentemente l'affidamento.
 
In sostanza, Cesano ha acquisito le proprie quote della società mista Area Sud nel 2005 (deteniamo il 10%), mentre il socio privato era stato individuato nel 2001. Questo particolare, come già sostenuto nell'analogo caso per quanto concerne il comune di Corsico, rende non conforme la situazione. Trovo che questo passaggio di quella sentenza sia particolarmente utile a capire qual è il reale orientamento delle leggi: 
 
“Nelle aggiudicazioni, il principio generale è sempre quello della gara e l’affidamento diretto è sempre una deroga a tale principio, deroga consentita in casi di stretta interpretazione. A tale proposito, la società mista si giustifica quale forma di partenariato pubblico-privato costituito per la gestione di uno specifico servizio per un tempo determinato. In questi casi non si ha una esenzione dal principio della gara, ma muta l’oggetto della gara, che deve sempre essere esperita ma non più per trovare il terzo gestore del servizio, bensì il partner privato con cui gestire il servizio. È evidente quindi che le società miste cosiddette aperte, costituite cioè per finalità specifiche ma indifferenziate, non possono essere affidatarie dirette in quanto non soddisfano le condizioni a cui è ancorata la deroga. Pertanto, l’acquisizione di una partecipazione azionaria di una società costituita in precedenza, ancorché avente ad oggetto la gestione dei rifiuti, non è sufficiente a legittimare l’affidamento diretto e ad escludere la necessità della gara”
 
Procederemo quindi a un nuovo bando di gara che abbia la finalità di garantire la piena concorrenza,  l'efficienza del servizio e non ultima, l'economicità. Inutile specificare che con questa partita ci giocheremo una bella fetta dell'ammontare della TARI dei prossimi anni. Non nascondo che mi piacerebbe ottenere ulteriori risparmi, dopo che quest'anno la TARI per i cesanesi è stata più leggere del 15-20% grazie all'aumento della base imponibile. Inoltre pensiamo che questa, come tutti gli appalti con cui avremo a che fare, debba rappresentare l'occasione per creare efficienze: potremmo quindi decidere di inserire nel bando anche dei servizi aggiuntivi che oggi non sono gestiti da Area Sud ma che hanno elevata affinità con i rifiuti o il decoro urbano, rendendone più coerente e lineare la gestione e facendo emergere ulteriori economie.
 
Non sappiamo esattamente quali saranno le tempistiche dell'operazione. Non è da escludere in aggiunta, che Area Sud ricorra contro la decisione cesanese (come è già avvenuto per Corsico del resto...). Resta inteso che fino al subentro dell'operatore individuato mediante la gara, trattandosi di un servizio pubblico essenziale, la società Area Sud sarà tenuta ad erogare il servizio.
 
Fuor di metafora ed abbandonando per un attimo i tecnicismi delle carte, con il presente atto questa amministrazione ha deciso di cominciare ad affrontare il rilevante nodo politico delle società partecipate
 
Partendo proprio dalla partecipazione più rilevante, quella di Area Sud, si è valutata la necessità di ricorrere a una gara ad evidenza pubblica al fine di centrare gli obbiettivi di efficienza, qualità del servizio e trasparenza che riteniamo strategici per questo mandato.
 
I cittadini hanno diritto a un servizio efficiente e puntuale, possibilmente innovativo e con costi contenuti e facilmente determinabili. E' proprio sul decoro urbano che ci giochiamo una buona fetta della credibilità che i cittadini nutrono verso di noi.
 
Al contempo valuteremo la permanenza nella società, rilevato che una volta venuto meno l'affidamento del servizio, la partecipazione non è più strategica nel perseguire le finalità dell'ente. Su questo ci riserviamo di fare una riflessione anche per approfondire cosa la recente legge di stabilità preveda in tal senso.
 



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Inserito da Simone Negri in Cesano - 1 Commento - Stampa veloce crea pdf di questa news

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