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martedì 14 luglio 2015 - 20:06:25

Investimenti sullo Sport



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La stagione sportiva cesanese si chiude con due grosse novità relativamente al calcio e al basket. 

Il bando per l’affidamento del campo sportivo Cereda è stato vinto dalla società Idrostar, un’associazione sportiva di giovani cesanesi che negli ultimi anni è cresciuta e che oggi è pronta per cimentarsi con la gestione di una struttura così importante.

Parallelamente attraverso l’affidamento del palazzetto di via Vespucci alla nascente Cesano Boscone Basket ambiamo a far rientrare la nostra comunità nel circuito della pallacanestro con un progetto a lungo termine e di spessore.

In entrambi i casi si tratta di passaggi di grande impatto per lo sport cesanese, che hanno causato anche qualche polemica, ma in cui crediamo molto e che siamo sicuri apriranno nuove opportunità per gli sportivi locali.

Una premessa è d’obbligo.

Per formazione ho sempre creduto che la politica sia qualcosa di più che gestire l’esistente. E’ un principio per me basilare che riportato al mondo dello sport comunale, potrebbe essere riassunto nel dire che fare la politica dello sport non può limitarsi a gestire gli orari delle palestre tra le diverse associazioni sportive.

E’ chiaro che qualsiasi novità si innesta in un mondo delimitato, fatto di equilibri e consuetudini di anni. Mi rendo sempre più conto che qualsiasi cambiamento è destinato a perturbare un sistema. Anche la semplice applicazione di una normativa. Trattando con il mondo dello sport si ha a che fare con tanti piccoli interessi, spesso ma non sempre collettivi (ci si muove per il bene della società), sempre invece particolari, frammentati. Un’amministrazione invece deve cercare di avere - primo requisito - una visione complessiva.


Di questi tempi, inoltre, anche lo sport dilettantistico merita particolari attenzioni per via della necessità di controllare con estrema attenzione l’origine dei capitali che sedicenti mecenati hanno intenzione di investire nelle diverse attività.

L’altro punto che reputo centrale è la sacralità delle strutture pubbliche. Chi gestisce un campo, una palestra, uno spogliatoio, deve ricordarsi che tali spazi vanno gestiti con cura e attenzione - non sono cioè dei limoni da spremere e da mollare in decadenza - e che nessuno al di fuori di contratti e convenzioni può pensare di avere diritto ad impadronirsi di una struttura.

L’unico proprietario è il comune. 

Concetti basilari che non vanno mai molto di moda e rispetto ai quali sento l’urgenza di una presa di posizione forte. Quest’amministrazione è particolarmente sensibile al tema e si impegna con dedizione per garantire il decoro delle proprie strutture, mettendo alla porta eventuali prepotenti che credono di essere padroni dell’universo. 

Ribadire la proprietà di centro sportivo e palestre è anche un impegno. Abbiamo un patrimonio che necessita di cospicui investimenti e già quest’estate se ne potrà apprezzare qualcuno significativo.

Il centro sportivo Cereda, attivo dal ‘92 e bisognoso di continue manutenzioni, sarà interessato dall’installazione di un impianto solare termico che dovrebbe permettere un risparmio nell’ordine del 30% sui costi di riscaldamento. L’annessa tensiostruttura assisterà a un intervento volta al ripristino della piena funzionalità della caldaietta che la riscalda. Tra pochi giorni, dopo aver sistemato l’impianto di irrigazione, l’amministrazione procederà alle lavorazioni profonde del terreno del campo principale. A seguito del recente furto di rame, inoltre, dovremo ripristinare l’illuminazione proprio dello stesso campo. Si parla quindi di un impegno di risorse rilevante.

Nel corso di luglio e agosto è prevista la ristrutturazione complessiva delle 3 palestre molto usate dell’istituto Alessandrini di via Bramante, volta in particolare alla sistemazione degli spogliatoi e del pavimento ormai impraticabile per sport come la pallavolo.

Qualche giorno fa in via Vespucci-medie l’impianto di riscaldamento del palazzetto è stato isolato rispetto all’auditorium: è intollerabile per un’amministrazione attenta all’ambiente e ai risparmi che il riscaldamento di questi due enormi spazi fosse congiunto. Più volte ho pensato che per ogni giorno di impiego del palazzetto, brulicante di bambini, ci fosse poco sopra una temperatura più che gradevole nel deserto auditorium… Presso la palestra della scuola Monaca si interverrà invece per adeguare i pali per il gioco della pallavolo.

Venendo alle due novità di sopra, mi va di fornire qualche spiegazione.

Il centro sportivo in passato era gestito da una Unione di Società (AC Cesano Calcio, Atletica e San Giustino) la cui convenzione è in scadenza. Vista la grandezza dell’impianto e le molte possibilità offerte (si pensi solo al campus estivo) abbiamo ritenuto che fosse congruo ragionare su un bando di gara. Abbiamo ritenuto che diversamente dal passato fosse nostro dovere richiedere il pagamento di un canone. Tale decisione trova anche riscontro in una serie di recenti sentenze della corte dei conti che hanno condannato diverse amministrazioni comunali per danno erariale: un patrimonio del genere non può essere concesso gratis.

In questo scenario complicato dal punto di vista delle tempistiche ed economico, la precedente UIS, che ha svolto un lavoro prezioso negli scorsi anni a favore della cittadinanza, ha reputato di non tentare questa nuova opportunità. Coraggiosamente, invece, lo ha fatto Idrostar presentandosi con una squadra di giovani motivati e un programma di attività veramente ricco che, giocoforza per le nuove modalità, punta a far girare il centro sportivo al massimo. Che poi, a pensarci bene, il bando è anche l'unico strumento per un gruppo volenteroso e con idee di potersi affermare!

Diverso il discorso del basket. Dopo il fallimento della storica società locale, che ha contribuito ad allevare centinaia di ragazzi, tra cui anche qualche campione (vedasi Andrea Amato, 21enne recentemente acquistato dall’Olimpia Milano), è venuto meno un progetto di largo respiro sulla pallacanestro. Abbiamo così assistito alla diaspora di decine di atleti ed abbiamo arricchito squadre di tutto il sud-ovest (fino a Settimo e Cornaredo).

E’ anche una questione di bandiera! 

Una squadra cesanese che competa un po’ in tutte le categorie ci deve essere! Inoltre un’amministazione che vede lo sport anche come servizio deve notare che negli ultimi anni da noi quest’opportunità ai ragazzi cesanesi non è stata data. L’ultima frase ha un asterisco. In realtà recentemente SGB ha creato un bel movimento intorno al minibasket, dando la possibilità ai reduci della fallita società di proseguire a praticare questo bello sport e avvicinando anche tanti nuovi bambini. Si parla di più di 90 iscritti. Inoltre esiste una giovane società formata da un gruppo di amini che si chiama Hellfish, che credo abbia un paio di squadre. 

Pur apprezzando queste esperienze, è mancato ad oggi un progetto complessivo, di continuità, in grado di far giocare a basket tutti, dagli 0 ai - si fa per dire - 99 anni.

Solo qualche settimana fa si è generata l’occasione per collaborare con Massimo Vezzani e il suo staff e abbiamo ritenuto che sarebbe stato un peccato sprecarla. Si tratta della dirigenza del Trezzano Basket, società presente da 34 anni sul territorio, che fornisce ampie garanzie di solidità ed esperienza e che oggi conta più di 500 iscritti. Numeri incredibili per una società di pallacanestro.

A lui abbiamo chiesto di mettere a frutto la sua esperienza per lanciare una nuova società di basket a Cesano - non stiamo quindi parlando del trasferimento della società vicina da noi, ma parliamo di un nuovo soggetto - in grado di garantire continuità e di ragionare su un’ottica di sviluppo pluriennale.

All’amministrazione non interessa avere la bacheca piena di trofei ma dare la possibilità ai ragazzi di Cesano di giocare a pallacanestro a costi accessibili nel palazzetto, indipendentemente dall’età e dal livello maturato.

Il palazzetto è la casa del basket.

Lo è per rilevanza della struttura e lo è per tradizione. Una sofferenza vederlo vuoto dopo il fallimento della vecchia società, tant’è che nell’ultimo anno lo abbiamo concesso ad alcune società di Cesano, tra cui le due polisportive.

Sul nuovo progetto abbiamo cercato di coinvolgere anche le due realtà del basket che già erano presenti sul territorio, ma a seguito di una trattativa di circa un mese e mezzo non è stato trovato l’accordo tra le parti. Ne siamo dispiaciuti ma non per questo abbandoniamo il progetto di rilancio della pallacanestro. Anzi, nell’ottica del pluralismo auguriamo a tutti quelli che si occupano di questo sport la miglior fortuna.

Una bella novità del prossimo anno è l’ampliamento del progetto sportivo nell’offerta scolastica. Abbiamo ripristinato una consistente voce di bilancio a riguardo e abbiamo chiesto alla nascente a.s.d. Cesano Boscone Basket di garantire in tutte le classi delle elementari un percorso educativo proprio sul basket.

Siamo convinti di averci visto giusto e non ci intimoriscono cassandre e maicuntent locali. Apprezzeremo i risultati di questi sforzi tra qualche anno. Intanto abbiamo avuto il coraggio di operare delle scelte, non semplici ma di certo ambiziose.



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Inserito da Simone Negri in Cesano - Lascia un commento prima dei tuoi amici - Stampa veloce crea pdf di questa news

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