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CHI SONO


simo_festapat.jpgConfermo chiaramente quanto detto sotto, dalla data di nascita alle esperienze maturate. Mi sentivo di dover aggiornare le mie informazioni personali rispetto al 2014 ma ho riletto la descrizione di me stesso di 5 anni fa e mi ci sono ritrovato. Mi dispiacerebbe cancellarla... Aggiugerò quindi solo un piccolo pezzetto alla mia storia.

All'alba dei 39 anni mi trovo a presentarmi nuovamente ai cesanesi per ottenere da loro un nuovo mandato. Sono cambiato di certo: fare il sindaco è un'esperienza bellissima ed arricchente che stravolge il modo con cui guardi, non solo la politica, ma la realtà. 
 
Ho svolto questa mansione a tempo pieno e senza avere altre fonti di reddito. 
 
Nel leggere il mio curriculum sotto, troverete una serie di pubblicazioni che ho perfezionato nel corso di questi anni con il laboratorio in cui lavoravo sulla base di esperimenti che risalgono comunque al 2014 o ad epoche precedenti.
 
Sono i famosi "dati nel cassetto" che, frutto di lavoro notturno, mi hanno regalato nuove soddisfazioni anche se, dopo 5 anni di stop, credo di aver definitivamente chiuso con la ricerca: la pausa è stata troppo lunga - non saprei elencare quali sono stati i maggiori avanzamenti nel mio settore in questi anni - e sono sempre e comunque alla ricerca di nuovi stimoli. Non voglio ripercorrere strade che ho già lasciato.

Oltre a questa magnifica esperienza e ad eccezioni di qualche chilo, qualche buona lettura (meno di quante vorrei) e tante-tante conoscenze in più, non ci sono grandi novità da aggiungere rispetto a 5 anni fa, anche perché il conto in banca è sempre più o meno lo stesso.
 
Entrando, solo per un momento nella sfera privata, devo necessariamente registrare che si è allargata la famiglia grazie all'avvento di tre nipotini - Anita, Christian e il "sindaco in miniatura" Folco - che si sono aggiunti ad Arianna e e che, insieme a lei, riempiono di chiasso e gioia casa Negri. 
 
 
 
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[2014] Vivo a Cesano da 33 anni, praticamente poche ore dopo esser venuto al mondo, in un caldo pomeriggio del luglio 1980.
 
Sono il primogenito di una famiglia di immigrati bergamaschi, che, nonostante le comuni origini, si sono conosciuti proprio nel nostro comune, lavorando in una delle realtà più significative del nostro territorio, l'Istituto Sacra Famiglia. Sono rimasto figlio unico per meno di un anno, fino all'arrivo nel giugno 1981 di Michela, seguita a sua volta da Alessio.
 
Dopo la maturità scientifica conseguita al Liceo GB Vico di Corsico, mi sono laureato in Biotecnologie Agrarie-Vegetali nel 2004 con un tesi sulla regolazione dell'espressione di un trasportatore per il nitrato ad alta affinità nelle radici di mais. Interessato dalla biochimica vegetale e allettato dalla possibilità di fare ricerca sulla vite, ho deciso di fermarmi in università per ottenere nel 2008 un dottorato grazie ad uno studio, condotto a livello proteomico, sui meccanismi biochimici coinvolti nella maturazione dell'uva. L'ottenimento di alcuni assegni di ricerca mi ha permesso di continuare a svolgere questa professione stimolante. Seppur precario, credo di essere molto più fortunato di tanti ragazzi della mia generazione.
 
Ho incontrato l'impegno durante gli anni dell'università, anche se forse la scintilla era scattata qualche anno prima, in seconda media precisamente. Si trattava del fatidico 1992: in classe grazie alla volontà della prof. Brunelli di lettere, sono arrivati i quotidiani, soprattutto nei concitati giorni della fine della Prima Repubblica sotto i colpi (forse) di Tangentopoli e nei momenti drammatici delle stragi in cui persero la vita Falcone e Borsellino. L'adolescenza è una fase particolare della vita di una persona: il perimetro delle proprie percezioni si allarga ed è un po' come vedere il mondo attraverso delle lenti che permettono di scorgere panorami con maggior dettaglio e profondità. Quei primi scorci di realtà di quella fase italiana sono indelebili. Anche se eravamo ancora piccoli, capivamo che stava succedendo qualcosa di importante. Considerazione estemporanea: a tanta tragedia, rabbia ed indignazione non seguì nulla di glorioso. Anzi.
 
In un altro pomeriggio caldo - nel 2004 però - sotto il porticato di Villa Marazzi durante la consueta pausa caffè, il gruppo di amici di cui facevo parte ha gettato le basi per una lista civica di giovani in politica che avrebbe poi preso il nome di Cesano In Testa. Furono mesi intensi e stimolanti. Seguire tutte le fasi della costruzione di una piccola organizzazione è un'esperienza decisamente formativa. Non riuscimmo per poco ad entrare in consiglio comunale, ma ricordo con piacere la campagna elettorale innovativa, fresca e sopra le righe oltre al consolidamento di un gruppo di amici eterogeneo dal punto di vista politico, ma affiatato a livello personale. Al di là dell'inesperienza che sicuramente ha pesato, mi viene da pensare che l'elemento che più ci penalizzò fu l'essere troppo avanti con i tempi: oggi una realtà di quel tipo probabilmente avrebbe miglior fortuna.
 
Dopo quelle elezioni ottenni il mio primo incarico ufficiale, essendo nominato rappresentante della maggioranza di centrosinistra all'interno della redazione del periodico Cesano Notizie (ovviamente non pagato: e ci mancherebbe!).
 
Nel frattempo, dopo aver conosciutio i mitici Ettore Corbo e Sante Cecchi, ho cominciato a collaborare con L'Incontro, lo storico giornale di Cesano. E' stato proprio in quel periodo che, grazie a una realtà associativa incredibilmente frizzante - ricordo ancora serate passate a ridere per battute ed imitazioni di noti personaggi locali - è esplosa la mia grafomania e, dovendone scrivere per il giornale, ho avuto modo di conoscere molto meglio Cesano dal punto di vista sociale ed associativo.  
 
In quegli anni sono anche entrato a far parte del consiglio di amministrazione della Cooperativa Edificatrice e di Consumo Cesanese, un altro pezzo di storia locale. Letta così, può sembrare l’incarico di un grigio buorocrate dell’apparato, ma basta specificare che detta cooperativa non è per nulla edificatrice ma molto di consumo (di "bianchini" soprattutto).
 
Nel 2007 è arrivato il PD. Vi ho aderito insieme ad altri ragazzi dell'allora lista civica (Francesca Robbiati e Carlo Rognone, oggi rispettivamente mia collega in consiglio e segretario del circolo cesanese). Nella cerchia dei fondatori locali, rappresentavamo insieme a pochi altri "i nativi democratici" non provenendo da nessuno dei partiti di origine. Attraverso delle primarie tra gli iscritti, nel 2008 sono stato eletto Coordinatore di Zona del PD per il Corsichese, occupandomi dei rapporti tra i circoli e la federazione metropolitana del partito. Pochi mesi dopo, nel giugno del 2009 ho fatto il mio ingresso in  consiglio comunale a Cesano alla luce delle 166 preferenze raccolte, ricoprendo poi, nella squadra di 8 consiglieri del PD, il ruolo di capogruppo.
 
Da lì in un vortice si arriva a oggi. Forse proprio perché sono stati intensi, questi quattro anni sono volati. In maniera piuttosto regolare ho raccontato questa esperienza attraverso il mio blog, dove mi diletto anche a parlare di qualche libro interessante che mi capita in mano e dei miei viaggi in bicicletta. Ma questa è un'altra storia...
 
Sono candidato sindaco per il centrosinistra in virtù dei 1148 voti su 1680 raccolti - circa il 69% - alle primarie del 26 gennaio 2014.
 
 
 
 

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Comitato elettorale per Simone Negri Sindaco di Cesano Boscone
Amministrative 2014

E.Grava