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lunedì 10 agosto 2020 - 22:18:10

Avant de Partir



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Giunge anche per me il tanto atteso momento delle vacanze. Mi premeva almeno chiudere il quadro sulle scuole prima di staccare qualche giorno, in modo da preparare i lavori per inizio settembre. Inutile che vi spieghi che alle spalle abbiamo i duri mesi di lockdown e un’attività amministrativa stravolta. Ricordo che dopo uno dei primi giorni dedicati a uno dei primissimi casi sul territorio mi sono lamentato con qualcuno perché non ero riuscito a chiudere ciò che dovevo:  tutta la giornata era “andata via per il Coronavirus”. Peccato che nelle settimane - e addirittura i due mesi seguenti - mi sono occupato pressoché esclusivamente dell’epidemia sul territorio. Vabbò, vita vissuta.

Visto che ultimamente ho scritto veramente poco - rispetto ai miei standard abituali - sull’attività amministrativa, ci tengo a fare il punto prima di partire. Di seguito, in maniera non esaustiva, troverete alcune delle principali opere dei prossimi mesi. Si tratta di progetti su cui abbiamo lavorato con gli uffici in queste ultime settimane e che mi va di raccontarvi.


Strade e marciapiedi. Si è chiusa in questi giorni la gara per l’affidamento dei lavori su strade e marciapiedi per l’importo di 1.000.000 di euro. Si tratta, da quando faccio il sindaco dell’investimento più importante in questo settore, che verrà ripetuto con gli stessi importi anche nei prossimi due anni. E’ chiaro che dopo i tanti scavi, per la fibra e per l’illuminazione pubblica, è necessario un grande sforzo sui nostri manti. Diversi i tratti che saranno oggetto di intervento e distribuiti per il territorio. Parallelamente a questo appalto, grazie a un accordo con 2iReteGas che dovrà rinnovare la rete del gas in via Cavalieri di Vittorio Veneto, Venezia, Redipuglia, San Carlo, queste strade, tra le più ammalorate del territorio, verranno riasfaltate. Parliamo di settembre.

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sabato 08 agosto 2020 - 20:06:39

Scuola: passi avanti verso la riapertura



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La ripartenza della scuola a settembre deve necessariamente essere la priorità assoluta di tutte le parti in causa. Dobbiamo garantire il diritto a un’istruzione di qualità ai tanti alunni dei nostri istituti, reduci dalle problematiche - e dai traumi - di un periodo senza precedenti ed assai travagliato. 

Il lavoro che ci attende, lungo tutto il nuovo anno scolastico, dovrà tenere in massima considerazione tanto gli aspetti pedagogici, su cui si fonda il sistema dell’istruzione e che sono passati in secondo piano durante il lockdown, quanto tutte le precauzioni rispetto all’epidemia che, seppur indebolita nel nostro Paese e in Lombardia nel corso delle settimane estive, di certo non è scomparsa e rappresenta ancora un rischio in vista dell’autunno.

Preciso che in questo mio scritto, purtroppo, non troverete probabilmente le risposte che state cercando in vista di settembre, ma cercherò di spiegarvi cosa stiamo facendo e come stiamo cercando di risolvere i problemi che ci sono stati posti, volendo pervicacemente ridurre i disagi per le famiglie.

Riassumo in tre i principali ambiti di intervento: sono gli spazi, il personale e gli orari. Si tratta di vasi comunicanti, nel senso che sono interdipendenti e sono gestiti diversamente e con numerose variabili.

L’amministrazione comunale opera essenzialmente “solo” sugli spazi, mentre qualsiasi determinazione in merito al personale scolastico e agli orari di ingresso e di uscita, al di là di possibili condivisioni o meno, non ci compete.

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martedì 02 giugno 2020 - 09:17:20

Discorso del 2 giugno 2020



2giugno2020.jpg
Un caloroso benvenuto a tutti i cittadini intervenuti e alle Autorità Civili e Militari che con noi vogliono onorare questa data così importante per il nostro Paese.

Un grazie alla nostra Protezione Civile, anche oggi presente e cui va la mia riconoscenza per il lavoro immane svolto durante le fasi più acute della pandemia. Vi chiedo di rivolgere loro un grande applauso!

Saluto, prima di tutto, il ritorno pubblico delle nostre celebrazioni istituzionali, dopo un 25 aprile costretti tra le mura di casa, nel pieno dell’emergenza legata al Coronavirus. Oggi, torniamo a festeggiare insieme uno dei momenti chiave della nostra storia. Lo facciamo necessariamente a ranghi ridotti, con i rigidi protocolli di sicurezza indispensabili per non propagare il contagio e con il dolore nel cuore delle morti e della sofferenza che questa epidemia ha causato (e che giustamente abbiamo ricordato con deferenza in apertura). 

Però lo facciamo. 

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martedì 26 maggio 2020 - 18:37:22

Cesano, io e il Bagolaro


Ossia, del salvataggio del Celtis australis


celtis.jpgUn anno fa esattamente sono stato confermato sindaco di Cesano. Venivo e venivamo da 5 anni intensi, fatti anche di momenti difficili, di scelte complicate ma altrettanto ricchi di entusiasmo e soddisfazioni. 

Mi sono ricandidato perché quest’attività mi fa sentire utile e volevo mettermi alla prova, sia con le elezioni che con le nuove sfide che mi avrebbero atteso. Ero convinto che con un bilancio in ordine, un PGT fresco di approvazione e qualche buona idea mi sarei potuto dedicare a sviluppare progetti di portata e di chiudere così questa bella esperienza. Ovviamente resta quello il mio orizzonte, non appena tornerà ad essere possibile.

Sta di fatto, però, che mi sono trovato di colpo a cimentarmi con altro.

Qualche giorno fa, l’immenso bagolaro nel giardino di Villa Marazzi è stato esposto al suo Covid. E’ un albero monumentale, pare abbia 150 anni - mi piace pensare che sia stato piantato con l’Unità d’Italia - e posso solo immaginare chissà quante ne avrà viste nella sua lunga vita… insetti, funghi, temporali, uccelli che si cibano delle sue drupe, siccità, bambini che strappano le foglie per giocare… Eppure è lì, rigoglioso ed imponente. Un fulmine, o più probabilmente, le forti raffiche di vento che hanno accompagnato il violento nubifragio - “pioggia grossa-grossa che ti ammacca”, altro che droplets - lo hanno quasi aperto in due, determinando una profonda fessura nel tronco che stavolta poteva essergli fatale.

Difficile a credersi su un albero di quelle dimensioni, ma con un lavoro di cesello e di estrema precisione i lembi della ferita sono stati riavvicinati, risollevando le grandi branche laterali, aggiungendo altri tiranti, fissando nuovi tasselli che hanno dato stabilità all’albero.

E allora ho pensato che il nostro compito in questa fase sia un po’ questo: Cesano è il nostro Celtis e dobbiamo prendercene cura, tenendolo unito per farlo vivere e rigogliare. Solo una volta salvato il nostro albero, potremo tornare ad occuparci del giardino...
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venerdì 21 febbraio 2020 - 20:04:46

C'è Conad? Sì, anzi No. Le risposte che mancano in IV Commissione Regione Lombardia



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Saputo dell’audizione per il 20/2 presso la IV commissione di Regione Lombardia relativa alla vertenza Auchan-Conad, ho deciso di partecipare, per responsabilità istituzionale, con la remota speranza di avere qualche notizia in più - molto remota, ammetto - e con la curiosità di ascoltare per la prima volta la versione di Conad.

In realtà, a rappresentare il punto di vista del consorzio non era presente nessuna figura dell’azienda ma l’avvocato Gianluigi Baroni, professionista di PWC, che sta seguendo proprio l’operazione di acquisizione e ristrutturazione di ciò che rimane di Auchan in Italia.

E’ stata l’occasione per avere una visione di insieme. Quello sì.

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venerdì 07 febbraio 2020 - 14:21:11

La Sacra Famiglia mi risponde che...



isf.jpg
 
Un paio di giorni fa avevo lanciato un appello per la situazione di stallo sulla trattativa relativa all'accordo integrativo aziendale per i lavoratori di Fondazione Istituto Sacra Famiglia. Mi ha risposto il Presidente, Don Marco Bove, e siccome si tratta di una lettera aperta, visto l'interesse generale, la pubblico qui di seguito.

Segnalo come positiva questa interlocuzione e l'attenzione che mi è stata rivolta, pur non essendo io direttamente coinvolto nella vicenda, e credo che denoti un'apertura. Mi interessa sottolineare soprattutto il passaggio in cui il Presidente, dopo aver rilanciato l'invito al tavolo di trattativa, aggiunge 

"Siamo disponibili ad ulteriori sforzi per avvicinarci alle richieste sindacali."

Mi è stato riferito dai sindacati che le parti prossimamente si vedranno in Tribunale. Auspico che nei prossimi giorni, in una data antecedente quell'appuntamento, ci sia la possibilità che si incontrino per un ulteriore tentativo. 

(La formattazione della lettera - spazi, punteggiatura, grassetti, a capo etc - è quella originale)


* * * * * 
 
Caro Sindaco, 
 
la situazione di tensione che negli ultimi mesi vive il personale di Sacra Famiglia ha radici lontane, si tratta infatti del CAMBIAMENTO di ruolo che la Fondazione ha vissuto, a partire dai primi anni duemila, per la nascita dell’area sociosanitaria e l’uscita dei nostri servizi dal mondo sanitario, remunerato di più e completamente da fondi pubblici. A partire dall’Aprile 2008, la Fondazione ha adottato l’UNEBA, principale contratto del mondo sociosanitario, come contratto di lavoro di riferimento: l’ha fatto non solo per riequilibrare i bilanci (e non per generare profitti-ahimè!) ma soprattutto perché il quadro normativo del contratto UNEBA è più adeguato a gestire servizi sociosanitari. 
 
Contestualmente è stato siglato con le Organizzazioni Sindacali un Contratto Integrativo Aziendale che prevedeva per i lavoratori in servizio al 31.3.2008, per un periodo transitorio, condizioni di miglior favore connesse al precedente contratto sanitario ARIS. Tale periodo transitorio, dopo proroghe e un anno di ultrattività esperito, è giunto a scadenza, dopo più di undici anni, il 31.12.2019. 
 
In questi undici anni il mondo è cambiato ancora tante volte, con una profondissima crisi economica che ha ridotto le capacità di azione del settore pubblico e l’emergere impetuoso di nuovi bisogni sociosanitari che hanno condotto Sacra Famiglia a sviluppare nuovi servizi. Probabilmente per molti il clima non è più lo stesso rispetto ad anni fa, ma grazie ai nostri lavoratori abbiamo affrontato con passione e successo la sfida delle risposte da dare oggi, agli anziani fragilissimi che vanno seguiti nelle proprie case, alle famiglie con bambini autistici, alle persone gravemente disabili a fronte di malattie degenerative ed incidenti, per fare degli esempi.

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martedì 04 febbraio 2020 - 19:34:24

Un Appello per Sacra Famiglia e i Suoi Lavoratori



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Torno a esortare le parti affinché si giunga ad un accordo soddisfacente a favore dei lavoratori della Fondazione che stanno subendo un delicato passaggio contrattuale.  

Nonostante l’impegno preso da parte del consiglio comunale volto a sostenere il dialogo e il raggiungimento di un nuovo contratto integrativo, percepisco ahimé un irrigidimento delle posizioni che di certo non fa bene ad una riapertura del tavolo. 

Resto altresì convinto che tocchi alla dirigenza fare il primo passo, discutendo l’accordo su nuove e più convincenti basi. 

Proprio oggi mi sono recato in Sacra Famiglia e mi sono confrontato con alcuni lavoratori. Mi hanno mostrato i cedolini degli stipendi, da cui emerge in maniera palese che senza un’integrazione verrebbero lasciati sul campo più di 100 euro al mese per dipendente, oltre alla beffa di 2 ore settimanali in più non pagate. Parliamo di persone che lavorano quotidianamente a contatto con i disabili, su turni, con le notti. Allo stato delle cose, più l’attività è impegnativa (numero di turni) più i lavoratori sono penalizzati economicamente. 

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mercoledì 29 gennaio 2020 - 20:16:02

Sacra Famiglia: Il Consiglio Comunale all'Unanimità chiede che ISF rilanci la Trattativa



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Quanto sta accadendo presso la Fondazione Sacra Famiglia in queste settimane è argomento complesso che riguarda più di 900 lavoratori e che pertanto va affrontato con grande rispetto, soppesando le parole e mettendo in campo il coraggio di dire generosamente come la si pensa: al centro ci dev'essere il bene dei lavoratori.

Personalmente non ho dubbi da che parte stare: con i lavoratori. Sembrerà facile a dirsi, ma negli anni hanno pagato, forse da soli,  le scelte - anche gli sbagli - delle varie gestioni che si sono susseguite in Istituto e, non dimentichiamocelo, le trasformazioni dei settori sanitario e assistenziale dettate soprattutto dalle decisioni assunte a livello regionale. Lo sa chi ci lavora. Lo sanno i familiari di chi ci ha lavorato.

Stiamo parlando di persone che in Sacra Famiglia operano da decenni, sempre a contatto con la disabilità, anche quella più grave, spesso su turni decisamente faticosi. Ci sono responsabilità, attenzioni particolari, infortuni, gli odori, essere quotidianamente a contatto con persone che vivono grazie a un tubicino… non è facile. E io, a prescindere da tutto, credo che meritino ben altro che arrivare a malapena a superare i 1.000 euro al mese. In un contesto più generale, il caso di questi lavoratori può essere preso ad esempio di come in passato queste professioni facessero parte di quel ceto medio che si è impoverito ed indebolito negli anni: sì, hai un lavoro fisso, ma se devi portare avanti una famiglia magari non puoi permetterti il tenore di vita di prima, come pure ti devi dimenticare di poter comprare una casa ai figli. Senza considerare chi è da solo…

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giovedì 23 gennaio 2020 - 19:32:08

Scuola d'infanzia di via Don Sturzo: so far so close



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Sollecitato da diverse mail, messaggi e chiamate, nella giornata di ieri ho effettuato un sopralluogo presso la scuola dell'infanzia di via Don Sturzo. In alcuni casi veniva descritto uno scenario post-bellico (addirittura si era diffusa la voce di escrementi di topi nei letti dei bambini) che non ha avuto nessun riscontro reale. 

La sostanza è che l'edificio è esattamente nelle condizioni che conosciamo, con qualche problemino - legato all'età e alla mancanza di grandi investimenti recenti - ma comunque in sicurezza. Proprio per questi motivi, nel maggio scorso, l'uscente giunta comunale aveva deciso di destinare tutto il finanziamento statale di 75.000 euro per il sistema integrato 0-6 direttamente a quel plesso, senza suddividerlo in tanti piccoli rivoli, con cui poco si sarebbe potuto combinare nei vari edifici. Questa netta scelta causò più di qualche malumore, comunque superato. 

Dopo le elezioni, tale stanziamento è stato iscritto a bilancio e in data 19 settembre la nuova giunta ha approvato lo studio di fattibilità relativo alla riqualificazione del plesso integrando l’investimento con nostre risorse nell’ordine di ulteriori 90.000 euro. Il progetto messo successivamente a gara ha potuto quindi contare su 165.000 euro

Non male direi, figlio della volontà dell’amministrazione comunale di dare un bel segnale di attenzione all’istruzione in quartier Tessera. Ci crediamo.

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mercoledì 15 gennaio 2020 - 18:59:36

La Nuova Rotta tracciata dal Bilancio 2020-2022



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Comincia a concretizzarsi il percorso di questo mandato. Il passaggio principale è l’approvazione del bilancio di previsione 2020-2022 e del documento unico di programmazione che recepiscono le prime vere linee guida politiche di questa amministrazione.

Preciso fin da subito che non si tratta di un bilancio in continuità con quelli degli anni scorsi. Anzi.

Se cinque anni fa si navigava a vista, puntando a portare la nave in un porto sicuro per evitare la tempesta, ora, complice il mare più tranquillo, siamo salpati verso nuovi orizzonti. A mio parere, la nuova rotta deve essere impostata per far fare al nostro paese un ulteriore salto di livello, attraverso una crescita che sia legata ad un costante lavoro focalizzato su una serie di squilibri che ancora caratterizzano il nostro comune. Non mi dilungo in questa sede su questo tema, cui voglio destinare un approfondito ragionamento nei prossimi giorni.

Resta inteso che lo slancio verso progetti ambiziosi e sfidanti va di pari passo con la stessa meticolosa attenzione verso i conti, in un progressivo quadro di riduzione dell’indebitamento comunale e tenendo ben presente la massima che da sempre mi ispira: “Di una città non godi le 7 o le 77 meraviglie ma la risposta che dà a una tua domanda”: una summa che nelle Città Invisibili Italo Calvino ha donato a sindaci, amministratori locali e governanti vari e che raccoglie una serie di concetti a me cari, da essenzialità e pragmatismo alla sobrietà.

Tempi. Il bilancio di previsione è stato approvato lo scorso 19 dicembre. Approvare tale documento prima dell’esercizio finanziario cui si riferisce è una buona pratica che riusciamo a perseguire da un paio d’anni (nel 2014 si arrivò in consiglio comunale solo a settembre dell’esercizio in corso). Innanzitutto si deve essere nelle condizioni di poterlo fare: anche se preliminarmente, bisogna presentare conti in ordine e in equilibrio. Queste tempistiche rappresentano un vantaggio nell’azione amministrativa perché, a fianco ad alcuni vantaggi economici concessi dallo Stato (poca roba), permettono di poter avviare il nuovo anno su un percorso chiaro e con la possibilità di sviluppare fin da subito le nuove azioni previste dal bilancio, dall’indizione di gare legate alle opere pubbliche ai concorsi per l’assunzione di nuovo personale.

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